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Le vacanze di molti italiani partono dal web e tornano nel web come esperienze utili per gli altri viaggiatori. [ViaggieRelax.it]

Patagonia - Diario di viaggio PDF Stampa E-mail
Scritto da Sandro Capobianchi   
Sandro, Massimo, Fabio e il messicano Ramòn hanno cercato di scoprirlo in questo bellissimo viaggio verso "la fin del mundo", tra lunghi spostamenti in bus, trekking e giri in bicicletta. Nuova pagina 1

Ciao Ragazzi, ci troviamo a San Carlos de Barioche o semplicemente Bariloche.
Questa mattina siamo arrivati puntualissimi a Buenos Aires e prima della partenza per Bariloche ci siamo fatti un giro per la cittá, che sembra piú Europa che Sud-America... provate a mettere Madrid, Londra e Parigi dentro un frullatore e il risultato sará Buenos Aires, ma forse è troppo presto per dirlo.
Ci ha accolto un caldo che avevamo dimenticato da tempo... temperatura perfetta. Qui a Bariloche, sono le 21,20 e ancora c'é il sole alto. Se questa cittá non fosse un pó troppo perfettina, Svizzera e affollata da famiglie e babbioni argentini che prendono il sole tutto il giorno, il luogo sarebbe semplicemente stupendo con questi laghi dal colore blu inteso e le Ande innevate che delimitano la meseta Patagonica.
Domani Siamo di bicicletta tutto il giorno.... vi faremo sapere.
Un Saluto a Tutti

ps. Sandro non fa nessun commento sulle donne argentine... per ovvi motivi, mentre Massimo, un'altro pó non collassava... mettete nello stesso frullatore di prima le italiane, le brasiliane e le svedesi verranno fuori sicuramente le argentine....


Ieri abbiamo avuto il battesimo della carne argentina. Siamo andati in uno dei migliori locali di parrilla (brace) della Cittá, abbiamo ordinato una porzione a testa di Bife de lomo, ovvero suá maestá "il filetto", il "no plus ultra" qui in argentina, praticamente era piú alta che larga, ti si scioglieva in bocca e si manifestava con un sapore onirico, il tutto annaffiato da un ottimo vino di Mendoza, che solo il nome metteva paura "Latitudine 33°", ma non sapevamo che arrivava a 14 gradi, sicché alla fine della cena abbiamo trovato difficoltà a trovare la via del ritorno.
Oggi abbiamo preso le bici da mountain bike, per la gioia di Massimo, ci siamo fatti 63 chilometri tra cui 20 di strada sterrata, ma la fatica è stata ricompensata dai bellissimi paesaggi patagonici, abbiamo costeggiato due laghi, circondati da vette innevate. Bellissima è stata la sosta alla Colonia Svizzera, praticamente due case con una spiaggia splendida che offrivano dei dolci stratosferici... vabbè pensiamo sempre a magna.
Domani siamo di partenza per il Bolsón un saluto a tutti Voi


Ciao ragazzi, ci troviama a el Bolsòn, 150 chilometri a sud di Bariloche.
Abbiamo cominciato la nostra discesa verso il sud del mondo. Questa città è famosa per essere stata abitata negli anni '60 da una grande comunità hippies, che tutt'ora è presente. Il posto è molto rilassante e bello.
Ma torniamo a ieri. Abbiamo passato la serata con due scalatori Sardi, di ritorno dalla vetta più alta del Sud America, l'Anconcagua. Scalando questa vetta, che è alta 7000 metri, impiegandoci 12 giorni, hanno avuto problemi di senno... sembravano drogati. Abbiamo fatto notte fonda tra un locale e un'altro. Ci provavano con tutte le donne e abbiamo terminato con un ballo tra Massimo e uno di loro, a detta del sardo è una tattica per rimorchiare, facendo rosicare le donne sole....mah!!!
Un saluto a tutti


 

Ciao Ragazzi, andiamo con ordine.
Ieri al El Bolson abbiamo fatto un bellissimo trekking di 12 chilometri. Siamo saliti sul crinale di una montagna e abbiamo costeggiato dall'alto una vallata bellissima solcata da un fiume azzurro. Poi abbiamo viaggiato di notte con un bus con poltrone che si reclinavano quasi come dei letti. Fatto 11 ore di Pulman fino a Puerto Madryn ci siamo ritrovati, senza sapere come e nel giro di pochi minuti, su un'altro bus per un'escursione di 400 chilometri tra andata e ritorno fino a Punta Tombo, dove migliaia di pinguini della specie magellano si riproducono a novembre. Abbiamo visto i piccoli di questi divertenti animali che si facevano avvicinare tantissimo e potevamo anche toccarli. Da Giapponesi ci siamo ritrovati Portoghesi, infatti non abbiamo pagato l'escursione (100 pesos a testa), ovvero ancora non sappiamo come va a finire e noi neanche lo vogliamo sapere.

Alloggiamo in un ostello pieno di ragazzi giovani che ci fanno sentire un po' meno vecchi.
Domani altra escursione alla Penisola di Valdes, se non ci arrestano prima.
Saluti, a domani


Dopo un'ora di rimorsi di coscienza e ripensamenti vari, vista la recente crisi economica argentina ed il nostro amore per il Sudamerica, abbiamo deciso di costituirci.
Ci siamo messi in contatto con l'agenzia e abbiamo pagato il dovuto... siamo così in pace con la nostra coscienza e con tutto il Sudamerica.
Saluti Sandro e Massimo


Ciao a tutti, oggi abbiamo fatto un'altra escursione alla Penisola di Valdes, altri 400 chilometri e per la maggior parte di strada sterrata.
Abbiamo visto molti Guanacos (un camelide della specie dei lama), leoni marini che stavano in riproduzione e gli elefanti marini che stavano pigramente distesi sulla spiaggia.
Poi abbiamo fatto conoscenza con il vento patagonico... veramente potente e constante.
Domani ci aspettano 23 ore di Bus fino a El Calafate, dove ci fermeremo per fare i trekking... aspettando Ramom dal Messico e forse Fabio da Agnone.


Ciao a tutti, è cominciata davvero la discesa in caduta libera verso la fine del mondo: 24 ore di viaggio per andare dalla Penisola Valdes al El Calafate.
Fuori dal finestrino sempre lo stesso paesaggio, pianura e pianura, arbusti e arbusti... ogni tanto una pecora, ma in prossimità del El Calafate il paesaggio è cambiato. Ci ha accolto il lago Argentino, dall'acqua turchese, in cui termina il famoso ghiacciaio Perito Moreno, il tutto circondato dalla cordillera andina.
Il viaggio l'abbiamo passato con un tipo strano conosciuto il giorno prima alla Penisola di Valdes. Dice di essere Argentino, ha più di settant'anni sicuramente, parla tedesco, ha il cognome tedesco (stanotte dorme nella stanza accanto a noi), ci fa domande su Mussolini e parla di invasione anglo-americana nell'europa della seconda guerra mondiale, poi abbiamo scoperto essere vegetariano come "baffetto", noi ci siamo guardati bene nel fare commenti politici.
Domani siamo in partenza per il Trekking di tre giorni che ci porterà fuori dal mondo, per vedere il Cerro Torre ed il Fitz Roy, dobbiamo comprare provviste e bombolette a gas (speriamo che non servano al tedesco...), ci sentiamo fra tre giorni....se viviamo...


Ciao Ragazzi, dopo tre giorni trascorsi tra le montagne, siamo tornati alla civilta'.
E' stato un trekking indimenticabile e molto molto fortunato. Infatti siamo riusciti a vedere sia il Fitz Roy che il Cerro Torre, cosa molto rara. Infatti queste vette, la maggior parte dei giorni, anche in estate australe, sono sempre coperte dalle nubi. Abbiamo sentito persone che per tre giorni consecutivi non hanno visto niente e sono rientrati.
Abbiamo camminato molto e carichi di queste cose: una tenda, due materassini, due sacchi a pelo, un fornello, una bomboletta a gas, due casseruole, una padella, due forchette, due cucchiai, quattro bustine di cibo schifoso-liofilizzato, un salame, un formaggio e quattro pezzi di pane... siamo riusciti ad arrivare al cospetto del Fitz Roy e Cerro Torre...che figata!!!
Comunque la cosa piu' importante e' stata, che l'acqua e' potabile dappertutto: qualsiasi ruscello, laguna, fiume etc. era acqua fresca e buonissima che scorreva direttamente dai ghiacciai... che bello abbassarsi e bere direttamente da madre natura.
Abbiamo viaggiato con un pazzo americano di nome Jack, anti-bush... che ha protestato per mesi contro la guerra in Iraq e tra i suoi eroi figuravano il Che e Mazzini (ma!?!?)... parlava benissimo in spagnolo ed era molto tecnico... praticamente si portava dietro una casa in miniatura.


Questa sera arriverà Ramon dal Messico e domani a sorpresa Fabio... così il gruppo sarà finalmente al completo....
Ieri pomeriggio e' arrivato finalmente il terzo componente di questo meraviglioso viaggio.
Direttamente da Monterrey, ha portato con se il vento messicano, fatto di tequila, musica ranchera, corrida, cavalli e deserto... abbiamo respirato così, la famosa "polvere del messico"... formando un mix esplosivo con la Patagonia... muy peligroso.
Oggi arriverà Fabio (fabietto per gli amici) e respireremo un pò d'aria d'Agnone... fatto di pecore e campi verdi.
Così il gruppo e' finalmente al completo.
Qui al El Calafate abbiamo affittato un loft tutto per noi con 4 letti, cucina e bagno in un'unica grande sala con molta luce... bellissimo.
Oggi Ramon e' andato a pesca, speriamo che rientri con con un bel pesce, ci siamo stufati un pò di mangiare carne.. pure a colazione.
Ieri siamo andati in un locale che per pochi euro faceva la carne alla brace con la formula "Tenedor Libre" ossia "forchetta libera", praticamente potevamo fare tutti i giri che ci pareva con Manzo, Pollo, Capretto e altro... poi la notte non si e' dormito... abbiamo esagerato!


Ciao a tutti, ebbene con l'arrivo di Fabio direttamente da Agnone City e accolto come un Re all'aeroporto di El Calafate il gruppo é così al completo.
Per festeggiare questo inaspettato arrivo sono stati consumati 5 litri di birra, due litri di vino di Mendoza, e mezza bottiglia di Tequila direttamente dal Mexico, il tutto in compagnia di una coppia Basca. Ramon ha accusato il colpo e zigzagando per la strada é riuscito ad arrivare miracolosamente all'albergo e si é messo a dormnire saltando la cena.
Oggi giornata bellissima tra i ghiacci azzurri del maestoso Perito Moreno, era impressionante vedere precipitare lastroni di ghiaccio nell'acqua, il rumore era assordante e l'onda provocata dalla caduta di questo ghiaccio nel lago si ripercuoteva a centinai di metri di distanza.... incredibile.
Questa sera abbiamo comprato delle bistecche alte quanto il Perito Moreno e ce le cuciniamo nel nostro loft (abbiamo anche la griglia a disposizione)...
Domani si va in Cile... dove faremo il trekking delle torri del Paine... adios amigos...


Stiamo a Puerto Natales, sulla costa della Patagonia cilena.
Il Paese e' bello con case basse di legno dai colori sgargianti. Lasciando alle spalle l'Argentina ci siamo liberati anche della carne: oggi abbiamo mangiato dell'ottimo salmone alla griglia. Stiamo in partenza per un'altro trekking di tre giorni nel parco delle Torri del Paine.
Anche qui tenda, cibo liofilizzato e tanta voglia di camminare, l'unica differenza e' che ora siamo in quattro (abbiamo dato carta bianca a Ramon per l'organizzazione dei pasti.... vediamo che ci tira fuori... speriamo in un bel tacos....).
abbiamo appena terminato il Trekking delle Torri del Paines, 54 chilometri in tre giorni, in una natura mozzafiato.
Il primo giorno, mentre ci spostavamo con un catamarano in un lago, per iniziare il trekking, eravamo un po' affranti perche' diluviava. Ma il morale era sempre alto, ha ragione il nostro amico Claudio nel dire che in Patagonia puoi avere le quattro stagione in un solo giorno, infatti appena abbiamo iniziato a camminare e' uscito un bellissimo sole che ci ha accompagnato per i restanti giorni.
Abbiamo fatto lunghi spostamenti con gli zaini strapieni e pesanti. Il primo giorno abbiamo visitato Los Cuernos: una vallata che confluiva in un punto dove eravamo circondati da torri di roccia altissime. Siamo rientrati alle 10,30 di sera al campo dove abbiamo posizionato le tende, per colpa anche di Sandro che ha sbagliato il sentiero, ma un'ottima cena del cocinero Ramon ci ha rimesso in sesto.
Il secondo giorno abbiamo camminato dalle 10,00 alle 20,00, costeggiando un lago stupendo dai colori turchesi, in una spiaggia bellissima ci e' venuto spontaneo buttare via lo zaino, spogliarci e distenderci un'ora coccolati dal sole.
L'ultimo giorno abbiamo fatto il trekking per vedere le torri del Paines, e' stato molto duro, con tratti di scalata pura, per oltrepassare un'immensa morena, ma alla fine siamo stati ricompensati dalla vista... Ci stiamo avvicinando... in caduta libera verso la Fine del Mondo.
Stiamo infatti a Punta Arenas, sullo stretto di Magellano. Dal mare si vede la Terra del Fuoco dove andremo domani: alle 9,00 abbiamo il Bus per Ushuaia, 12 ore e poi ci ritroveremo veramente con la testa in giù.
Ma rischiavamo veramente di non andare per domani. Infatti siamo arrivati con comodo in questa schifosa città e non abbiamo trovato il bus per Ushuaia, i collegamenti tra queste due città sono veramente scarsi ed il primo bus disponibile era fra 3 giorni, abbiamo vagliato differenti possibilità, dall'aereo, alla nave, all'autostop, ma alla fine abbiamo trovato per c... una compagnia che domani ci porterà dove finisce il mondo (gioia e dolori di chi viaggia "fai da te"!).
Oggi cucina Sandro, tagliolini zucchine e pancetta, ma voi direte: "state sempre pensando a mangia'!", ma non c'e' altro da fare in questa brutta città, anche i pinguini stanno in vacanza...
Un saluto a tutti, ci sentiamo dalla Terra del Fuoco.


Dopo 20 giorni di discesa in caduta libera, siamo arrivati finalmente a Ushuaia... più giù di qua, via terra, non si può proprio andare.
Qui termina la ruta 3, che da Buenos Aires parte e corre lungo l'oceano per 3050 km. e qui confluisce anche la Panamericana che inizia dalla lontana Alaska.
Fino all'ultimo abbiamo temuto di non arrivare fino a qui, oltre a quello che ci è successo ieri, oggi abbiamo avuto altri problemi.
Il bus dopo aver attraversato lo stretto di Magellano si è fermato nel bel mezzo della Tierra del Fuego a 10 chilometri dal confine con l'Argentina, abbiamo cercato di spingere, ma non partiva, alla fine un carabinero cileno ha fermato un Tir che ci ha dato una spinta... il bus e' partito, poi dritti fino a Ushuaia senza spegnere il mezzo.
La cosa che rimarrà nella storia dei nostri viaggi é il caffé fatto con la moca di Fabio e un fornellino da campeggio nella steppa patagonica, con la faccia incuriosita di tutti i passeggeri del Bus. Quindi finalmente siamo a Ushuaia, ci scusino le mogli e affini, ma abbiamo trovato solo due stanze in un ostello, che sono compartite così: Fabio e Massimo con due cilene, Sandro e Ramon con una tedesca, ma abbiamo preso il tutto a scatola chiusa, ancora non le abbiamo viste, domani vi aggiorneremo.
La vista dall'ostello e' bellissima, si vede il famoso canale di Beagle che domani navigheremo in escursione.

Oggi abbiamo navigato nel canale di Beagle. Una cosa un po' turistica per i nostri gusti, ma "necessaria"... qui dicono.
Abbiamo preso un veliero esclusivo per noi 4 (ma per la strana mancanza di vento e' andato sempre a motore) e navigando per 3 ore abbiamo visitato la isla degli uccelli e quella dei leoni marini. Poi ci siamo fermati in un'altra isola dove abbiamo fatto una passeggiata a piedi.
Oggi abbiamo avuto tutto il pomeriggio a disposizione per noi, così abbiamo preso l'abitudine messicana di Ramon di bere tequila e birra tra un locale e un'altro, per finire poi a mangiare una squisita centolla, un granchio largo quasi un metro, in un buon locale. Per quanto riguarda le stanze compartite con las chicas e' andata cosi': ci siamo ricompattati e ora dormiamo noi 4 in un'unica stanza... le mogli stiano tranquille.
Domani Lapataia e staremo proprio alla fine del mundo


Qui si dice che stiamo alla "Fine del Mondo".
Appena scesi dal Bus mi sono imbattutto con un tassista pazzo che assomigliava a Denny De Vito. Gli ho domandato quale era la città più a Sud del mondo e lui senza pensare mi ha risposto "questa... Ushuaia, Claro!". Così, con una provocazione, ho contestato il tassista dicendogli che era una mentira (bugia)..."la città più a Sud del Mondo é Port Williams nell'isola cilena di Navarrino, che si trova 40 km. piu' a Sud di qua...".
Il tassista e' andato un po' su tutte le furie (il Cile e' odiatissimo qui in Argentina) e dopo un'accesa discussione si é convenuti che dipendeva tutto "da come si guardava la mappa" e che quindi, se noi guardiamo la mappa in una certa maniera (come direbbe il Berlusca in quel di Arcore) é indiscutibile che Ushuaia é il Culo del Mondo.
Ma poi chi ha deciso che qui il mondo finisce e non inizia???
Come ha detto il Guardiaparque esaurito che lavora nella caserma più australe del mondo, che si trova a 4 km. dalla fine della Ruta 3!
Ho inizio o fine penso che Ushuaia ha perso tanto di quel fascino che poteva avere qualche hanno fa.
La Baia e' bella, non c'e' dubbio. Ma la città é troppo, troppo turistica e grande per i miei gusti. Qui ci si può arrivare comodamente in aereo da Buenos Aires.. tre ore e stai alla fine del mondo o come fanno alcuni con le comode crociere.


Poi davanti a te continui a vedere terra, non vedi l'infinito del mare. Insomma mi hanno emozionato di più l'Europee Capo Nord, Land's End (la punta più occidentale della Gran Bretagna), Malin Head (la punta piu' nordica dell'Irlanda) e Dunnet Head (la punta piu' nordica della Gran Bretagna). In questi luoghi ci si arriva solo con piccole strade, poca gente, poche case... poi la terra finisce con uno strapiombo sul mare e davanti hai l'immensità del mondo...
Nonostante questo, concordo con alcuni che affermano: "la Patagonia rappresenta il Viaggio, con la V. maiuscola dove l'idea stessa del viaggiare e dell'andare, e' piu' importante della meta!" non siamo ancora stanchi di camminare e ieri ci siamo fatti un Trekking di 10 chilometri nel parco Lapataia. Siamo andati un po' sprovveduti, senza acqua, ne cibo, per fortuna un guardiaparco un po' pazzo ci ha ospitato nella sua dimora offrendoci dell'acqua.
A piedi abbiamo raggiunto il punto preciso dove termina la strada Panamericana: una linea sul mondo di 17.000 km, che parte dall'Alaska e qui muore.
In questo mitico punto del mondo, ci siamo letteralmente emozionati nel vedere due vecchietti di Faenza di 70 anni, che con le loro bici stracariche sono partiti 5 mesi fa da Lima e hanno fatto piu' di tremila chilometri, dormendo in tenda e mangiando polvere, finendo proprio davanti ai nostri occhi il loro viaggio. Era qualcosa di stupendo: "un elogio alla vita!". Ci siamo messi a parlare con loro e ci hanno detto che non erano nuovi a queste esperienze, gia' avevano fatto Faenza-Capo Nord-Faenza, Faenza-Monte Ararat in turchia, Faenza-isola di Man. Uno di loro una volta arrivato a Fiumicino, proseguirà per Faenza sempre in bici... che pazzi. Hanno lasciato le loro mogli a casa e uno di loro un po' di anni fa, quando sua moglie gli ha chiesto che voleva visitare Lourdess, gli ha comprato la bici e ci sono andati insieme pedalando... Da Film!!!!!
Fabio e Ramon sono già partiti per Buenos Aires, Sandro e Massimo hanno l'aereo tra poche ore.
Andremo a dormire dagli zii di Fabio.


Ciao, siamo a Buenos Aires da due giorni, ma ci sembra una vita: dormiamo 3/4 ore a notte e facciamo un "monton" di cose.
Siamo ospiti dai parenti di Fabio (qui ha 3 zii carnali e tantissimi cugini). Ci hanno dato un'accoglienza strepitosa, magnifica da farci commuovere!!! Ogni sera andiamo a cena da uno zio diverso... e vai con la carne alla brace, cerveza, vino a tutto spiano fino le 2 di notte. Poi la serata continua in locali, piu' o meno ambigui e rientriamo a casa ubriachi e rotolando.
Dormiamo da suo cugino Alfredo, un simpaticissimo ragazzone di 40 anni, con capelli lunghi e ricci alla Maradona, tifosissimo del Boca. La sua casa e' praticamente un museo del Boca, con pezzi del muro dello stadio appesi alla parete, l'erba del campo, pezzi di sedie del Maracanà e tantissime foto che ha scattato mentre seguiva il Boca (e' andato fino in Giappone).
C'e' n'e' una che l'ho ritrae insieme a Maradona, ed e' esposta anche al museo del Boca allo stadio della Bombonera.
Ma domani ci attendera' il vero ...delirium tremens, abbiamo comprato i biglietti per vedere la prima di campionato del Boca nella tribuna popolare, in mezzo ai tifosi e poi via (se siamo ancora vivi) per il ritorno in Italia.
Ciao a tutti, tra poco partirà il volo che ci riporterà in Italia. Abbiamo passato tre giorni a Buenos Aires veramente intensi e calcolando che dormivamo 3 ore a notte e le restanti 21 ore stavamo in giro, è come se ci fossimo stati il doppio del tempo. Veramente emozionante il calore con cui ci hanno accolto i parenti di Fabio, italiani immigrati ormai più di 40 anni fa, ma sempre con l'Italia al cuore.
In questi giorni abbiamo visto l'altra Buenos Aires, non quella impacchettata e confezionata con i fiocchi per far piacere ai turisti, ma quella autentica, fatta di strade scassate, persone che parlano in ogni angolo, storie di immigrati, birra e locali fumosi e pieni di gente.
La nostra guida, Alfredo, cugino di Fabio, è una persona magnifica e con un certo carisma nel suo quartiere, cresciuto fra le strade della provincia di Buenos Aires e conosciuto da tutti.
Ci ha portato, quasi tenendoci per mano, in mezzo alla gente comune, chiacchierando in ogni angolo, spiegandoci nei minimi particolari ogni cosa. Questo giro è culminato con il nostro ingresso nella tifoseria del Boca delle tribune popolari, nel mitico stadio della Bombonera, per vedere la prima di campionato: un'emozione inenarrabile!!!!
Dopo un mese di viaggio è arrivato il momento del ritorno. Un mese in questa stupenda terra è stato troppo poco, il tempo è volato e qui non ti stanchi mai di viaggiare.
Un saluto a tutti quelli che ci hanno seguito fino adesso.

                             


                                  Sandro, Massimo, Fabio e Ramon

                                            Diario di viaggio 2005

                                       www.fuggire.it
 

 

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