Ed eccomi dinuovo nella mia amata Spagna...terra del sole e mio amore segreto!
Alla volta della prima tappa: Santiago de Compostela..ove ho trascorso
pochi giorni per poi partire alla volta della bellissima regione allegra
un
relax vero per gli occhi-per il cuore-e per la testa.
La suggestione e la sacralità che evoca Santiago credo che sia una delle
poche al mondo... si vedono pellegrini e fedeli aspettando il timbro sulla loro
Carta Composteliana (compresa me!).
La Composteliana è una carta del pellegrino che va richiesta
preventivamente e che serve per testimoniare il cammino fatto e per poter
accedere agli hostal del pellegrino, a prezzo a agevolato
Bancarelle ed edifici medioevali e barocchi allo stesso tempo si alternano in un
susseguirsi di viuzze piccole e contorte nella bella Santiago, dove cantanti
mimi giovani pellegrini e anziane e fedeli signore si mescolano armoniosamente.

Sono capitata ad Agosto nel pieno del 'festival del Clown'
.. l'allegria... la spruzzavano ovunque... per le strade, davanti alla Cattedrale, davanti
ai vari hostal, davanti ai ristorantini e davanti alle fontanelle affollate, davanti
alla statua di Cervantes
ovunque..
Santiago di per sè si gira in un paio di giorni abbondantemente, ma il bello sono le zone limitrofe dove i pellegrini nei vari
Hospital (casa del pellegrino che compie il cammino, si paga da 5 a 10 euro solo
per dormire, ma ci puoi andare solo mostrando la Composteliana) si radunano e
cantano ...o li trovi nei campi a bere acqua e mangiare il loro panino...pronti
per le nuove tappe...

Questa è Santiago: natura, sofferenza, fede ed un paesaggio,
quello gallego, che ti toglie il respiro e che fa morire dalla voglia di
tornarci...
Si alternano colline verdi e dense, praterie grandi e vive, monasteri, luci e
fiori.. e tanti casali di pietra sparsi ovunque .. oltre i granati, con la loro
forma tipica a palafitta davanti le case, e che sono stati determinati
patrimonio culturale.. quindi non abbattibili in nessun caso!
E ovunque ci sono stemmi ed immagini di conchiglie, quelle conchiglie (conquilla
de Santiago) stampate ovunque per ricordarti che la strada è li e la devi solo
percorrere.. per essere più felice..
Se andate a Santiago, a circa 110 km c'è Ourense,
un'altra provincia che davvero vale la pena visitare con la sua Cattedrale e le
sue tapaserias lungo il corso che la sera si popolano di giovani e non
solo...(grazie Ritina...)..
La Cattedrale gotica fa ritornare un po' nel clima celto , che non manca mai in
queste zone.. dalle costruzioni all'artigianato locale.

E non perdetevi San Pedro de la Rochas.. un'abbazia
solitaria costruita nella roccia... ti appare nel verde dal nulla col suo
campanile mezzo sbilenco... ma ti sembra di avere il mondo in mano e di essere in
cielo...
E poi entri e ti senti invece piccolo piccolo.. dentro ci sono le tombe
all'aperto scavate nel pavimento dei monaci che abitavano il luogo... E' molto
piccolo come posto ma passateci qualche ora.. .c'è anche un'area verde dove
mangiare...
La cosa che mi ha davvero colpito della Galizia è la gente:
sono felici, tradizionalisti e genuini.. .e ti fanno mangiare sempre..
Il cibo è fantastico... provate la Empanada di carne e di tonno... rimarrete senza
parole..

Ritornata poi a Santiago... la vedi ancora più bella... e capisci tante cose... e
senti nell'aria delle musiche... che in questa città non mancano mai, che ti
evocano ricordi celti e religiosi.. pagani e cristiani... che però si fondono in
una miscela davvero armoniosa..
E' la città di Giacomo..l a città delle stelle cadenti...l a città dei clown e
delle conquillas... la città della fede e la città dei parchi... la città che ti
lascia senza parole.. e che, a distanza, rivivi dentro!

Elena
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