La
Borsa dei percorsi devozionali che si svolge a Oropa è senza dubbio il più
importante mezzo divulgativo per quanto riguarda il legame fra i pellegrinaggi e
l'escursionismo storico-naturalistico
Fonte di specifica informazione, è durante l' edizione 2009, che fra ' Proposte
di Itinerari nel romanico astigiano', la 'Via Benedicti del Lazio' e il neonato
'Sentiero Frassati in Val D'Ayas', mi procuro la carta degli itinerari
naturalistici della Comunità Montana del Monte Catria che scopro situata nell'
Appennino umbro-marchigiano fra Gubbio e Urbino.
Il C.A.I. delle Marche ha dedicato uno dei numerosi sentieri del Massiccio del
Catria a Pier Giorgio Frassati, individuando un tracciato molto interessante,
estremamente panoramico e piacevolmente impegnativo per la varietà e la
lunghezza del percorso.

Unisce la cittadina di Cagli, con il suo bel centro storico, al millenario
Monastero di Fonte Avellana ancora oggi importante animatore dei valori dello
spirito. La partenza è alla Chiesa di San Geronzio a Cagli dove un dettagliato
pannello informativo descrive in modo preciso l'intero tracciato che seguendo la
segnaletica bianco-rossa con la sigla S.F. , mi accompagnerà amichevolmente per
23 km. Dopo un primo tratto in comoda salita fra gli arbusti, il sentiero si
sviluppa sul lungo crinale fra il Monte Bambino e il Campofobio, fino all'
abbeveratoio in pietra nei pressi della Sella del Pradel. La giornata è
splendida e lo stupefacente paesaggio è un susseguirsi di valli e colline tra le
terre del Montefeltro e i rilievi del Conero fino all'Adriatico con la Gola del
Furlo davanti ai miei occhi.

Il sentiero continua ora immerso in un bosco di faggi e carpini, raggiungendo
gli ampi prati di Pian della Troscia, altro eccezionale punto panoramico e il
Rifugio Valpiana. E' ormai pomeriggio inoltrato e secondo le indicazioni di
marcia sono a metà del cammino. In breve raggiungo Bocca della Valle dove l'area
attrezzata è ideale per piazzare la tenda per pernottare. La frizzante aria
dell'Appennino, concilia un lungo sonno che mi permette, all'alba, di
riprendere, di buona lena, la via verso la meta. Il sentiero riprende immerso
nel bosco lungo le pendici del Monte Acuto e percorsa la cresta del Monte
Schioppettino, in discesa raggiungo la strada sterrata per il Monte Catria ( mt.
1701).

Per completare il percorso impiego cinque ore abbondanti e superato Bocca della
Porta eccomi al Monastero di Fonte Avellana ! Credo di meritarmi, dopo due
giornate di piacevole fatica, la sensazione di ammirazione che provo per la
bellezza austera delle sue strutture architettoniche. Attraverso lo Scriptorium,
dove i monaci amanuensi trascriveveno i codici miniati, il Capitolo luogo di
incontro secondo la Regola Benedettina, la Cripta che riporta al primitivo
eremo, il Chiostro, la Biblioteca e la Basilica, la visita guidata non è solo
momento di conoscenza. I monaci camaldolesi promotori, mediante il Centro Studi
Avellaniti, di accoglienza e dialogo ricordano che: ' Entrando nel Monastero non
si vede solo una costruzione medievale unica nel suo genere ma si può venire
accompagnati in un itinerario che fa pensare e che trasforma le nostre domande
di senso e apre a risposte inedite.' Dopo la visita all'Antica Farmacia e all'
Orto Botanico, ringraziando per l'ospitalità ci scambiamo un vicendevole e
prezioso augurio di ... buon cammino.
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