E' una meta che avevo già sperimentato con soddisfazione due
anni fa, e ho voluto ripetere questa piacevole esperienza quest'anno con un
gruppo di amici, ma con una importante novità: l'esordio subacqueo di mia figlia
minore Laura e di mia moglie.
Manado è la capitale del nord Sulawesi (ex Celebes). Il viaggio è tremendamente
lungo, ma ne vale la pena. I fondali sono coloratissimi e i danni che in altre
parti del mondo hanno subito le barriere coralline qui sono quasi irrilevanti.
La prima settimana l'abbiamo trascorsa al Mapia Resort, a pochi chilometri da
Manado, come la volta precedente, la seconda settimana invece abbiamo
sperimentato il soggiorno sull'isola di Siladen nel nuovo 'Onong resort' di
recente apertura. Non si tratta certamente di Hotels extra lusso bensì di
piccoli e confortevoli villaggi, della medesima gestione italiana, dove
trascorrere piacevolmente una vacanza all'insegna del relax e delle immersioni;
in particolare Siladen è una splendida isoletta, caratterizzata da buona
ospitalità e simpatia da parte di tutto lo staff indonesiano. E' l'ideale per
staccare davvero la spina
. e godersi lo spettacolo della natura.
Il diving center è il Celebes Divers gestito da due biologi marini e istruttori
sub italiani: Massimo Boyer e Paola Bearzi impegnati in un progetto di
educazione e ricerca in cooperazione con le università di Manado, Genova e
Ancona.
Le immersioni si svolgono nel parco marino di Bunaken e nello stretto di Lembeh
La caratteristica di questi luoghi è rappresentata dalla notevole biodiversità
marina e dalla presenza di stranissimi animali, alcuni dei quali ancora in fase
di studio e catalogazione.
Antennari, cavallucci pigmei, murene nastro, pesci foglia,
pesci fantasma, sono solo alcuni degli
incontri che si possono fare in questo splendido mare.
E' il regno della macrofotografia anche se non sono esclusi incontri con aquile
di mare, squali di barriera e soprattutto con tartarughe giganti, grandi quasi
quanto un utilitaria. Le pareti sono davvero mozzafiato: gorgonie, spugne e
coralli molli dai colori sgargianti, sono davvero di dimensioni notevoli.
Senza l'ausilio delle guide indonesiane è quasi impossibile
scorgere i piccoli animaletti che vivono in simbiosi con gli altri abitanti
dell'ambiente marino.
Le immersioni nel parco di Bunaken sono spesso svolte in corrente, talvolta
forte, e richiedono un minimo d'esperienza. Anzi, qualche immersione è stata
decisamente faticosa anche per i subacquei più esperti.
Un discorso a parte meritano le immersioni nello stretto di
Lembeh, che a primo acchitto lasciano un po' perplessi stante la particolarità
del fondo marino costituito da sabbia nera di origine vulcanica e per la
presenza di rifiuti di varia origine (pneumatici, plastica, reti, gusci di noci
di cocco, lattine ecc.), ma fonte di continue sorprese per incontri con animali
davvero inconsueti e interessantissimi.
L'emozione più grande è stata comunque quella procuratami da
mia figlia Laura, la quale mi ha trasmesso tutta la sua gioia e il suo
entusiasmo di fronte alle sue prime esperienze subacquee fatte, fortuna sua, in
un mare tanto bello e ricco.
E' un viaggio che consiglio davvero a tutti gli appassionati di subacquea, dal
costo tutto sommato molto più contenuto di tante altre mete, tenuto conto
altresì della lontananza del luogo.
Uno di quei viaggi da cui non si vorrebbe più tornare
.
Flavio Verde
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