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Le vacanze di molti italiani partono dal web e tornano nel web come esperienze utili per gli altri viaggiatori. [ViaggieRelax.it]

Cuore Grande: in moto per aiutare i bambini di Kiev! PDF Stampa E-mail
Scritto da Dario Rollo   

In moto per portare dei piccoli doni ai bambini di alcuni orfanotrofi in Ucraina. 'Un viaggio, tante emozioni, tanti sogni, tanto divertimento…un altro ricordo da custodire per sempre nel mio cuore!'




E' ancora inverno, le giornate sono uggiose, fa buio presto e io mi immagino già in sella alla mia moto a percorrere strade mai viste prima, in Paesi mai visti prima, ad incontrare persone mai viste prima. E così che prendo l'atlante e comincio a sfogliarlo. Escludo subito l'Europa Occidentale, troppo uguale alla realtà dove vivo. Ho bisogno di vedere con i miei occhi Paesi diversi, con tradizioni diverse dalle mie. Allora la scelta cade sull'Est Europa, in particolare sulla Grande Russia escludendo la Repubblica Ceca e la Slovacchia già visitate l'anno scorso. Mi metto subito alla pianificazione del viaggio, a preparare i documenti necessari, a reperire informazioni utili.

Come per il viaggio in Africa (Cuore Grande: Pisa - Dakar…con una naked!) effettuato nel novembre 2006, anche questa volta decido di unire all'aspetto vacanziero del viaggio, un aspetto umanitario. Aiutare i bambini di alcuni orfanotrofi in Ucraina. Creo il progetto 'Cuore Grande: in moto per aiutare i bambini di Kiev!'. Contatto la Fondazione 'Aiutare i Bambini Onlus' con la quale avevo collaborato per il progetto in Senegal, ma hanno terminato da circa un anno l'unico progetto in Ucraina. Per tale motivo mi metto alla ricerca di un'altra associazione umanitaria affidabile e reale. La mia scelta cade sull'Associazione 'Amici dei Bambini' (www.aibi.it). Conosco Elisa, che mi spiega le finalità dell'associazione, la struttura e i progetti nel mondo, in particolare quello in Ucraina. La mission principale è quella di aiutare nell'adozione nazionale ed internazionale le coppie desiderose di avere un bambino.


Poi ci sono alcuni progetti in strutture che ospitano questi bambini poco fortunati. In alcuni orfanotrofi nelle vicinanze della capitale Kiev stanno allestendo una ludoteca, dove uno staff può costruire momenti di crescita attraverso il gioco, i laboratori creativi e corsi di computer e lingua per i più grandi. Il mio progetto di attraversare mezza Europa a bordo di una motocicletta per portare dei piccoli doni e donare un sorriso ai bambini delle strutture in Ucraina piace, e a me piace il loro modo di lavorare, così nasce una bella intesa. 'Amici dei Bambini' è un'associazione indipendente e neutrale. Nel frattempo cominciano ad arrivare delle buone notizie da alcune Società che avevano già aderito alla mia iniziativa umanitaria a favore dei bambini della scuola materna ed elementare nel villaggio di Ngarigne durante il viaggio in Africa.

Il giorno della partenza si avvicina e l'emozione di percorrere tanti chilometri insieme alla mia motocicletta inizia a salire. Comincio ad immaginare ad occhi aperti i grandi spazi della steppa russa, le strade percorse da vecchie auto e camion, le frontiere e il tempo che trascorrerò a compilare moduli e a 'saltare' da un ufficio all'altro perso nella lunga e farraginosa burocrazia, gli incontri che farò per la strada.

Il 31 luglio inizia il mio viaggio: destinazione la Piazza Rossa di Mosca!
Attraverso mezza Italia da Ovest ad Est, entro in Austria sotto una pioggia battente e mi fermo a Villach dove mi diverto partecipando alla festa della birra. Il giorno seguente tantissimi chilometri sempre sotto un diluvio ed eccomi in Slovacchia, Bratislava, la capitale mi aspetta. Cerco alloggio nello stesso ostello dell'anno precedente ma non c'è posto, così opto per un altro ostello alquanto mal messo. La mattina seguente trascorrerò circa 40 minuti bloccato nella specie di ascensore!

Guido attraverso la Slovacchia, anche oggi il tempo non è dei migliori, fa freddino e devo coprirmi. Finalmente arrivo in Polonia e seguo per Cracovia. Anche qui mi aspetta una leggera pioggerellina. Trascorro un giorno intero ad ammirare la bellissima città polacca in compagnia di alcuni amici che sono lì in vacanza.
E' arrivato il giorno di entrare in Ucraina. La curiosità cresce tanto. Da oggi in poi il viaggio diventerà 'più divertente'! Arrivato alla frontiera ucraina, un altro mondo mi si apre di fronte. Le strade ucraine sono in brutte condizioni. Non si riesce a superare gli 80 km/h. Troppi avvallamenti, buche e nei paesini che si attraversano dei rallentatori che sembrano dei muri! Lungo la strada, a due corsie di marcia, che dovrebbe essere un'autostrada, vi sono donne che vendono di tutto, che aspettano sedute il passaggio del bus e carretti trainati da cavalli. Arrivati a Lvin' (Leopoli) la strada diventa pessima! Qualcosa di mai visto prima, neanche nei miei viaggi in Africa! Traffico, smog, strade che sembrano piste da cross, binari del tram pronti a farti andare per terra. ma una cosa positiva c'è… ovunque bellissime donne!

Mi sistemo all'hotel George, un vecchio albergo in centro città in tipico stile comunista, molto carino ed economico. Parcheggio la moto in una stanza accanto alla hall e pago il portiere che vigilerà sul mio 'destriero' tutta la notte. Nel frattempo incontro, nello stesso albergo, un motociclista spagnolo che con la sua Harley è in giro per l'Europa dell'est. Gilet e pantalone di pelle nera, foulard al collo, spille attaccate ovunque sulla giacca. E' un tipo alquanto alternativo! Con la moto al sicuro e dopo una doccia rigenerante faccio un bel giro in città. Mi accorgo subito che il costo della vita in Ucraina è di gran lungo inferiore al nostro. Ceno e bevo con pochi euro.
Oggi raggiungerò Kiev e incontrerò Valentina Purcel, la responsabile in Ucraina dell'associazione umanitaria. Dopo diverse decine di chilometri la strada diventa un disastro: buche che sembrano crateri, code di tir, infiniti lavori in corso, dossi artificiali che sembrano montagne e poi limiti di velocità molto bassi.


Ai bordi della strada signore anziane e bambini che vendono mirtilli, patate, cipolle… il tutto appoggiato sull'asfalto. Il tempo, anche oggi, non è dei migliori. Fa freddo, il cielo è grigio e ogni tanto piove anche intensamente. Vengo fermato dalla polizia. Riesco a farla franca facendo finta di non capire nonostante una descrizione da parte del pubblico ufficiale prima orale e poi 'scritta' sul finestrino dell'auto alquanto retrodatata.
Arrivo a Kiev. In periferia si vedono palazzi vecchi ed un po' fatiscenti, mentre avvicinandoci sempre più verso il centro, i palazzi diventano grattacieli tecnologici e sormontati da cartelloni pubblicitari all'ultimo grido. Nonostante la città sia grandissima, riesco a trovare Velika Vassilsinska vicino Republikanski stazion e l'ufficio dell'associazione 'Amici dei Bambini'. Dopo una breve presentazione ed un saluto andiamo in giro per cercare un alloggio per qualche notte. La ricerca dell'appartamento è stata una esperienza unica. Una signora con una 'gioielleria in bocca' ci aspetta all'uscita di una fermata della metro e con un bus andiamo in periferia. Troviamo un appartamento in un palazzo che avrebbe bisogno di una bella ristrutturazione e contrattiamo il prezzo. Ho un letto dove dormire per le prossime 3 notti!

Parcheggio la moto in un parcheggio custodito 24h su 24h e mi riposo. La mattina seguente è per me il grande giorno, quello che aspettavo dall'inizio del viaggio: raggiungere gli orfanotrofi e consegnare ai bambini alcuni piccoli gadgets donati dalle Società sponsor.
In compagnia di Valentina raggiungo la casa famiglia di Boyarka, ma non ci sono i bambini, sono al mare a Odessa per qualche settimana. Mi aspettano la direttrice dell'Istituto e i suoi collaboratori. La casa famiglia ospita 41 bambini dai 4 ai 15 anni. La struttura necessita di diversi lavori di manutenzione. Il tetto è stato appena rifatto, ma la zona giochi esterna è tutta da sistemare. Non può essere utilizzata del tutto perché troppo pericolosa per i bimbi. Un altro lavoro da effettuare in maniera prioritaria è la sistemazione dei bordi degli infissi nuovi che devono essere sigillati…l'inverno ucraino si avvicina! Le camere sono composte da un minimo di 5 ad un massimo di 8 posti letto, la maggior parte letti a castello. Non vi è lo spazio per armadietti individuali, bensì ce ne sono pochissimi per tutti e di piccole dimensioni. In alcuni locali l'impianto elettrico dovrebbe essere rifatto in quanto pericoloso e alcuni sanitari sostituiti perché non più igienici.


La facciata esterna dell'infrastruttura presenta diversi buchi che potrebbero recare pericolo ai bambini durante i giochi all'aperto.
Per tutti quelli che leggono questo racconto, se volete, aderite al progetto e donate qualche euro all'associazione 'Amici dei Bambini' indicando nella causale 'Cuore Grande'. I fondi con questa causale saranno destinati per effettuare i lavori sopra descritti. Quello che posso garantirvi è che la struttura esiste, l'associazione anche e le persone di entrambe le organizzazioni sono reali, splendide e umane!
Dopo aver visionato i locali della casa famiglia, socializzato con lo staff, aver effettuato uno 'scambio musicale canoro', fatto un piccolo break a base di dolci e salumi, io e Valentina ci dirigiamo a Volodorka dove il direttore dell'internat ci attende.

L'internat di Volodorka è un centro composto da diverse palazzine immerse in un grande bosco. Visito insieme a Valentina e il direttore, tutte le stanze e i locali dell'infermeria, della scuola e quelle della palestra. Molti bambini non sono qui, sono in vacanza in famiglie all'estero. Quelli che invece incontro, la maggior parte di loro parla italiano. Sono anni che trascorrono, durante il periodo invernale, un mese ospiti di diverse famiglie italiane. Sono anni che vengono in Italia, sempre a casa della stessa famigli, così ognuno di loro ha un accento tipico. C'è chi parla il foggiano, chi il veneto, chi il ciociaro..
Alle 17 inizia lo spettacolo organizzato dai ragazzi per festeggiare gli onomastici di 10 bambini. Ogni settimana organizzano uno spettacolo e festeggiano tutti gli onomastici e compleanni della settimana appena trascorsa. E' all'interno di questo spettacolo che consegno i gadgets donati dagli sponsors. Penna e portachiavi a tutti, tazza e cappellino ai festeggiati e ai ragazzi più grandi. E' il sorriso dei bambini più piccoli che mi rende felice.

Solo quei sorrisi e i tanti 'spassibo' (grazie) ricevuti mi hanno fatto dimenticare i problemi incontrati durnate il viaggio per arrivare qui da loro.
Quando esco nel grande cortile, gran parte dei bambini e dei ragazzi più grandi sono lì intorno alla mia moto, e fanno commenti, mi fanno domande e mi chiedono di fare un giro. E' tardi, è tempo di tornare a Kiev, non voglio arrivare con il buio.
Arrivo a 'casa'. Scarico tutto e quando riesco ad arrivare al 4° piano del palazzo, sono così stravolto e stanco che mi butto sul letto e mi addormento, senza neanche aver fatto una doccia!

RUSSIA! RUSSIA! RUSSIA!
Sono euforico, oggi entrerò in Russia!
Impiego diverse ore per uscire dall'Ucraina ed entrare in Russia. Controlli meticolosi ai documenti e alla moto e finalmente sono su territorio russo.
Mi fermo per la notte nella cittadina di Brjansk. Penso che non abbiano mai visto un motociclista italiano da queste parti. Cerco un albergo per la notte, ma appena entro nella hall, la signora di turno mi dice: 'Niet niet'. Non aspetta neanche che io finisca di parlare, liquida subito la mia richiesta incompleta. Sarà ancora il retaggio storico? Quella idea di straniero - nemico? Il comunismo è finito anni addietro, ma sembra ancora che ci sia. Da queste parti non vedo, come invece ho visto nelle grandi città commerciali ucraine e alla frontiera russa, macchine di grossa cilindrata o palazzi iper tecnologici, ma solo vecchi palazzoni fatiscenti tutti uguali tra loro, industrie con tetti arrugginiti, macchine che ricordano il Kgb, carretti trainati da muli, piccoli negozi con merce oramai retrodatata. Trascorro la sera in una balera russa con musica folkloristica e ballando in compagnia nonostante nessuno parlasse italiano né inglese!

Il giorno seguente percorro centinaia di chilometri sotto la pioggia per raggiungere Mosca. Circa 30 km di fila per entrare nella capitale russa si presenta davanti. Una volta entrato nella metropoli, vialoni enormi, quattro o cinque corsie per senso di marcia con macchine che passano come schegge impazzite, ma nessun problema, la guida assomiglia tanto a quella delle grosse città, soprattutto del sud.
La Piazza Rossa è tutta mia...E' meravigliosa! Sono le 2 di notte, cammino solitario nella piazza, sede di grandi parate militari. Mi vengono alla mente le immagini di carri armati, missili, migliaia di truppe che marciano con il famoso passo dell'oca...e sul mausoleo di Lenin, al centro della piazza sotto le mura del Cremlino, tutti i gerarchi dell'impero Sovietico.
Mosca è una metropoli viva, diversa dalla Russia che ho visto fino a quel momento. Ci sono tante contraddizioni. Macchine di gran lusso, difficili da vedere anche in Italia, in quantità enormi, tutte condotte da autisti e bodyguards dagli sguardi cattivi e gente poverissima a chiedere l'elemosina, a vendere dei fiori o della frutta coltivata nel proprio orto fuori città o bottiglie di latte appena munto...


Questa è la Russia di ora, un Paese dove la corruzione è elevata e la criminalità la fa da padrone. Ma la Russia è anche formata da tanta gente ospitale, che ti aiuta senza chiedere niente in cambio, che ha il piacere di mostrarti il 'Suo' Paese, le sue tradizioni e che cerca di farti amare questa terra nonostante sanno dell'esistenza di tanti problemi. Il ricordo della grande potenza mondiale è ancora forte e i simboli della falce e martello sono dovunque. In questa terra c'è voglia di cambiamento.
Nei due giorni seguenti giro per la città, visito la chiesa di San Basilio, il Cremlino, il Palazzo Rosso sede del museo storico nazionale, le stazioni della metro e faccio un bel giro in battello sul fiume Moscova. La città vista dal fiume ha un altro aspetto. Passo sotto l'imponente palazzo dell'università, lo stadio del CSKA Mosca...

E' arrivato il giorno di lasciare la capitale russa. Mi dirigo a visitare i grandi edifici religiosi di Sergey Posad, sede della chiesa ortodossa (simile al Vaticano per i cristiani cattolici). Edifici magnifici, rimango con il naso all'insù ad ammirare le colorate cupole e le croci luccicanti.
Riparto in direzione di Novgorod. Ho un appuntamento con i miei amici di couchsurfing, Dima ed Anastasia. Dopo diversi chilometri, tanta polvere e fatica, arrivo nella città che è stata la prima capitale dell'impero russo.
Pochi chilometri mi separano dalla 'Venezia del Nord'. San Pietroburgo, i suoi magnifici palazzi, monumenti e il famoso museo dell'Hermitage! I suoi canali fanno assomigliare la città alla nostra amata Venezia. Non sembra di essere in Russia, ci sono tanti turisti occidentali e i prezzi sono quasi più alti che in Italia.

E' arrivato il giorno di lasciare la città, anzi, la Russia. Mi dirigo di buon ora verso la frontiera con l'Estonia. Il cielo è sempre plumbeo, pioviggina e fa freddo.
Guido la mia motocicletta nella speranza di non trovare altre pattuglie di poliziotti corrotti che cercano solo di arrotondare lo stipendio con i turisti occidentali. Avevo fatto tanto a non piegarmi alle richieste 'sconsiderate' dei militari russi e ucraini fino a quel momento. Era tanto felice di esser riuscito a non cacciare neanche un euro, quando, a circa 25 chilometri dal confine, dopo aver superato un centro abitato, una pattuglia di poliziotti nascosta dietro ad alcuni alberi, mi ferma e mi indica che viaggiavo a velocità superiore al limite consentito. Cerco di tenere la calma, ma non è giornata. Allungo una banconota e il problema sparisce!

Trascorro circa 2 ore per superare la frontiera ed entrare finalmente in Estonia. Sono di nuovo in 'Europa Occidentale'.
Il paesaggio cambia. Sembra di essere in un tipico Paese Scandinavo. C'è stata da queste parti una forte influenza della Finlandia e Svezia. Tanto verde, ordine, asfalto perfetto, indicazioni stradali complete ed affidabili. E' un piacere guidare anche se fa freddino. Arrivo a Tallin a pomeriggio e visito la cittadina.

Il giorno seguente decido di ripartire e raggiungere Riga, la capitale della Lettonia tanto famosa per le sue 'bellezze'! Mi fermo in un ostello della gioventù, il primo classificato in Europa per quanto riguarda l'ospitalità. La moto, dopo quasi 8.000 chilometri, ha bisogno di una controllatina generale, soprattutto alla catena, così vado a trovare un centro assistenza Honda.
La capitale lettone è veramente graziosa. Monumenti, chiese, locali....il tutto accompagnato da gente cordiale e buona organizzazione.
So che il viaggio volge al termine. Lascio in mattinata la Lettonia e guido tutto il giorno su strade statali. Il tempo varia nel pomeriggio e cala un pochino di freddo. Attraverso la Lituania senza fermarmi e arrivo nella capitale polacca, Varsavia, dove mi fermo per la notte.

Un altro giorno a bordo della mia due ruote su strade statali polacche. Nel pomeriggio arrivo a Legnica, a pochi chilometri dal confine con la Germania. A sera passeggio nei boschi vicino al villaggio. Il cielo è chiaro, si vedono le stelle, si alza un leggero venticello che mi fa venire i brividi. Il pensiero corre veloce, vola verso casa. A migliaia di chilometri ci sono i miei cari, la mia ragazza, i miei amici che mi aspettano. Io sono in viaggio, ad incontrare nuove persone, parlare con loro, vivere emozioni.
Il semplice passeggiare per la campagna polacca, nelle vicinanze di un tipico villaggio formato da poche decine di case con i tetti a spiovente, i cancelli arruginiti, le tendine bianche alle finestre, mi rende un uomo libero e felice.
Vedo il chiarore delle stelle specchiarsi in un laghetto artificiale nascosto da una alta vegetazione. Torno a casa dei miei amici e continuo la serata davanti ad un bicchiere di vodka russa regalata per la loro ospitalità e una sigaretta polacca. Qualche parola in russo, qualcosa in polacco, qualcosa in italiano ed ecco avviarsi una bella chiaccherata.
La luce filtra dalla finestra del tetto ed io apro gli occhi. Avevo dimenticato dove mi trovassi. Ogni giorno mi alzo in un letto diverso, in un posto diverso, in un Paese diverso...

Son passati 22 giorni dalla mia partenza. Sono ancora lontano dall'Italia così decido di guidare senza più fermarmi. Trascorro tutta la giornata a bordo della moto sulle autostrade tedesche. Cala il buio e sono ancora in Germania. Proseguo in direzione Austria. E' notte, fa freddo, ma sono ancora in compagnia della mia due ruote.
Guido in autostrada austriaca in mezzo alle montagne. Mi fermo a riposare un'oretta in una stazione di servizio seduto a terra appoggiato ad un bauletto rigido laterale della moto. Sono troppo stanco, gli occhi mi si chiudono durante la guida e per tenermi sveglio devo aprire la visiera del casco. Entra un'aria così fredda che non posso prendere sono!
Nel pomeriggio arrivo nella città della Torre pendente (Pisa). Il mio viaggio non è terminato, mi aspettano ancora 1.000 km per raggiungere il mio tanto amato Salento!
Un lampeggio a tutti…. Alla prossima avventura!

Dario


Bloc notes - Informazioni utili

Mangiare: in tutti i Paesi attraversati è sempre stato possibile trovare piccoli ristoranti, pizzerie o ambulanti che proponevano menu locali a base di carne a prezzi abbordabilissimi.
Dormire: Nessun problema per trovare alloggio. Ho dormito presso ostelli, pensioni, appartamenti e sono stato ospite di alcune persone locali. (costo da 15 € a 30 € a notte).
Cartine geografiche: Atlante stradale dell'Istituto Geografico DeAgostini 'Viaggia l'Europa' 1:800.000; Cartina Ucraina, Bielorussia, Crimea, regione russo-moscovita F.M.B. - Euro Cart  SCALA: 1 : 2.000.000.


Austria:
Documenti: carta di identità
Carburante: benzina verde 98 ottani: 1,25€/lt
Moneta: Euro
Limiti di velocità: città 50 km/h - altre strade / superstrada 100 km/h - autostrade 130 km/h.
Fuso orario (rispetto all'Italia): 0
Bollino autostradale per 10 giorni (moto): 4,40 €

Slovacchia:
Documenti personali/moto: carta di identità, Carta Verde
Carburante: benzina verde 95 ottani: 31,6 __/lt
Moneta: Corona Slovacca SKK (1€ = 34,01 SKK circa)
Limiti di velocità: città 60 km/h - altre strade / superstrada 90 km/h - autostrade 130 km/h (io non ne ho viste!!).
Fuso orario (rispetto all'Italia): 0
IMPORTANTE: Le moto non pagano il bollino in autostrada (se esistono!) - anabbaglianti obbligatori 24 h su 24 h.

Polonia:
Documenti personali/moto: carta di identità - Carta Verde
Carburante: benzina verde 95 ottani: 3,16 ZL/lt
Moneta: zlotan (1€ = 3,16 ZL circa)
Limiti di velocità: città 50km/h - altre strade 80km/h - superstrada 100km/h - autostrade 120km/h.
Fuso orario (rispetto all'Italia): 0

Ucraina:
Documenti personali/moto: passaporto che abbia almeno 6 mesi di validità residua al momento dell'entrata nel Paese - Carta Verde -
Carburante: benzina verde 95 ottani: 6,8 UAH/lt
Moneta: nuovo leva (1€ = 7,17 - 7,20 UAH circa)
Limiti di velocità: città 50km/h - fuori città 80km/h - autostrade 100km/h.
Fuso orario (rispetto all'Italia): + 1
Per circolare sulle strade i veicoli devono essere muniti di un contrassegno anti-inquinamento (costo 80 UAH ). Si paga solo se si viene fermati dalla polizia. Avviene sempre!

Russia:
Documenti: passaporto e visto (da richiedere al consolato russo prima della partenza specificando il periodo. Il visto turistico vale 1 mese) - Non vale la Carta Verde, Assicurazione russa (che si può fare in frontiera all'uscita dall'Ucraina contrattando il prezzo, 20-25 € per 10 giorni) - Patente Internazionale - Libretto di circolazione Internazionale.
Carburante: benzina verde 95ottani: 25,70 - 26,50 rubli/lt
Moneta: rublo (1€ = 36,30 - 36,50 rubli circa) - Accettano l'euro ovunque nelle grandi città, ma attenzione al cambio praticato!
Limiti di velocità: città 50km/h - fuori città 70km/h - autostrade 80km/h.
Fuso orario (rispetto all'Italia): + 2

Estonia:
Documenti: carta di identità - Carta Verde
Carburante: benzina verde 95 ottani: 15,20 EEK/lt
Moneta: Corona Estone EEK (1€ = 15,65 EEK)
Limiti di velocità: città 50km/h - fuori città 90 km/h - semi-autostrade 90 km/h - 110 km/h (nel periodo estivo solo in alcuni tratti).
Fuso orario (rispetto all'Italia): + 1

Lettonia:
Documenti: carta di identità - Carta Verde
Carburante: benzina verde 95 ottani: ____ €/lt
Moneta: Lats della Lettonia LVL (1€ = 0,70 Lats)
Limiti di velocità: città 50km/h - zone residenziali 20 km/h - fuori città 90km/h - autostrade 110km/h.
Fuso orario (rispetto all'Italia): + 1

Lituania:
Documenti: carta di identità - Carta Verde
Carburante: benzina verde 95 ottani: 3,7 - 3,8 Litas /lt (circa 1 € al litro)
Moneta: Litas. Dovrebbe essere in vigore l'Euro da quest'anno
Limiti di velocità: città 50km/h - fuori città 90km/h - autostrade 110km/h.
Fuso orario (rispetto all'Italia): + 1

SPECIAL THANKS:
- a tutte le persone che mi hanno ospitato a casa loro durante il viaggio:
Andrea (Villach)
Magda (Cracovia)
Dima ed Anastacia (Novgorod)
Olga (San Pietroburgo)
Anastasia (San Pietroburgo)
Maiu (Tallin)

- Valentina Purcel, responsabile dell'associazione 'Amici dei bambini' in Ucraina;
- alla direttrice e ai collaboratori della casa famiglia di Boyarka;
- al direttore dell'internat di Volodorka;
- Dimitry, l' 'angelo custode' di Brjansk;
- la coppia di Mosca, gli 'angeli custodi' di Mosca;

- A RENATO...il mio amico di avventura che era al suo primo viaggio in motocicletta. Dopo questa esperienza, è pronto a partire da solo alla scoperta del mondo!
 

 

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