Appena le ruote del boeing 737 toccarono la pista
dell'aeroporto di Cuzco (l'ombelico) mi prese subito una sensazione di
malessere, come un ronzio in testa. Quello che qui viene chiamatoil "sorroche",
il mal di testa dovuto all'altura, visto che la città si trova a 3400 mt.
sulle Ande peruviane, non lontano da una vetta di 5400 mt. I locali offrono
"mate de coca", foglie di coca bollite per guarire il disturbo, ma pare che il
rimedio sia prenderle secche e masticarle lentamente;mi rivolsi anche a delle
pastiglie in farmacia, con scarsi risultati.
Cuzco l'antica capitale inca è il trionfo dell'architettura coloniale ispanica,
dalla statua dell'imperatore Pachacuti, fino alla splendida piazza con le
due chiese e i due lati di portici, sormontata dai palazzi bianchi in alto. In
centro oltre alle varie "artisanerie" ed ai bellissimi negozi di pura lana
alpaca, si vede una moltitudine di agenzie di viaggio che portano in tutto il
Perù ed una miriade di ristoranti e caffè. Già alle sei del mattino la città è
in fermento, file di turisti con pulmini, minibus, taxi e trenini, si dirigono
verso i numerosi ed esoterici siti archeologici vicini; da Ollantaytambo, al
sacsahuaman all'incanto di machu picchu. Tornando la sera si assiste ad un
festival di belle ragazze, molte europee, giovani e sorridenti, che passeggiano
e conversano , affollando le agenzie ed i pittoreschi caffè. All'angolo della
piazza entrai in una bella gioielleria per invitare una splendida commessa,
alta, bianca, formosa e sorridente;erano lei e la proprietaria dentro e
vendevano orologi di Gucci e monili di foggia inca.
Fu molto simpatica , disse che sarebbe venuta a cena ma solo alla chiusura, dopo
le dieci, perdipiù accompagnata da un'amica. Me ne andai, tanto non era
tipo da avventure, io avevo già i favori di una graziosa cameriera, Racquel.
Sulla porta la commessa mi chiamò per regalarmi una spilla omaggio; che dolce,
che gentile!I peruviani sono buoni, simpatici, accomodanti e l'uomo europeo è
molto considerato dalle donne andine, quando lo incontrano abbassano gli occhi
ricordando la ferocia dei "conquistadores" venuti con il cavallo. Nel 1532, a
pochi km. da qui, le residue schiere incas opposero l'ultima e inutile
resistenza , ai luogotenenti di Francisco Pizzarro, già trionfatore a Cajamarca.
Da Cuzco partono gite per il lago Titicaca o per il Canyon del Colcha, è tutto
un traffico di turisti;si dice che sia la città più cara del perù ma per un
europeo, anche l'ottima cucina è sempre a prezzi ridicoli. Tornando da "Valle
Sacrada" e percorrendo l'altopiano di Chincero a 4000 mt si vede Cuzco lì in
basso ed a sinistra il misteriosissimo tempio del "sacsahuaman";solo allora si
comprende la grandezza della civiltà inca ed il favoloso passato di questa zona.
Sembra veramente di stare in un luogo dove il tempo si è fermato.
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