Antiche storie slovene raccontano di sorgenti di acque vive miracolose, che guariscono dalle malattie, che scacciano la morte, che restituiscono la giovinezza.
Il Parco del Triglav è la terra delle cascate maestose, tonfani belli come una favola, borri nascosti, sorgenti segrete, gole e canyon, infinite configurazioni, che le gocce da millenni scavano nella roccia. In nessun altro luogo su un territorio così limitato è possibile trovare forme così varie d’un ciclo evolutivo. Numerosissimi sono gli angoli che fanno trattenere il gas a un motociclista attento. Molte sono le strade per entrare in Slovenia, una delle più suggestive è dalla frontiera di Wùrzenpass, arrivando con la 109 da Villach, Austria. Un’infinita salita parte da Kranjska Gora, è molto guidabile e fa venire la voglia di dare gas e impegnarsi nelle giuste traiettorie. I cartelli ai cigli della strada invitano alla prudenza ma esaltano i motociclisti in tornanti di scivoloso pavé fino a 1611 mt, al Passo di Vrsic. Ogni curva apre uno scorcio sul Parco del Triglav, l’aria è frizzante di ghiacciaio. In ascesa i tornanti della 206 sono guidabili solo con cautela e destrezza. A dx troviamo la sorgente del fiume Soca, proseguiamo per la strada bianca che porta alla splendida locanda Kekceva domacija dove Mitja, il proprietario, ci accoglie con diffidenza. Vediamo delle calze usate per la stagionatura del formaggio appese alla grondaia e chiediamo qualcosa da mangiare. Dal niente che proclamava di avere, ci imbastisce un’ottima zuppa di Jota. Da ruvido e inospitale, è divenuto ospite gentile e loquace. Mitja si è creato un angolo di paradiso, un giardino fiorito profumato come essenze ingoia una piccola piscina colma di acqua carsica, trasparente come l’aria. Davanti l’immensa vetta del Triglav.
A nostro malincuore lo salutiamo e torniamo sui tornanti della 206 direzione Bovec, ci fermiamo sulla sx ad ammirare le potenti assordanti gole di uno dei fiumi più belli d’Europa (parola di canoista), il Soca. Tornando sulla 206 direzione Kobarid. Giriamo per Dreznica, paradiso dei parapendii, dove vale la pena contattare una guida locale per visitare una delle cascate più suggestive e poco turistiche della Slovenia, Kozjak. Questa zona è particolarmente battuta da speleologi e appassionati di torrentismo. L’unica strada bianca mal ridotta di Dreznica ci porta fino ad uno degli ingressi del parco, ai piedi del monte Krasji. Nelle campagne si possono scoprire curiosi covoni di fieno orizzontali ad asciugare sotto tettoie in legno. C’è ‘Fame d’erba’, risorsa importante per queste genti. In Slovenia piove spesso ed è difficile che l’erba si asciughi e diventi fieno per sfamare le bestie nei lunghi inverni nevosi, così ogni nucleo familiare ha il suo ‘asciugatoio’ e lo cura come fosse acqua per un Tuareg. Guidiamo sulla 102 direzione Tolmin, seguendo il fiume Soca verso la più grossa concentrazione di grotte, forre, cascate e terme calde. Dalle statale 102 direzione Lubiana si gira a sx per la 403 per Podbrdo, costeggiando il corso d’acqua carsico Baca. Purtroppo nel punto in cui il torrente si spinge in una meravigliosa gola, in prossimità di Kneza, una centrale idroelettrica ha deturpato questa opera d’arte naturale. Giriamo a sx in direzione Polmelec, passato un piccolo paesino, sulla dx, camminando per 10 minuti, c’è la cascata Soupat. Un oasi del bosco e un paradiso: vi si arriva con un camminamento di ciclamini; è possibile lasciare un pensiero scritto su un libro nascosto dentro un punto cavo di un albero; una splendida acqua gelida per un tuffo davvero suggestivo! Tornati sulla strada principale, verso il paese di Podbrdo, in una tipica atmosfera locale lungo la strada sulla sx si fa notare un piccolo ristorante di legno con allevamento di trote: si mangia dell’ottimo pesce appena pescato e i motociclisti sono benvenuti! Un’altra curiosità della Slovenia sono i furgoni itineranti di api. Questi contenitori di arnie vengono continuamente spostati da un prato fiorito all’altro. Quando si avvistano è bene fare molta attenzione a tenere ben chiuse le visiere, i giubbotti e anche la bocca!!! La 910 indirizza verso Bohinjska Bitrica: splendida, ricca di tornanti ingoiati dalle montagne. Un piacere da guidare. Arrivati al villaggio, seguiamo la strada panoramica fra fienili, case tipiche di legno e campi coltivati fino all’immenso lago glaciale di Bohinjsko Jezeno, da qui si raggiunge una delle vie per la vetta del Triglav. E’ un regno degli sport all’aria aperta… palestre di roccia, barche a vela, parapendii, mountain bike. Da un bosco fitto che costeggia il lago arriviamo al parcheggio, gratuito per le moto, da dove una piacevole passeggiata di 20 minuti raggiunge la cascata Savica (ingresso a pagamento).
In ogni caso la strada finisce qui, non rimane che prendere per Jereka, lungo la 909 fino a Koprivnik. Il troppo affollamento di turisti ci fa venir voglia di girare a sx per Mesnovec in una strada secondaria, tra alpeggi, masi, campi fioriti e animali al pascolo. Arrivati al paese ora è il turno della la 906 fino alla rinomata Bled, che non mantiene le sue promesse e si manifesta davvero troppo turistica e non tanto ospitale. Anche il castello che domina il lago non offre poi molto nella visita a pagamento. Scappiamo via, torniamo sulla 906, per prendere la 907 direzione Radova. Una stupenda strada bianca fino a Mojstrana. Quando ormai il crepuscolo ha dipinto il cielo di rosa, troviamo la genuina e ospitale fattoria della famiglia Lipovec. Siamo ai piedi del Monte Triglav, nella densa foresta, aquile Reali, mufloni e orsi sono animali comuni. Il parco Nazionale del Triglav vanta attualmente 100.000 ettari di estensione e gli abitanti hanno rispetto ed educazione ambientale per questa risorsa. Una volta di nuovo in sella a Mojstrana voltiamo a sx per la strada che porta al principale punto di ascesa del Triglav. La strada è bianca ma facilmente percorribile. Costeggiamo il piccolo corso d’acqua Bistrica, trasparente, dal fondo carsico e sulla dx vediamo l’impetuosa cascata Perienic. La strada termina al rifugio da cui i trekker si preparano per la scalata del Triglav. Può essere un’idea lasciare la moto nel parcheggio custodito e fare una bella passeggiata! La strada senza uscita ci obbliga a tornare sulla strada principale, girando a sx, direzione Kranjska Gora. Il nostro anello si chiude e ora non rimane che scegliere se rientrare in Italia o magari regalarsi un po’ d’Austria per proseguire ancora un po’ il piacere di viaggiare.
ARGOMENTO SPECIFICO
IL MANGART, la strada più alta della Slovenia. Dal Bovec giriamo a dx sulla 203 direzione Passo del Predel, la strada è bella, scorrevole e con un buon fondo. Poco prima di arrivare al vecchio castello raso al suolo nella prima guerra mondiale per costruirvi il fortino Kluze, giriamo a dx per Mangart, la strada asfaltata più alta in Slovenia, 2677 mt, a pedaggio, 700 sit. Sotto la parete di Log, si trova uno dei più bei villaggi alpini sloveni, Log pod Mangartom. Le acque del suo fiume danno vita a centinaia di cascate giù a valle, che d’inverno si vestono di suggestive corazze di gelo, gioia degli arrampicatori. Le gallerie scolpite nella roccia viva e la stretta strada non ha parapetti. Zero guida sportiva, solo un passo lento amplifica il godimento del panorama. In alpeggi che ospitano cinque secoli di generazioni di pastori, il formaggio è fatto come la regola dell’antenato ha tramandato. Quasi in cima, un piccolo rifugio montano offre ristoro e semplici stanze. E’ un paradiso che al culmine della sella, con un baratro infinito si apre verso la valle e mostra la catena di Hohe Tauen, i laghi di Fusine.
BLOC NOTES
km - Km 230 circa. Tipo di Fondo: asfalto non sempre in ottime condizioni e facili strade bianche: attenzione quando piove e sui tornanti in pavé! Periodo consigliato: estate.
DA NON PERDERE: UNA DISCESA DEL FIUME SOCA Se sapete nuotare e non avete paura dell’acqua non perdetevi il piacere di scendere uno dei fiumi più cristallini ed emozionanti del mondo, il Soca. A Bovec ci sono 16 scuole, con istruttori qualificati che vi forniranno tutto quanto vi serve per vivere un’esperienza indimenticabile. Potete scegliere fra hidrospeed, rafting, kajak o torrentismo. L’indirizzi delle scuole gli trovate all’indirizzo http://www.slovenia.info/?lng=4&id_country=3, cliccando sopra kayak, canoa, gommone, canyoning. Costi:
Variano a seconda della lunghezza dell’escursione e del periodo stagionale: Rafting 25/40 euro; Torrentismo 35/100; Kajak (corsi) 30/180; Hidrospeed 30/35; Spereologia 25/30; Free climbing 25/30; Guida mountain bike 20/45. COME ARRIVARE E INFO UTILI
Ci sono 64 km per arrivare a Bovec prendendo la SS54 che unisce Udine a Stupizza, proseguire a sx per la bellissima SS102, attraversare Kobarid, Trnovo, a Zaga prendere la SS203 per Bovec. Cartografia e guide
1:200.000 della Michelin ha delle inesattezze ma resta la più appropriata, l’alternativa è la 1:300.000 di Studio F.M.B. Bologna (insieme a Croazia). DOVE DORMIRE Hotel: Trg golobarskih rtev 48, 5230 Bovec, Telefono: ++386 5 388 40 00, ++386 5 388 40 01, Fax: ++386 5 388 40 02 e-mail:
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, una doppia costa 60 euro. Hotel Dobra vila Bovec, Mala vas 112, 5230 Bovec, Telefono: ++386 5 3896 400, ++386 (0)41 880 803 Fax: ++386 5 3896 404 e-mail:
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www.dobra-vila-bovec.com , una doppia costa 50 euro. Agriturismo:
Psnak dalla gentilissima famiglia Lipovec. Zgornja Rodovna, 18 Mojstrana. Un'autentica fattoria ai piedi del monte Triglav. In mezzo a prati e irte montagne questo paradiso è circondato da stalle piene di ovini, suini, mucche, cavalli, un orto biologico che produce la verdura che viene offerta nei pasti e amore familiare che trasuda da tutte le pareti della casa. Questa perla rara si trova in fondo alla strada sterrata che congiunge la 907 a Mojstana. Le camere sono accoglienti e costano 38 euro per una doppia, se ci si trattiene per più giorni applicano uno sconto del 20%, con 5 euro preparano abbondantissime e gustose colazioni con marmellate di peperoni, fragole e formaggio fresco, la cena abbondante costa 7 euro. Hanno un'ampia bibliografia sul Triglav a disposizione per i clienti, ci sono testi anche in italiano. Non accettano carta di credito e non hanno un sito web, per prenotare telefonare al 045891152. Parlano inglese e qualche parola d'italiano. Appartamenti:
Apartmaji Wojčicky, è accanto al bar nella piazza centrale a Bovec, Telefono: ++386 5 3896 120, e-mail:
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, una doppia costa 40 euro. Appartamenti Kaninska Vas, Kaninska Vas 7, 5230 Bovec, Telefono: ++386 5 389 63 33, ++386 5 388 68 11 Fax: ++386 5 389 55 88 e-mail:
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una doppia costa 30 euro.
DOVE MANGIARE
I piatti tipici compe (patate lessate), rihta (polenta a strati farcita di formaggio e verdure, cotta in forno), struklji di Log (involtini di pasta conditi con burro e ripieni di pere, mele, uva sultanina e noci), potica (gubana farcita alle noci), gibanica (dolce di pasta a strati farcito con la dolce ricotti casereccia) e jota (minestra di crauti, fagioli e patate).
La birra
Ci sono due tipi di birra. La rossa e la verde. I colori corrispondono al tipo di etichetta della bottiglia da 500 cl. Sono ambedue con 4,5° e bevuta a pranzo fa venire un bel mal di testa! Il vino
La Slovenia ha ricchi vigneti con molteplici varietà d'uva. L’assaggio è consigliato. Locande e trattorie: Kekceva domacija
Vicino alla sorgente del fiume Soca.
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, tel. +386(0)53811088 Un autentico paradiso terrestre, consigliato a chi ama la pace e le pietanze genuine. Un pasto ricco di leccornie e birra locali costa 7 euro a persona. Gostisce Jelkin Hrm
è l'unico ristorante a Deznica paradiso dei parapendii, sopra Kobarid. Una cena costa 10 euro per persona. Ha anche stanze in affitto. Accetta carta di credito. Se non c'è posto per dormire, a pochi metri dal ristorante, la sorella affitta camere semplici ma pulite con 17 euro a persona compreso un'abbondante colazione. Non accetta carta di credito. Per contattarla:
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,parla italiano ed inglese. Burnarica slap
simpatico ristorante costruito su di una casa mobile di legno dove 'Bikers are wellcame'! Si trova lungo la strada 403 passato il paese di Potbrodo accanto ad un allevamento di trote. Trota, contorno, dolce, caffé e birra 7 euro a persona! Parlano inglese. La cameriera fa la cresta sul cambio tallari/euro! Trattoria stari Kovač
Rupa 3, 5230 Bovec, piatti abbondanti e genuini per 7 euro a menù! TEMPI E MODI
Prendere un’autostrada sarebbe davvero un perdita di emozioni. Le strade alternative sono un piacere per la guida e per gli occhi. Senza esitazione scegliete le più piccole e nascoste e sarete ripagati dalla sorpresa di un paesaggio che si è fermato a 50 anni fa. Se volete esplorare al meglio i posti più remoti, un maxi enduro è la moto ideale per farlo. Gommati on/off avrete modo di non invertire mai la marcia! 5 giorni sono il tempo minimo da trascorrere in questo territorio ricco di cose da fare e vedere! CONSIGLI UTILI: Dal Web www.slovenia-tourism.si Il sito parla di tutto il territorio sloveno. E' in continuo aggiornamento, se richiedere informazioni rispondono in modo cortese anche in italiano. Ci sono itinerari suggeriti che dimostrano il buon gusto e l'attenzione con cui è stato fatto. www.bovec.si Questo si occupa di tutte le info sulla zone di Bovec, discese del fiume soca, voli con parapendio, sentieri trekking, mountain bike, pesca, equitazione e golf. www.tnp.si Offre nozioni generali sul parco del Triglav. Il Meteo
Fate molta attenzione alle condizioni meteo, in montagna il tempo cambia in modo repentino e soprattutto se vi avventurate in passeggiate lunghe verificate presso il sito www.bovec.si la situazione nei successivi 2 giorni. Costi
La media giornaliera per una moto con pilota e passeggero compreso benzina, vitto e alloggio è di 50 euro a testa! Il bagaglio
Non scordare le tute antipioggia, le scarpe da trekking, il costume da bagno per fare un tuffo nelle gelide acque dei fiumi smeraldini o in una terma calda. La valuta locale
Un euro equivale a circa 240 tolleri. Ad esclusione dei piccoli paesi, ci sono bancomat dai quali si può prelevare valuta locale con carte italiane. Ovunque accettano sia euro che talleri. Quando il conto arriva in tollari e volete pagare in euro fate attenzione, tendono a farci la cresta!
BOX ABBIGLIAMENTO
Saddle Bags Orlieb
Le borse per risolvere il problema a coloro che con difficoltà d’installazione con staffe. Nere morbide, irrigidite sul bordo da lamine in nylon e collegate tra loro da una fascia a velcro di larghezza regolabile che appoggia direttamente sulla sella, senza infastidire il passeggero. Non richiedono staffe: ottime anche in fuoristrada e nel deserto dove spesso si assiste alla rottura dei supporti tradizionali per colpi e vibrazioni. Perfetta tenuta stagna: chiusura ad arrotolamento, giunture sono saldate. In dotazione anche le cinghie per evitare l’ondeggiamento laterale e il movimento avanti-indietro. Sia sul lato anteriore che su quello posteriore ci sono delle applicazioni riflettenti per la visibilità notturna. Le dimensioni di ciascuna borsa chiusa, sono: larghezza superiore 38 cm, inferiore 28 cm, altezza 33 cm e profondità 21 cm, il peso totale è di 2,23 Kg, contengono 47 lt. L’unica precauzione necessaria è di tenere una distanza di almeno 10 cm tra borsa e marmitta di scarico. Hanno il prezzo è allettante. Giacca IXS modello Lady Fashion
La IXS è riuscita ad abbinare un’estetica piacevole a un affidabilità di materie prime e tecnologia di progettazione e produzione. Finalmente per la donna motociclista esiste una linea che senza farle perdere femminilità la protegge in caso di pioggia, freddo ed eventuali sfregamenti. Ottima giacca in cordura con protezioni estraibili. Adatta per un inverno rigido e, togliendo l’imbottitura, per una primavera inoltrata. Ha una doppia cerniera davanti che impedisce al vento e alla pioggia di entrare. Cerniere sui polsi, facilmente chiudibili anche con i guanti. Colletto alzabile e chiusura con un bottone a clip. Due tasche esterne e 3 interne. Realizzata con materiale resistente ha un design indossabile anche come giacca fashion per tutti i giorni. Ha due cinghie che permettono la regolazione intorno ai fianchi, rendendo la forma molto femminile e slanciata. Ottimo rapporto qualità prezzo. Punto più alto dell’itinerario è la cima del monte Tricorno o Triglav (in sloveno) con 2.864 m. Il nome deriva appunto dalla sua forma a tre punte (Triglav significa tre teste) visibile dalla valle di Bohinj. Il monte si trova nel mezzo del parco nazionale omonimo; ai suoi piedi si trovano le sorgenti di uno dei più importanti affluenti del Danubio, la Sava e quelle dell' Isonzo che invece sfocia nel mare Adriatico. La vetta fu raggiunta la prima volta, dopo un tentativo fallito nel 1777, il 26 agosto 1778 da Luka Korošec, Matija Kos, Štefan Roič e Lovrenc Willomitzer, su iniziativa del naturalista iga Zois e del professore universitario Belsazar Hacquet. Sulla sommità del Tricorno dal 1895 si trova un caratteristico bivacco chiamato Aljaev stolp (torre di Alja). Il monte è un simbolo dell'identità slovena, è rappresentato in forma stilizzata anche nello stemma nazionale e nella bandiera. Secondo la tradizione, ogni sloveno almeno una volta nella vita dovrebbe salire sulla cima del Triglav. Punto più basso dell’itinerario sono le forre della Tolminka (180 m). Oltre ad essere il punto più basso del parco del Triglav sono anche le forre più lunghe e tra le più profonde della Slovenia. Il passaggio delle gole della Tolminka (lunghe 200 mt, larghe dai 5 ai 10 mt) e della Zadlaščica alle forre, è estasiante. Poco prima dell’uscita dalle forre, sulla sponda della gola del Tolminka, vi potrete tuffare in una sorprendente rarità nel mondo alpino, una sorgente d'acqua termale a 22° C! A 60 m sopra la gola di Tolminka, il fiume viene attraversato dal noto Ponte del diavolo (Hudičev most), sul quale passa la strada Zatolmin-Čadrg; poco più in alto del ponte c'è l'entrata della grotta detta Zadlaška jama o Grotta di Dante. Nella parte stretta delle forre di Zadlaščica è incastrata una roccia triangolare che, per la sua forma, viene chiamata testa d'orso. Nella seconda guerra mondiale i partigiani Krn usarono come rifugio la gola del canyon di Zadlaščica. Potete arrivare in moto fino al parcheggio delle forre Tolminska korita e proseguire a piedi. Prezzo d'entrata - adulti = 480,00 SIT (2 EUR), bambini/ragazzi = 240,00 SIT (1 EUR), le visite guidate anche individuali sono gratuite. Informazioni:
LTO Sotočje Petra Skalarja 45220 Tolmin tel.: ++386 5 380 04 80 fax: ++386 5 380 04 83 e-mail:
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http:// www.lto-sotocje.si Testo e foto Erika MugnaiSito: www.stradanova.com
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