Nel
Mar dei Caraibi, nel cuore delle Antille Olandesi si trova una piccola isola
ancora sconosciuta al turismo italiano, un luogo dove la natura è
splendida e intatta e immergersi è un sogno: l'isola di Saba.
Il suo soprannome
'The Untoched Queen', è già un biglietto da visita e la dice lunga su ciò che ci
si può aspettare da quest'isola: niente affollamento, traffico, centri
commerciali o turismo di massa; qui la vita scorre pacifica, a contatto con la
natura sopra e sotto il mare, e la natura di Saba ha davvero molto da offrire.
Saba è un vulcano dormiente, quasi completamente estinto, e il suo aspetto è un
po' diverso da quello della classica isola caraibica: sulla terraferma, Saba è
conosciuta per la lussureggiante foresta tropicale, ma anche per la 'foresta
degli elfi', per i paesaggi ripidi e scoscesi, per i villaggi e per
l'architettura di case private e resort, in tipico stile olandese: i muri
bianchi,i tetti rossi, le persiane verdi ed i tipici intarsi attorno ad ogni
veranda. Saba è stata infatti una colonia olandese a partire dal 1618. Prima
ancora, Saba è stata un covo di pirati, un rifugio nel quale nascondersi durante
le scorrerie; oggi, questo mix di europeo e caraibico dà all'isola un tocco del
tutto unico e straordinario. Il vulcano è coperto da una vegetazione
incontaminata; ci sono solo tre villaggi e una strada, e i cottage e le poche
strutture turistiche non deturpano affatto l'ambiente. Alberi da frutta e mango
sono dappertutto, regalando ai villaggi nel mese di Luglio il loro
caratteristico profumo. Seguendo il sentiero che porta dal villaggio di
Windwardside alla cime dal vulcano, si passa per la foresta degli Elfi, e
arrivati si gode lo spettacolo davvero mozzafiato dell'isola verde che risplende
come un gioiello nel mare.
 
Una destinazione sub ancora sconosciuta
La natura vulcanica di Saba regala meraviglie anche sott'acqua.
L'antica attività ha formato attorno al corpo principale dell'isola alcuni coni,
che, erosi dal tempo e dal mare, hanno creato un labirinto di pinnacoli
sommersi. Unica eccezione è Diamond Rock, un pinnacolo che emerge dall'acqua in
tutta la sua bellezza, dando rifugio agli uccelli marini. Sono proprio i
pinnacoli la caratteristica principale del mondo sommerso attorno a Saba: come
gli scettri di una vera regina, queste antiche formazioni si innalzano dal
fondale, ricoperte dai meravigliosi colori delle spugne e animati da una vita
marina varia e interessante. Le origini vulcaniche donano all'ambiente
sottomarino paesaggi vari e diversi: ci si immerge sia tra le formazioni
coralline cresciute sulla roccia vulcanica, sia intorno a montagne sottomarine.
Fra i pinnacoli è facile incontrare pesci tropicali, branchi di carangidi, jacks,
cernie, ma anche squali pinna nera e pinna bianca, squali da reef, e i più
fortunati potranno vedere perfino mante e squali toro.
   
La varietà è garantita: attorno all'isola ci sono circa 28
siti, tutti facilmente raggiungibili con pochi minuti di barca. Anche quelli più
vicini alla costa sono animati da molteplici incontri: barracuda, pesci
chirurgo, scoiattolo, pesci palla, balestra, tartarughe e molti tipi di pesci da
reef. Con l'aiuto delle guide, potrete vedere anche pesci rana e pigmy horses.
Il fondale è inoltre popolato di enormi aragoste, che qui sono al sicuro grazie
alla protezione che offre loro il parco marino. Non mancano sorprese per gli
appassionati di macrofotografia: diversi tipi di molluschi (fra cui le flamingo
tongues) e nudibranchi.
Nell'area conosciuta come 'The Ladder', un'antica colata di lava vulcanica ha
creato un labirinto naturale di insenature e pinnacoli. Anche se il vulcano è
ormai quasi estinto e non c'è pericolo di eruzione, sott'acqua in alcuni punti
si può notare che la sabbia assume il classico colore giallo dovuto allo zolfo,
e infilando le dita in questi punti, è ancora possibile sentire una temperatura
della sabbia leggermente più alta, data dall'attività vulcanica.
Oggi, della cura e della protezione di quest'isola meravigliosa si occupa la
Saba Conservation Foundation, mentre il Saba Marine Park tutela l'ambiente
marino, mantenendone intatta tutta la bellezza (da qui il nome di 'Untoched
Queen').
  
La giornata a Saba: il racconto di un'istruttrice
Dopo la colazione, il taxi ci accompagna verso il diving center Sea Saba, dove
ci aspettano la barca e lo staff. Il servizio è ottimo: l'attrezzatura è già a
bordo e le bombole sono già preparate; dopo una breve introduzione, si parte
subito per la prima immersione, più profonda, verso uno dei pinnacoli.
Meraviglia! L'immersione non è lunghissima, ma i colori sono spettacolari. Il
pinnacolo sale dalle profondità del blu, ed è tutto coperto dalle variopinte
spugne caraibiche e frequentato da una miriade di creature diverse: pesci di
tutti i tipi e in gran numero, tartarughe, e, per quelli che sanno osservare
bene, cavallucci e pesci rana; in lontananza abbiamo visto passare anche uno
squalo di barriera. Le guide, sempre attente e gentili, ci accompagnano alla
scoperta delle meraviglie del fondale, indicandoci fino all'ultimo minuto ogni
più piccola creatura, che rapisce i nostri occhi in un incantevole spettacolo.
Un'ora di relax e via con la seconda immersione, stavolta più vicina all'isola.
Anche questa immersione coloratissima, e stavolta, lunga: siamo rimasti in acqua
per più di un'ora. Sono le spugne, dalle diverse dimensioni e forme, a dare al
fondale colori indescrivibili. Ci immergiamo in tutta calma e tranquillità:
l'ente Parco si occupa costantemente di monitorare che i siti di immersione non
vengano 'stressati' dalla presenza di troppi subacquei. Toccare i fondali è
vietato, e le barche non possono ancorare, ma solo legarsi alla boa sistemata in
ogni sito di immersione, garantendo sia la protezione del fondale, sia la
presenza in numero limitato di subacquei per ogni sito di immersione.
   
Dopo la seconda immersione, il capitano ci riporta al porto.
Il pomeriggio lo trascorriamo avventurandoci per l'isola, seguendo i suoi
magnifici sentieri attraverso la foresta.
Al rientro in hotel, dopo una bella doccia e un po' di riposo, ci attende la
serata al ristorante. La cena è ottima, il ristorante accogliente, il cibo
meraviglioso. Si mangia di tutto, ma i piatti forti sono a base di pesce. Mentre
mangiamo, ammiriamo le foto subacquee e continuiamo a parlare delle immersioni
della giornata. Alla fine della cena, facciamo un giro per il paese e tutto è
tranquillo, si sentono gracidare solo le rane. Torniamo in hotel sotto un manto
di stelle. Domani una nuova avventura subacquea ci attende, per farci sognare
ancora.
Foto subacquee di Viviana Girardin
   
Come arrivare a Saba
L'isola di Saba accoglie i suoi visitatori con sistemazioni per tutti i gusti e
tutte le tasche. L'All Inclusive qui non è necessario: a pochi passi dagli hotel
vi attende una miriade di ristorantini, tutti da provare!! Da segnalare anche
'Sea&Learn', una bella iniziativa che si svolge a Saba durante il mese di
Ottobre. Un gruppo di scienziati, esperti e naturalisti tiene una serie di
presentazioni multimediali ed incontri aperti al pubblico che hanno per
argomento la flora e la fauna di Saba. Gli incontri si svolgono alla sera, nei
ristoranti dell'isola, e rappresentano una invitante occasione per conoscerne un
po' più nel dettaglio la straordinaria natura.
E a Settembre e Ottobre, raggiungere questo piccolo paradiso è ancora più
conveniente, grazie all'offerta speciale di Dive Time Tours!
    
DIVE TIME TOURS
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