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Le vacanze di molti italiani partono dal web e tornano nel web come esperienze utili per gli altri viaggiatori. [ViaggieRelax.it]

Estate a Parigi PDF Stampa E-mail
Scritto da Matteo   
Giovedì 03/08/06 – 1° giorno
Che le danze abbiano inizio! Partenza con volo Air France alle ore 7.20 dall’aeroporto Marco Polo di Tessera (VE). Abbiamo prenotato su www.airfrance.it nella sezione volo+hotel. In questo modo è possibile acquistare sia il volo andata-ritorno, sia l’hotel. Noi abbiamo prenotato circa una novantina di giorni prima della partenza spendendo poco più di 300€ a testa (volo+hotel). Un vero affare, soprattutto perchè col passare dei mesi il prezzo è più che raddoppiato. Abbiamo deciso di partire col primo volo di mattina presto e di tornare con l’ultimo alla sera per sfruttare al massimo gli otto giorni che avevamo a disposizione. Vi consigliamo di arrivare in aeroporto non molto tempo dopo l’apertura del check-in se volete sedervi in un posto particolare in aereo, dato che le compagnie di bandiera assegnano i posti al momento del ritiro del biglietto. Siamo partiti con mezz’ora di ritardo e terminate le turbolenze dovute al maltempo, ci è stata servita la colazione (compresa nel prezzo del biglietto). Siamo atterrati all’aeroporto Charles de Gaulle con soli dieci minuti di ritardo e dopo averci orientato un po’ con le indicazioni in francese siamo andati a ritirare i bagagli. L’aeroporto dista una trentina di chilometri dal centro di Parigi, al quale ci si può arrivare in taxi (40€), in autobus (Roissy-bus, 8.50€) o in treno. A Parigi la rete dei treni cittadini si chiama RER. Questi convogli sono simili a quelli della metro e sono accessibili con un biglietto unico valido per metro, RER e bus. Sul sito www.ratp.fr trovate tutte le informazioni sui trasporti parigini. Abbiamo optato per la RER. La linea che parte dell’aeroporto è la B. La stazione è vicina al terminal 2F (viaggiando con Air France si atterra proprio qui). Il biglietto di sola andata costa 8.10€ a testa. A differenza che in Italia, a Parigi tutte le distributrici automatiche di biglietti funzionano solo con monete e non con banconote. Comunque se non volete fare la coda alla biglietteria, proprio lì a fianco c’è una macchinetta cambia monete. Il viaggio dura 35-40 minuti. Noi siamo scesi a Chatelet Les Halles e da qui abbiamo preso la linea 7 della metro diretti a Porte d’Italie, la fermata più vicina al nostro hotel. A primo impatto ci si sente un po’ smarriti con i vari cambi, ma una volta trovata una piantina della metro e individuate le indicazioni sulle pareti, tutto vi sembrerà molto elementare; ricordatevi di guardare sempre il capolinea della linea che desiderate prendere. Come in altre città, anche la metro di Parigi è divisa in zone: il prezzo del biglietto varia in funzione delle zone attraversate. Il biglietto resta valido finché non si esce dalla stazione, quindi con lo stesso biglietto si può scendere da un treno e salire su un altro, purchè la stazione di arrivo sia nella stessa zona di validità del biglietto, altrimenti i cancelletti d’uscita dalla stazione non si apriranno! A meno di dieci minuti a piedi dalla fermata della metro si trova il nostro hotel acquistato nel sito dell’Air France: Holiday Inn Express Porte d’Italie, 1/3 Rue Elisee Reclus, Kremlin Bicentre, 3 stelle. Una volta mostrata alla reception la ricevuta della prenotazione, ci sono state consegnate 2 chiavi magnetiche. La stanza non è molto grande, però è pulita, molto accogliente e ben insonorizzata. C’è la TV con una ventina di canali satellitari, la radiosveglia, il bollitore per the e caffè, la presa del telefono per connettersi ad internet (a pagamento). Il bagno in stanza è completo di lavandino, water, vasca, asciugacapelli, asciugamani, sapone e docciaschiuma. Dopo aver mangiato un panino portato da casa ed esserci riposati un po’, decidiamo di partire alla scoperta di Parigi. Arrivati in stazione abbiamo prima di tutto comprato due carnet di biglietti (validi per metro, bus e RER all’interno della zona 1). Ci sono diverse opportunità di biglietti, che variano a seconda dell’uso che intendete fare dei mezzi pubblici: il biglietto singolo costa 1.40€, un carnet da 10 biglietti costa 10.70€, c’è poi la Paris Visite che consente un accesso illimitato di volte e valida per 1, 2, 3 o 5 giorni, la carta Orange simile alla Paris Visite ma più economica valida però esclusivamente da lunedì a domenica, la Mobilis valida per un solo giorno. Tutte le informazioni e i prezzi sono presenti su www.ratp.fr. Noi abbiamo optato per i carnet avendo deciso di arrivare ogni giorno in centro con la metro e poi spostarci a piedi. In questo primo pomeriggio abbiamo fatto una passeggiata per i Grand Boulevards vedendo il teatro dell’Opèra, la chiesa della Madeleine (ingresso gratuito), Place Vendome con la colonna di Napoleone. Siamo poi passati per Place de la Concorde, i giardini delle Tuileries fino ad arrivare di fronte alla Piramide del Louvre, che eravamo impazienti di vedere. La nostra passeggiata è poi proseguita davanti alla chiesa di St. Eustache, per poi ritornare alla chiesa di St. Germain l’Auxerrois davanti al palazzo del Louvre. Strano da crederci ma a Parigi ci sono pochissimi supermercati e anche nascosti molto bene! Quindi appena ne abbiamo avvistato uno abbiamo deciso di comprarci una pasta fredda e un’insalata e siamo andati a mangiarle nella stanza dell’hotel dato che eravamo stanchi e il tempo non era dei migliori.

Venerdì 04/08/06 – 2° giorno
Oggi si va a Versailles! Sveglia alle 6.00, ci vestiamo e scendiamo a far colazione, compresa nel prezzo della stanza: caffè, latte, the, cioccolata, yogurt, l’immancabile baguette, marmellata, prosciutto, brioche, spremuta di arancia e di pompelmo, insomma ogni ben di Dio! La colazione è servita ogni giorno dalle 6.30 alle 10.30, però se volete trovare tutto quello che vi ho elencato vi conviene arrivare minimo prima delle 9.30! Per arrivare a Versailles bisogna prendere la RER linea C e scendere alla fermata Versailles Rive Gauche. Attenzione che alcune linee della metro e della RER si biforcano in certi luoghi: prima di prendere il treno bisogna sempre far attenzione al capolinea. Il biglietto di sola andata costa 2.70€ a persona, non ci sono riduzioni se comprate subito anche il ritorno. In 40 minuti si arriva alla nostra fermata. Per arrivare alla reggia bisogna uscire dalla stazione, girare in destra e poi al primo incrocio in sinistra. Comunque se avete qualche difficoltà basta seguire la folla! Il castello apre alle 9.00, però dato che la fila per entrare era interminabile, abbiamo deciso di visitare dapprima il giardino. L’ingresso è gratuito tranne che nei giorni festivi in cui si svolgono i giochi d’acqua. Lo spettacolo che apparirà ai vostri occhi è indescrivibile: un’enorme distesa verde vi avvolgerà. I giardini si possono visitare a piedi, oppure noleggiando a pagamento una bicicletta o una macchina elettrica, oppure su una carrozza trainata da cavalli. Dopo una bella passeggiata arriviamo di fronte al Petit Trianon. L’apertura è alle 12.00 e il biglietto (9.00€) consente l’accesso a questo palazzo, al Grand Trianon e al Dominio di Maria Antonietta. Girato in lungo e in largo questi luoghi decidiamo di comprarci un panino da mangiare seduti sull’erba. Un consiglio: fatevi passare la voglia di gelato dato che in tutta Parigi una pallina costa più di 2€ e un Magnum o un Cono costano la bellezza di 3.50€! Esagerati! Riposati e con la pancia piena decidiamo di visitare anche il castello. Il prezzo del biglietto è di 13.50€, dopo le 16.00 si paga la tariffa ridotta (10€). La residenza di Luigi XIV è immensa, saloni arredati e affrescati si susseguono l’uno all’altro. Il clou della visita è la galleria degli specchi, un lungo corridoio sfarzoso le cui pareti sono ricoperte da specchi, una rarità per l’epoca. Sfortunatamente in questo periodo la galleria è in restauro ed è ammirabile solo per metà della sua lunghezza. Per tutte le informazioni, gli orari, i prezzi e per scaricare le mappe visitate il sito www.chateauversailles.fr. Terminata la nostra visita riprendiamo la RER e torniamo in centro. Qui decidiamo di fermarci in una pseudo pizzeria italiana. La pizza non è cattiva però ha ben poco sia di pizza che di italiana! Dato che il museo del Louvre il venerdì sera dopo le 18.00 è gratuito per i visitatori di età inferiore ai 26 anni, decidiamo di fare una capatina e vedere le opere principali. Entriamo dall’entrata principale attraverso la Piramide. Il Louvre è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 tranne il martedì. Mercoledì e venerdì fino alle 22.00. La tariffa è di 8.50€, 6.00€ dopo le 18.00 il mercoledì e venerdì. Per informazioni www.louvre.fr. Dato che avevamo in programma di ritornarci con più calma un altro giorno, siamo andati di corsa nell’ala Denon dov’è esposta “la Gioconda”. La nostra è stata una scelta azzeccata dato che davanti al quadro ci saranno state sì o no dieci persone! Abbiamo poi visto “le Nozze di Cana” del Veronese, la “Nike di Samotracia”, “la Libertà che guida il popolo” di Delacroix , “il Giuramento degli Orazi” del David, “la Zattera della Medusa” di Gericault, “Amore e Psiche” del Canova. Se volete vedere la Piramide illuminata dovete aspettare fino alle 22.00.

Sabato 05/08/06 – 3° giorno
Oggi si va nel luogo della perdizione! Siamo andati a visitare il quartiere di Pigalle e a fare la foto di rito davanti al Moulin Rouge. Scherzi a parte, tra sexy-shop e locali notturni, partite già preparati a quello che vi capiterà di vedere… Allungando il passo arriviamo ai piedi della collinetta su cui si innalza la basilica del Sacrè Coeur. Si può salire sia a piedi sia attraverso la funicolare accessibile con un biglietto della metro. In cima la collina si può ammirare gran parte di Parigi. La basilica, molto criticata dai parigini, si innalza bianca e imponente sulle nostre teste. L’ingresso è gratuito, perciò decidiamo di entrare a fare una visita. Usciti e scesi, prendiamo la metro diretti verso il Cimitero di Père Lachaise, il più grande di Parigi in cui vi sono sepolti molti grandi nomi, tra cui Oscar Wilde, Amedeo Modigliani, Maria Callas, Marcel Proust, Jim Morrison, Moliere, Ingres, Gericault, Bellini, Rossini, Delacroix. Vi consigliamo di acquistare una mappa all’ingresso del cimitero (2.00€) oppure di segnarvi le tombe che volete visitare guardando la mappa affissa appena entrati. Sul sito www.pere-lachaise.com potete fare una visita virtuale al cimitero. Dopo aver mangiato una baguette col prosciutto presa in hotel la mattina, ci dirigiamo verso la Villette, per andare a visitare la Città della Scienza e dell’Industria, uno tra i più grandi musei interattivi del genere al mondo. Informazioni su www.cite-sciences.fr. Il museo è aperto da martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00, la domenica fino alle 19.00. Acquistando il biglietto (7.50€ intero, 5.50€ ridotto per i minori di 25 anni) si ha accesso alle mostre permanenti e alla visione di un film in 3D con gli appositi occhialetti. Le mostre permanenti spaziano tutto l’universo della scienza: spazio, automobile, aeronautica, energia, immagini, genetica, suoni, matematica, fisica, rocce e vulcani, stelle e galassie, giochi di luce. Adatto sia ai bambini che ai più grandi, permette di tastare con mano tutte le cose imparate in anni di studi. Usciti dal museo si può ammirare la cupola del Geode, un immenso cinema le cui immagini sono proiettate su un maxischermo emisferico (a pagamento). Il parco esterno è immenso, è uno dei pochi parchi in cui ci si può sdraiare sull’erba! Ormai è sera, decidiamo di mangiare al Quick, un fastfood simile al Mac Donald’s e poi dritti in hotel.

Domenica 06/08/06 – 4° giorno
Ogni prima domenica del mese gran parte dei musei parigini sono gratuiti. Se volete prendere l’occasione e andare a visitarli in questo giorno, dovete però mettere in conto che non sarete di certo gli unici ad avere avuto questa idea! Noi avevamo programmato di visitare il Museo d’Orsay però una volta vista la coda che aspettava di entrare, abbiamo deciso di posticipare in un altro giorno la visita. Ci siamo perciò diretti verso il Museo Rodin (aperto da martedì a domenica dalle 9.30 alle 17.45). Siamo arrivati qualche secondo prima dell’apertura e non c’era nemmeno tanta coda. Il museo è davvero carino: un grande giardino ospita numerose statue in bronzo, tra cui “il Pensatore” e “la Porta dell’Inferno”; all’interno del palazzo in mezzo al parco, l’Hotel Biron, sono conservate le altre sculture tra le quali spicca il famosissimo “Bacio”. Nel sito www.musee-rodin.fr si trovano, oltre a numerose informazioni utili, anche le mappe in pdf. Dopo aver mangiato un panino, ci siamo diretti verso il Louvre. Anche qui la coda era lunghissima. Noi però siamo entrati da una delle due entrate situate ai lati dell’arco del Carrousel. Queste entrate sono riportate anche nel sito ufficiale del museo, però poca gente decide di entrare da qui e si ostina a fare la coda per entrare dalla parte della Piramide. Scese le scale ci si ritrova nei corridoi sotterranei del museo fino a sbucare davanti alla piramide rovesciata che molti conosceranno avendo letto o visto “Il Codice da Vinci”. Dopo cinque minuti, mappa alla mano, eravamo già davanti a quadri e statue. Come dicono tutti, è impossibile visitare completamente il Louvre in un giorno solo. Per cui, a meno che non vogliate vedere tutte le opere, decidete prima di iniziare la visita le zone che volete vedere. Nella guida gratuita distribuita al banco informazioni, sono riportate tutte le opere di maggiore importanza. Le foto in alcune sale sono proibite, i guardiani sembrano molto severi verso chi trasgredisce! Oggi la folla davanti alla “Gioconda” è proprio molta, per cui ci siamo passati davanti velocemente avendola già vista venerdì. Terminata la visita ci siamo diretti verso il Museo de l’Orangerie (www.musee-orangerie.fr), anch’esso gratuito in questo giorno. Sinceramente, dopo un’ora di coda, ci aspettavamo di trovare qualcosa di meglio. Per carità, sono esposte “le Ninfee” di Manet, però ad esclusione di queste, nient’altro di rilevante. Così abbiamo proseguito verso la Torre Eiffel ritrovandocela davanti in tutta la sua maestà. Ma si può arrivarle davanti e non salirci su? No di certo! Così ci siamo avvicinati alla cassa per comprare i biglietti: ci sono 3 casse, due per salire in ascensore e una per salire a piedi. Vista la coda che c’era per gli ascensori e visti i prezzi, abbiamo optato per gli scalini! Con 3 euro a testa (tariffa ridotta per i minori di 25 anni) siamo arrivati fino al secondo piano. Per tutti gli altri prezzi e altre informazioni, visitate www.toureiffel.fr. Dopo 328 scalini a 57.63 metri di altezza si arriva al primo piano. La salita non è molto faticosa, le scale sono belle dritte e non molto ripide. Al primo piano c’è qualche negozietto, un ristorante e l’ufficio delle poste. Se portate qui le vostre cartoline, le spediranno apponendoci il timbro speciale raffigurante la Tour Eiffel. Il panorama è già mozzafiato, però salendo fino al 668esimo gradino si tocca quota 115.75 metri giungendo al secondo piano. Da qui il panorama è molto più suggestivo. Anche qui si trovano altri negozi di souvenir, un altro ristorante e le biglietterie se volete salire fino alla cima della Torre (solo in ascensore). Noi abbiamo deciso che era meglio scendere e andare a riempire la pancia all’ombra del grande mostro in acciaio. Dopo esserci riposati seduti sui Jardin du Champ de Mars, abbiamo deciso di prendere la metro e tornare in hotel a riposare le stanche membra.

Lunedì 07/08/06 – 5° giorno
Ieri al Museo de l’Orangerie abbiamo comprato la Paris Museum Pass e iniziamo a sfruttarla a partire da oggi. Con questo pass, disponibile per 2, 4 o 6 giorni consecutivi, è possibile visitare gratuitamente circa una sessantina di musei parigini, quasi sempre evitando le code perchè dove possibile si accede attraverso un ingresso privilegiato. Tutte le informazioni su www.parismuseumpass.fr. Il Pass per 2 giorni costa 30€, 45€ quello da 4 e 60€ quello da 6. Si può acquistare in qualsiasi giorno in tutti i musei convenzionati; poi basta scrivere a penna nome, cognome e data di inizio della validità. Noi abbiamo cercato di raggruppare tutti i musei in cui potevamo utilizzare la Museum Pass, per cui ci è bastata la tessera per 2 giorni. Abbiamo quindi iniziato con la Cattedrale di Notre-Dame (www.cathedraledeparis.com). L’entrata alla cattedrale è gratuita. Si deve poi uscire e portarsi vicino alla torre nord se volete salire a vedere i famosi gargouille. La fila di attesa è stata più lunga di un’ora dato che salgono 20 persone ogni 10 minuti per motivi di sicurezza. Sempre per lo stesso motivo non è possibile un accesso privilegiato per i possessori del Paris Museum Pass. Comunque con il Pass si evita di pagare l’accesso alle Torri che costa circa 6€. Le scale per salire questa volta sono a chiocciola, più o meno 300 gradini e si arriva col fiatone alla galleria delle chimere, posta a 46 metri dal suolo, che deve il suo nome alle statue che ornano gli angoli della balaustra. Qui si vede la strige, la creatura con le ali riportata in molte cartoline che con il suo atteggiamento pensoso sembra non stancarsi di contemplare il panorama della capitale. Passati attraverso questo corridoio a cielo aperto, si arriva alla torre sud in cui si può vedere la più grande campana della cattedrale, un colosso di 13 tonnellate a cui vanno aggiunti i 500 chili del battaglio! Ridiscesi siamo andati a pranzare nel giardino che si trova sulla punta dell’isola, vicino al Pont Neuf. Oggi pasta fredda e insalatona comprate in uno dei rari supermarket! Finito di mangiare ci siamo diretti verso la Sainte Chapelle (www.discoverfrance.net/France/Cathedrals/Paris/Sainte-Chapelle.shtml), una chiesa costruita su due piani: la cappella bassa, riservata alla servitù, le cui volte affrescate come un cielo stellato poggiano su sottili colonne con capitelli a uncino e la cappella alta in cui l’architettura gotica si rivela in tutto il suo splendore: le alte volte galleggiano al di sopra delle vetrate decorate che avvolgono tutte le pareti. L’ingresso a questa chiesa è a pagamento (3.50€), gratuito per i possessori del Pass. Abbiamo poi fatto una passeggiata per Ile Saint Louis, la seconda isola circondata dalla Senna. Qui sembra di essere stati trasportati in un altro mondo: velocità e frenesia sono sostituiti da calma e silenzio, le grandi strade affollate della metropoli lasciano il posto a stretti viali attraversati solo da pedoni e biciclette. Forse è l’ultimo posto di Parigi a non essere stato trasformato dal cosmopolitismo. Attraversiamo il Pont de Sully e ci ritroviamo nuovamente nella Parigi moderna! Il nostro prossimo obiettivo è il Museo Picasso. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00, chiuso il martedì. Il biglietto costa 6.50€, 4.50€ per i minori di 25 anni, gratuito per i possessori della Museum Pass. Per tutte le informazioni www.musee-picasso.fr. Il museo, interamente dedicato a Pablo Picasso, accoglie 251 dipinti e 160 sculture, oltre a ceramiche e numerosi disegni. Siamo sicuri che gli amanti di questo artista troveranno tale museo molto interessante. L’ultima tappa della giornata è il Centro Nazionale d’Arte e Cultura Georges Pompidou (www.centrepompidou.fr). L’edificio non passa di certo inosservato: è stato progettato dagli architetti Renzo Piano e Richard Rogers che hanno deciso di portare tutti gli elementi portanti, le scale, le canalizzazioni dell’aria, dell’acqua e dell’elettricità all’esterno, in modo da riservare il maggior spazio possibile per le esposizioni all’interno. Questo fa sembrare il Centro Pompidou una strana scatola tutta colorata. Anche in questo museo si entra gratuitamente con il Pass (altrimenti 10€ intero, 8€ il ridotto). Il museo ospita la più importante collezione d’arte moderna e contemporanea d’Europa, dall’inizio del ‘900 ai giorni nostri. Sinceramente è stato il museo che ci è piaciuto di meno. Questa sera si cena al Pizza Hut, una catena di pizzerie che avevamo già provato l’anno scorso a Londra. Non male la pizza, anche se non ha nulla a che fare con la pizza con cui siamo abituati!

Martedì 08/08/06 – 6° giorno
Nella prima parte della mattina andremo a visitare un po’ di chiese. Si comincia con St. Severin (ingresso gratuito) che però vediamo solo dall’esterno dato che apre alle 12.00. Ci spostiamo dunque verso il Pantheon (aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00). L’entrata è a pagamento (4.50€), gratuita con il Pass. Il Pantheon nasce come basilica cristiana, sarà poi convertito in tempio della Nazione. Ad imitazione del Pantheon di Roma, si accede all’interno dell’edificio passando da un peristilio di colonne corinzie. L’interno, a croce greca, è delimitato da file di colonne che reggono il carico delle numerose volte. All’intersezione dei quattro bracci della croce si innalza la cupola principale, utilizzata da Foucault per il suo esperimento col pendolo per dimostrare la rotazione terrestre. Scendendo le scale poste dietro al coro, si arriva alla cripta dove sono sepolte grandi personalità come Victor Hugo, Voltaire, Jean Jacques Rousseau, Emile Zola, Louis Braille, Pierre e Marie Curie. Dietro al Pantheon si trova la chiesa di Saint Etienne du Mont (ingresso gratuito). Qui lo stile gotico è addolcito da influssi classici e romanici. Passiamo poi attraverso i Giardini di Luxembourg fino ad arrivare alla Chiesa di St. Sulpice (ingresso gratuito), citata ne “Il Codice da Vinci”. L’interno è gotico e buio come Notre-Dame. Facciamo il giro delle navate fino ad arrivare alla misteriosa “linea della rosa” tracciata sul pavimento. Una rapida visita all’ultima chiesa che ci resta in programma, St. Gemain des Pres (anch’essa gratuita), e ci troviamo davanti al museo d’Orsay. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00, chiuso il lunedì. Il giovedì resta aperto fino alle 21.45. L’ingresso costa 7.50€, ridotto 5.50€, gratuito con il Paris Museum Pass. Il sito ufficiale è www.musee-orsay.fr. Anche oggi la fila d’ingresso si preannuncia interminabile, però avendo il pass entriamo subito attraverso un’entrata prioritaria. Depositati gli zaini nel guardaroba (tutti i musei hanno un deposito gratuito) iniziamo la visita dal piano terra. Sotto i grandi finestroni di quella che decenni fa era una stazione ferroviaria, si trovano opere del periodo pre-impressionista, tra le quali primeggia su tutte “l’Angelus” di Millet. Al livello intermedio si trovano opere che riguardano l’accademismo, il naturalismo, il simbolismo e l’art nouveau. Ma è giunti al livello superiore che si arriva all’impressionismo e al post-impressionismo. Che emozione vedere dal vivo opere che fino a qualche anno prima avevamo studiato sui libri di scuola! “Dèjeuner sur l’herbe”, “Olympia” di Manet, “Papaveri”, “Donne in giardino”, “Regata ad Argenteuil”, “Londra, il Parlamento”, i vari dipinti de “La Cattedrale di Rouen”, “Lo stagno di ninfee” di Monet, “Bal au Moulin de la Galette”, “L’altalena” di Renoir, “L’origine del mondo” di Courbet, “La classe di danza del signor Perrot”, “L’assenzio” di Degas, “Donne tahitiane” di Gauguin, “La camera da letto”, “La Chiesa di Auvers” di Van Gogh, per non parlare poi di Cezanne, Matisse, Pissarro, Sisley, Toulouse-Lautrec. Tutte opere che ci hanno incantato facendoci perdere letteralmente la cognizione del tempo! Come avete capito, questo è stato il museo che ci è piaciuto di più! Camminando di fretta vediamo se riusciamo ad arrivare a Les Invalides prima della chiusura. Per fortuna arriviamo in tempo, l’entrata alla tomba di Napoleone chiude alle 18.00. Mostrato il Pass entriamo (altrimenti 7€ intero, 5€ ridotto) e appoggiandoci alla balaustra scorgiamo l’immenso sarcofago dove riposa Napoleone Bonaparte. Si potrebbe anche visitare il museo dell’Armee ma decidiamo di riposarci un po’ seduti in giardino prima di ricominciare la passeggiata diretti verso l’Arco di Trionfo. Arrivati all’inizio degli Champs Elysees diamo un’occhiata ai listini delle pizzerie: una quattro formaggi costa 14€! Se non volete spendere una fortuna e rimpiangere la vera pizza italiana, vi conviene fare come noi e andare a cenare al Quick! Dato che questa sera ci scade il Pass, decidiamo di sfruttarlo fino alla fine salendo fino alla cima dell’Arco. Ormai siamo allenati, i 284 scalini della scala a chiocciola per arrivare fino in cima non ci fanno paura! Abbiamo potuto assistere ad un tramonto favoloso!

Mercoledì 09/08/06 – 7° giorno
Oggi si ritorna bambini! Il Disneyland Resort Paris ci attende! Ci si arriva comodamente in 40 minuti prendendo la RER linea A diretta verso Marne la Valleè-Chessy. Il biglietto di sola andata costa 6.25€ a persona. Col treno si arriva a due passi dal parco divertimenti. Il costo del biglietto di ingresso è un po’ esorbitante (43€) però arrivata sera abbiamo scoperto che ne valeva davvero la pena! Appena entrati ci si ritrova in Main Street e si viene completamente avvolti dalla magia Disney: musiche, allegria, personaggi in costume, sembra davvero di essere all’interno di un cartone animato. Questa è la zona ricca di negozi di souvenir e dove si tengono le parate con i personaggi dei cartoni e delle favole. Oltre a questo, il parco si divide in altri quattro mondi: Discoveryland in cui potrete salire sulla nuova attrazione ispirata a Toy Story, su una Space Mountain da urlo che vi porterà ai confini dell’universo (da fare a stomaco vuoto, barcollerete un po’ quando scenderete!), su una navicella spaziale e in un cinema 3D con i personaggi di “Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi”. Si passa poi a Fantasyland con il famoso castello della Bella addormentata nel bosco, la giostra dei cavalli, Biancaneve e i sette nani, Peter Pan, Pinocchio, il labirinto di Alice nel Paese delle meraviglie (molto divertente e avvolgente, ci si diverte un mondo!). Le ultime due zone sono Adventurland con un’entusiasmante montagna russa ispirata a Indiana Jones e la nave dei Pirati ispirata alla “Maledizione della prima luna”, e Frontierland con la Big Thunder Mountain e la casa dell’orrore. Sei attrazioni sono dotate del servizio FastPass che permette di evitare le lunghe code di attesa. Funziona così: introducete il vostro biglietto di entrata al parco nella postazione fastpass all’entrata dell’attrazione; vi sarà consegnato un biglietto che indica la fascia oraria (mezz’ora) in cui potrete tornare; nel frattempo andate a visitare le altre attrazioni. Una volta tornati nella fascia oraria indicata, si può accedere all’attrazione attraverso una coda prioritaria. Tutte le informazioni si trovano su www.disneylandparis.com. Purtroppo si è fatta sera, se volete potete fermarvi per i fuochi d’artificio verso le 23.00. Ricordatevi però di consultare gli orari della RER dato che l’ultimo treno per il centro parte poco dopo la mezzanotte.

Giovedì 10/08/08 – 8° e ultimo giorno
Purtroppo come sempre accade per le cose belle, è arrivato l’ultimo giorno… Oggi ci si può svegliare un po’ più tardi, prepariamo le valigie, facciamo colazione e consegniamo le chiavi della stanza. Dato che prenderemo il volo verso sera, lasciamo le valigie nel deposito bagagli dell’hotel. Per quest’oggi non ci resta molto da vedere. Arriviamo con la metro fino al Palais de Chaillot dove si può avere la più bella vista della Torre Eiffel. Decidiamo poi di spostarci verso il centro. Scendendo alla fermata Tuileries sulla linea 1 ci si trova davanti ad un ristorante self-service. Il pranzo è stato davvero ottimo e succulento, spendendo una decina di euro a testa. Dato che avevamo ancora qualche ora a disposizione, ci siamo seduti a prendere il sole sui giardini davanti al Louvre. Le ultime foto davanti alla Piramide e siamo tornati in hotel a riprendere le valigie. Facendo il percorso inverso dell’andata abbiamo preso la RER linea B a Chatelet Les Halles e siamo arrivati in aeroporto. Il volo parte alle 21.05, per cui abbiamo tutto il tempo per cenare, per fare il check-in e per fare gli ultimi acquisti. L’aereo è partito in orario, per fortuna questa sera il tempo è sereno. A quest’ora i posti sono quasi tutti vuoti, sembra quasi di avere tutto l’aereo per noi! Le hostess ci servono dei salatini e da bere. Tutto fila liscio, tant’è che atterriamo addirittura con 15 minuti di anticipo.
 

Racconto di viaggio di  Matteo, alias Matfino


 

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