Finalmente dopo un periodo frenetico ed impegnativo tra lavoro e famiglia io e mio marito abbiamo potuto concederci un weekend tutto per noi nella nostra amata Londra. Una città stupenda e molto importante a livello afffettivo, poichè  vi abbiamo vissuto entrambi  negli anni successivi all’ Università, e che conosciamo molto bene seppur ogni volta spuntino fuori delle piacevoli sorprese Infatti Londra offre sempre qualcosa di nuovo da vedere!

Approfittando di un last minute davvero vantaggioso trovato sul portale di voli low cost www.volo24.it, consigliatomi da una collega di lavoro che va spesso a Manchester a trovare il figlio, abbiamo prenotato un volo diretto Roma Fiumicino-Londra Gatwick alle 8.30 di mattino.

Dopo sole due ore e poco più di volo siamo arrivati all’ aeroporto Gatwick e da lì abbiamo preso un treno diretto alla stazione centrale Victoria, 30 minuti di tragitto circa al prezzo di £15. Una volta in stazione abbiamo acquistato la Travelcard che permette di spostarsi liberamente in metropolitana per 24 ore in tutte le zone di Londra. A tal proposito, per risparmiare un pochino, consiglio di acquistare la prepagata Oyster Card al prezzo di circa £20 valida per tutto il week end dalla zona 1 alla zona 9.

Da Victoria Station è possibile accedere a tutte le linee della metro, ognuna delle quali indicata da un colore diverso.

A quel punto, con una tazza gigante di caffè fumante tra le mani, ci siamo diretti al nostro hotel a Kensington, fermata Gloucester Road.

Kensington è una zona molto carina, ben collegata al centro della città e sicuramente da visitare a piedi per poter ammirare le bellissime case e  soffermarsi nei deliziosi ristorantini che propongono cucina british contemporanea e fusion. Noi ne abbiamo provato uno chiamato “222” che propone un ricco buffett totalmente vegan a soli £7.99.

Data la sorprendente giornata primaverile che Londra ci ha regalato, abbiamo deciso di goderci il pomeriggio di sole in un parco e ci siamo diretti al Kew Royal Botanic Gardens, a soli 30 minuti di metropolitana da Kensington.

La zona di Kew è davvero molto bella; appena usciti dalla stazione ci si ritrova in un angolo tranquillo, ricco di fiori e bei giardini. A ravvivare il quartiere ogni giorno viene allestito  il mercato fino alle 2pm dove poter acquistare piante, stupende orchidee, cibo country (deliziosi i pies e la torta di carota) ma anche cibo dal mondo, primo tra tutti quello eritreo, servito in abbondanti porzioni per soli £5.

L’ orto botanico invece è un vero e proprio spettacolo per gli occhi dover poter vedere da vicino piante e fiori provenienti da ogni parte del mondo e scoprire i metodi di conservazione e la storia dei giardini. Proprio di fronte all’ ingresso dei giardini, vale la pena dare un’ occhiata  alla deliziosa chiesa di St. Anna, collocata al centro di un bellissimo giardino.

Giunta l’ ora di cena ci siamo diretti a China Town, che si trova a Soho, anche questo facilmente raggiungibile in metro in quanto collocato nel bel mezzo della città.

Confusi dalle musiche, i colori sgargianti, le insegne imponenti dei negozi e la moltitudine di gente che riempie ad ogni ora questo quartiere, anzi città nella città, siamo entrati in uno dei numerosi ristoranti-buffet di cucina cinese.

Dopo l’ ennesima abbuffata della giornata abbiamo proseguito il nostro giro a Westminster e come da giovani abbiamo passeggiato sul ponte ai piedi dei giganteschi palazzi di vetro ed edifici medievali. Londra è sempre magnifica!

La mattina successiva, svagliati dal rumore dalla pioggia, abbiamo abbandonato l’ idea di un picnic ad Hyde Park e dato che soltanto in serata saremmo dovuti rientrare in italia, abbiamo fatto molo presto il check out in hotel e siamo andati a London Bridge.

Questa è una zona che a noi piace molto e siamo rimasti notevolmente e piacevolmente sorpresi nel vederla così trasformata e valorizzata. Usciti dalla stazione siamo rimasti per più di 20 minuti con il naso all’ insù verso lo Shard e le altre torri di vetro costruite negli ultimissimi anni.

Ripresi dallo stupore e dall’ orgoglio che sia stato un nostro connazionale, Renzo Piano, a progettare questo nuovo volto di Londra,  ci siamo diretti verso la Tate Modern.

Prima però un giro al grande mercato, un coffee take away accompagnato da un delizioso flapjack appena sfornato e dritti alla Tate.

Purtroppo era ora giunta l’ora di tornare a casa.