24-07-2005
Alle ore 19,00 parto con la moto da casa e salpo dal porto di Civitavecchia
Roma.
25-07-2005
Alle ore 15,00 arrivo al porto di Barcellona (Spagna), viaggio tutto il giorno e
la notte e per riposarmi dormo su una panchina di un autogrill.
26-07-2005
Alle 15,30 la nave salpa da Algesiras in Spagna in direzione Tangeri n Marocco.
27-07-2005
Ore 13:30 sono ad Agadir in Marocco.
28-07-2005
Sosto a Bouydour in Marocco. La polizia di notte nel deserto controlla, alla
luce di una candela, il passaporto e i documenti della moto, mi chiede che
professione esercito e poi annota tutto su un foglio
29-07-2005
Nel deserto incominciano i primi problemi: rimango più volte senza benzina, ma
ho l'aiuto di passanti che mi forniscono qualche litro in cambio di dollari o
meglio ancora di euro. In questa giornata valico il confine della Mauritania e
subito loschi individui si avvicinano per chiedermi del cibo; poi subentrano
altre difficoltà sulla pista di sabbia: mi areno completamente per cui devo
ricorrere all'aiuto di individui locali in cambio di 30,00 euro.
Continuo il viaggio sulla pista e più volte mi insabbio; per uscirne devo
caricare il mezzo sul pick-up e il tutto dietro pagamento di oltre 600,00 euro.
Sembrerebbe che il popolo della Mauritania, a differenza del medio oriente, non
aspetti altro che le tue disavventure per spillarti soldi a sbafo: un individuo,
inizialmente, ha avuto infatti il coraggio di chiedermi addirittura 1.000,00
euro!!! Questa imprevista situazione mi ha costretto ad una sosta obbligata nel
deserto e per di più con un solo litro d'acqua da bere...
Riprendo il viaggio ed arrivo in serata a Nouadhibou, sempre in Mauritania, dove
pernotto nel casolare di un campeggio in compagnia di sgradevoli scarafaggi. Qui
faccio le prime conoscenze con persone locali che mi offrono da mangiare ma con
molto garbo però rifiuto il loro cibo in quanto vegetariano; lo avrei ugualmente
fatto per le precarie condizioni igieniche.
Da Barcellona in Spagna a qui ho percorso in sei giorni 3.900 Km di deserto, con
tutte le difficoltà che proprio non immaginavo.
01-08-2005
Sono al confine della Mauritania (località rosso). I doganieri ed i poliziotti
del luogo mi vengono incontro come sciacalli chiedendomi non solo i documenti ma
anche ed abusivamente del denaro per espletare le operazioni di sdoganamento. In
un primo momento mi rifiuto, mi arrabbio e mi scaglio su uno di loro, ma tutto
risulta inutile perchè, essendo solo, alla fine sono costretto a pagare ben
30,00 dollari (il tutto dovuto ad una corruzione spaventosa tra civili e
poliziotti)!!!
Mi rilasso aspettando il traghetto per attraversare il fiume che deve condurmi
in Senegal (5 ore di lunga e stressante attesa tra caldo, putridi odori e
l'insolenza dei locali).
Qui una scena mi colpisce ed impietosisce: i poliziotti percuotono bambini e
donne con la cinta dei pantaloni per allontanarli da noi stranieri e, come se
non bastasse, li accompagnano con schiaffi e pugni.
Superato il fiume si presenta il solito problema; stavolta però tiro fuori
solamente 3,00 dollari ma i doganieri la prendono come offesa e si accaniscono
su di me. Di tutto ci si accorge un poliziotto che interviene immediatamente ed
a questo punto ne scaturisce una rissa tra agenti e civili. La tensione è alta
ed incalza la paura che potrebbero farmi cadere dalla moto con conseguenze che
lascio a voi immaginare! Nella confusione però, riesco a dileguarmi insieme ad
alcuni francesi che con la loro utilitaria mi fanno da apripista.
In Senegal subito mi fermano due poliziotti motociclisti a cui chiedo
informazioni generali riguardanti il Paese. Essi mi assicurano che non ci sono
problemi, cosicchè mi ritorna la tranquillità e la voglia del viaggio.
Riprendo la marcia verso St-Louis (Senegal) ma improvvisamente inizio a piangere
a singhiozzo forse per lo stress accumulato a causa della fatica, del caldo,
della sete, vento ma soprattutto per la gioia di essere arrivato a destinazione
"da solo", con una moto da strada, senza l'ausilio di un navigatore satellitare
e solo con la forza di volontà.
Rimasto isolato da ogni contatto per quasi 4.000 km di deserto, mi vengo a
trovare alla fine solo a 200 km. circa da DAKAR.
02-08-2005
Sono a Dakar, la città è calda, umida e molto caotica. Le persone mi accolgono
come un eroe applaudendomi e salutandomi sia lungo le strade e sia dalle
macchine. Sono contento ed entusiasta perchè questo sembra essere il compenso
alla mia impresa che ha messo a dura prova la mia resistenza fisica.
Purtroppo un ennesimo problema: devo trovare a tutti i costi una nuova gomma
posteriore, logorata dal caldo e dalle condizioni stradali.
Come faccio a farmi capire? Mi chiedo. Mi rivolgo all'Ambasciata ma qui si
limitano a consigliarmi di imbarcare la moto per Livorno e prendere l'aereo per
il ritorno; il tutto per una cifra talmente alta e che di certo non avevo preso
in considerazione prima della partenza!
Come se non basti ci si mette anche il colpo di stato in Mauritania: il
nervosismo sale ma non demordo pensando ai momenti più brutti del viaggio.
Riesco, così, con l'aiuto di un poliziotto locale, dopo ben 7 ore, a trovare una
gomma usata e finalmente la monto pagando 150,00 euro. Dal meccanico ci
accorgiamo di altro problema: la sabbia, penetrando un pò dappertutto, (perfino
nel blocchetto della chiave di accensione), ha creato una perdita di olio della
frizione. Risolvo fortunatamente tutti i problemi grazie all'aiuto di un ottimo
meccanico francese.
Queste disavventure hanno rafforzato in me la convinzione di avere avuto un
Angelo Custode sempre dalla mia parte!
05-08-2005
Parto da Dakar e ritorno percorrendo la stessa strada e attraversando le stesse
dogane. L'esperienza maturata nel percorso di andata mi ha messo in guardia,
cosicchè riesco a passare con un esborso totale di 10,00 dollari più altri 10,00
euro.
06-08-2005
Al crepuscolo arrivo al confine tra Mauritania e Marocco, i controlli della
polizia della Mauritania vengono espletati in una tenda da alcuni militari in
divisa ma scalzi ed adagiati su brande tra mosche ed immondizia.
Finalmente arrivo alla dogana in Marocco, bacio per terra perchè la sensazione
che provo è quella di essere arrivato a casa. Scambio alcune parole ed instauro
buoni rapporti con la polizia: scattiamo foto, poi mi offrono da dormire in una
stanza per terra, ma al caldo ed al riparo dal vento e dalla sabbia.
07-08-2005
Sosto nuovamente a Bouydour (Marocco)
08-08-2005
Viaggio tutto il giorno, poi la notte mi riposo per terra presso un benzinaio
locale (mi trovo ancora in Marocco). Percorro l'autostrada in direzione Rabat ed
ecco che ancora accade dell'incredibile: molte persone che chiedono autostop, mi
si parano davanti, con conseguenti rischi per tutti e, per completare l'opera,
ci si mettono anche una decina di cani in massa, che solo al pensarci, non so
quale Santo mi abbia protetto da loro!!!
09-08-2005
Sono in Spagna
10/15-08-2005
Arrivo in Portogallo attraversando l'Algarve con le sue splendide spiagge. Qui
incontro i primi italiani che vogliono scattarmi delle foto dopo aver saputo del
giro che ho compiuto.
16-08-2005 Fatima (Portogallo)
17-08-2005 Spagna
19-08-2005 Lourdes
20-08-2005 Nave da Barcellona per Civitavecchia
21-08-2005 Rientro a Roma
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