Essendo
i nostri viaggi quasi tutti con gommone al seguito, le condizioni meteo
diventano assolutamente fondamentali, perciò prima della partenza osserviamo
scrupolosamente ogni sito internet.
Obiettivamente navigare con la pioggia ha un suo fascino, ma
un bel sole splendente non ha rivali!
Grazie alla splendida e sempre efficiente organizzazione de Il Club del Gommone
di Milano, si preannunciano giorni stupendi da passare tra le onde con molti
amici; le previsioni meteo però non sono proprio delle migliori
Ultima riunione alla sede del 'Club' mercoledì 25. Ognuno elargisce consigli
relativamente all'ora giusta per la 'partenza intelligente', alle modalità per
sistemare al meglio il 'canotto' e all'abbigliamento da portarsi, ma finalmente,
chi prima e chi dopo
si parte: destinazione Golfe Juan, situato tra Cannes e
Antibes
Cote Azur arriviamo!!!

Costa Azzurra da Antibes a S. Tropez Golfe
Juan e Isole S. Margherite e S. Honorat
Alle 04.00 del mattino, in perfetto orario, decisamente proibitivo, ci troviamo
con i nostri amici Barbara ed Emilio al rimessaggio dei gommoni; attacchiamo i
carrelli e via, si parte, con la prima sosta prevista all'albeggio in un
autogrill. Viaggio tranquillo e nessuna coda ci si pone davanti

Clara & Fabio con REEF
Barbara & Emilio con SHARK
Dopo 4 ore e mezza di viaggio, fortunatamente senza intoppi, arriviamo in quel
di Golfe Juan.
I soci partiti la sera prima, hanno già i gommoni in acqua attraccati in porto,
mentre qualcuno che ci ha preceduto sta effettuando le manovre di varo con la
gru del cantiere. Infatti, a parte noi che siamo 'piccolini', tutti necessitano
della gru per mettere il gommone in acqua; noi invece ci arrangiamo con un
comodo scivolo e tanta forza

Varo dallo scivolo
Varo con gru
Finalmente siamo tutti in acqua, e nel primo pomeriggio
girovaghiamo senza una meta prefissata per il golfo di Cannes, con sosta pranzo
e naturalmente bagno di rito, anche se a fine Aprile non è molto consigliato per
chi 'non ha il fisico'
.!

Alla sera cena con tutto il gruppo e briefing riguardo l'escursione del giorno
seguente. Il programma prevede la visita alle due isole Lerins, S. Margherite e
S. Honorat (ad un 'tiro di schioppo' dalla nostra base), per il primo giorno,
mentre il secondo sarebbe stato dedicato alla visita di St. Tropez, tappa
decisamente più lunga rispetto alla prima. Le previsioni meteo per i giorni
successivi annunciano un progressivo peggioramento ed impongono al gruppo un
cambiamento di programma, primo giorno tappa a St. Tropez, auspicabile
affrontarla con il sole, secondo giorno visita alle isole Lerins.
Il mattino seguente sveglia presto, colazione tutti insieme e poi ognuno si
attrezza per la crociera, alcuni preparano panini, altri comprano la famigerata
'baguette' altri ancora optano per il ristorante all'arrivo.
Pronti, Partenza, Via
destinazione Saint Tropez con sosta a Saint Raphael e
Port Grimaud (la piccola Venezia).
Partenza e Navigazione verso Saint Tropez




Dopo circa un'ora di navigazione arriviamo nel paese più
bello che abbia mai visto, ideale per acquistare una casa al mare: Port Grimaud
(Incantevole cittadina lacustre, progetto ambizioso realizzato dall'architetto
François Spoérry nel 1966: esempio riuscito di architettura contemporanea, con i
suoi 12 km di banchine delimitate da giardini e "case di pescatori"), detta
anche la 'piccola Venezia' per la sua conformazione. Questo piccolo paese,
collocato nel punto più interno del golfo di Saint Tropez, è composto da diversi
canali e darsene che formano degli isolotti collegati tra loro a mezzo di ponti
pedonali, attorno ai quali si sviluppa un vero e proprio villaggio raggiungibile
anche dalla terra ferma.

Veduta aerea di Port Grimaud
Si vedono bene i canali che prendono acqua direttamente dal mare. Le
case, tutte affacciate esclusivamente sull'acqua, sono anche dotate di molo
privato, e vi assicuro che le barche antistanti le case sono proporzionate alla
grandezza e bellezza dell'abitazione stessa
!




Finalmente è giunta l'ora di pranzo, quindi attracchiamo in banchina all'imbocco
di Port Grimaud e tra un panino, una birra ed un caffè, si avete letto bene
anche il caffè, perché molti di noi oltre ad avere il frigorifero ed i fornelli
sul gommone hanno anche la macchina del caffè
., passiamo un'oretta di
tranquillità in questo paradiso.
Ora l'itinerario dovrebbe portarci a Saint Tropez, distante poche miglia, ma
qualcuno decide di restare a Port Grimaud per girovagare ancora un po' o
semplicemente per prendere il sole. Noi fatto 30 decidiamo di far 31 e con
qualche amico voltiamo in direzione S. Tropez.
Vista dal porto la famosa cittadina non si fa apprezzare per quanto potrebbe
farlo a piedi tra vie e vicoli, ma forse il reale motivo è che tutto, ma proprio
tutto, visto dall'acqua, dopo aver visitato Port Grimaud, sfigurerebbe o
comunque ne risentirebbe dell'ingiusto paragone.

Veduta aerea di Saint Tropez
Naturalmente all'ingresso in porto non manca qualche mega
yatch che ci fa apparire come formiche al cospetto di un rinoceronte, e come
tali ci addentriamo per le banchine cercando di non dare nell'occhio


Purtroppo comincia ad avvicinarsi l'ora del rientro, e dato
che per mare è meglio arrivare un po' prima piuttosto che un po' dopo (a buon
intenditor
) invertiamo la rotta e via verso casa!!!
Come previsto giungiamo in prossimità del porto di Golfe Juan con ancora qualche
ora di sole a nostra disposizione, quindi decidiamo di restare 'in acqua' ancora
un po' e dirigiamo verso la vicinissima Cannes, la quale si mostra anche dal
mare in tutta la sua bellezza con i suoi maestosi palazzi quasi tutti bianchi,
hotel di lusso e casinò
Onestamente dal mare non è affatto male, ma lo stupore dura poco, quindi
attracchiamo alla buona in porto e facciamo 2 passi, ma di 'red carpet' neanche
l'ombra
.!


Purtroppo è già giunto l'ultimo giorno per navigare, e per di
più il tempo non ci sorride. Dopo il solito briefing usciamo dal porto di Golfe
Juan e ci dirigiamo alle vicinissime isole Lerins: prima tappa l'isola di Saint
Margherite, dove la leggenda vuole sia stato rinchiuso il famigerato Maschera di
Ferro.

Veduta aerea delle I.le Lerins
La più grande è S. Margherite, mentre la piccola è S. Honorat. Distano solo
poche miglia da Cannes e Golfe Juan, ma sono veramente due meraviglie della
natura. Consiglio personale per coloro che volessero visitarle con il proprio
mezzo: OCCHIO ALLE SECCHE
.!
Sull'isola di S. Margherite vi sono edifici bassi, tutti in pietra, oggi
utilizzati per accogliere 'oratori estivi', manifestazioni sportive e 'ritiri
spirituali'. Abbiamo incontrato un folto gruppo di aspiranti animatori per
villaggi turistici ed un gruppetto di ragazzi equipaggiati di Kimono che si
recavano a lezione. Sull'isola è possibile visitare la rocca e la cittadella
oppure godersi una tranquilla passeggiata all'ombra dei pini marittimi. Aree
ristoro, attrezzate con tavoloni e sgabelli in pietra, e spazi gioco sono
dislocate lungo i sentieri del bosco.




Dopo pranzo salpiamo dal porticciolo di Saint Margherite e ci
dirigiamo verso l'isoletta di Saint Honorat, dalla quale si dice prenda il nome
la famosa torta
Scortati dalla Polizia attraversiamo il canale tra le due isole a 3 nodi di
velocità massima (c.a. 5 km/h) e, sotto loro 'consiglio', ormeggiamo tutti i
'grandi' gommoni fuori dal minuscolo porticciolo (all'ancora o alla boa), ad
eccezione del mio 'piccolino' che passa tranquillamente dall'ingresso del porto
e che viene utilizzato per traghettare gli amici dai canotti alla terra ferma.
Al termine delle operazioni di sbarco, mi appresto ad attraccare nel piccolo
porticciolo per poter a mia volta scendere a terra per visitare insieme al
gruppo l'isola, ma solo allora 'quei simpaticoni dei Francesi' mi comunicano che
all'interno del porto è vietato l'ormeggio, nonostante la presenza di barchette
e gommoni battenti bandiera francese
. Rassegnato e non poco amareggiato mi
dirigo fuori dal porto e vado anch'io ad ormeggiare alla boa, attendendo
pazientemente che il gruppo visiti l'isola.
L'Isola di Saint Honorat è abitata da frati o monaci (purtroppo non ricordo con
certezza), che si prodigano per mantenere questo magnifico posto nel migliore
dei modi, coltivando vitigni, orti e curando nei minimi particolari qualunque
cosa vi sia sull'isola. Splendido il monastero e la cittadella ad esso annessa
costituita da edifici di immenso valore storico e culturale.

ECCO A VOI:
CARONTE
.!




Finalmente tornano tutti, e dico finalmente perché da un po' di tempo le nuvole,
all'inizio solo un po' minacciose, si sono trasformate in un vera e propria
minaccia, e quindi motori a tutta forza e fuga verso il porto di Golfe Juan;
mamma mia che salti su quelle onde! Come vuole però una delle principali leggi
di Murphy, appena attraccati al porto, un bel sole splendente ci saluta
sbeffeggiandoci
Come poter passare le ultime ore di luce? Ma certo, con un bel tuffo nella
piscina dell'albergo!!!

Ed eccoci al triste giorno del rientro. Ore 8.30 tutti al porto per cominciare
le operazioni di alaggio dei gommoni, sperando di riuscire a scappare prima del
formarsi delle temibili code sull'autostrada ligure. C'è chi attacca il carrello
e parte e chi invece è costretto ad operazioni di sgonfiaggio dei tubolari date
le dimensioni del gommone (unico buon motivo per tenere il gommone piccolo, o
forse è solo invidia)
.!

Tipico passatempo di chi ha il gommone grande
Qui si parla di 7.50 metri
.!
Purtroppo pur partendo da Golfe Juan alle 10.30, appena entrati in Italia,
questo è il triste destino che ci aspetta
..!
Una piccola precisazione in merito alla questione 'dimensione dei gommoni' per
chiunque fosse interessato ad iscriversi al Club del Gommone: non siate
intimoriti dalle crociere organizzate. Al Club c'è posto per tutti ma
soprattutto e ci si diverte sempre
.Insieme!

Il più piccolo e meno potente (Nostro)
4.95 metri - 50 cv (più o meno
)

Il più grande e potente
7.50 metri - 500 cv

www.clubdelgommone.it
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