I pensieri corrono veloci a tutto quello che ho vissuto e assaporato in questi 18 giorni d'Africa...sono a casa
fisicamente ma la testa è sempre, ancora troppo là, in Africa!
Mi manca tutto, il sole caldo e i suoi tramonti, le levatacce, la fatica, gli
animali, i crampi di fame, le risate e tutto quello che Ci ha unito nel percorso.
E poi ancora e molto di più Mi mancano i Miei compagni, le Loro Parole e i Loro
Silenzi, i paesaggi colorati, gli odori e le spezie, i bimbi belli dagli
occhioni dolci, le manine tese, i dentini bianchi, i baobab.
E' strano raccontare senza avere una punta di nostalgia, questo viaggio è
stato davvero Speciale!
Il primo ricordo che mi viene in mente ripensando al MALAWI è una gigantesca
acacia three, un albero di acacia gialla proiettato nel cielo, lo sto osservando
sdraiata su un'amaca e intorno a me inizia la magia, inizio a sentire il no time
africano.... che bello godere del lusso del mio tempo in libertà
.
Sono arrivata finalmente, intorno c'è la Mia Africa, mi sembrava cosi lontana, e
invece tutto sommato anche se i posti e gli odori e i colori sono nuovi , sono
ancora quelli di sempre
.
Africa, sorrido al pensiero che molti la considerano il cosidetto "terzo mondo"
per me è la seconda casa, la mia seconda pelle, infatti è solo qui che riesco a
interpretare il ... feel the spirit
o viaggiare e sentirsi liberi
.
Liberi di conoscere cose nuove, liberi di imparare, di amare, di sbagliare, di
incuriosirsi e di starci male, perchè no, anche liberi di 'brillare' e di non
capire.....
Perchè penso che ci sono state così tante emozioni, talmente forti ed intense
che non solo non si racchiudono in parole, ma che davvero inavvertitamente non
riesco ancora proprio a capire
Mi assalgono all'improvviso, in un momento e mi scoppia il cuore di felicità
A casa non è cosi, è tutto più insipido, più pallido, poco profumato, poco
deciso, o forse semplicemente si va più con il freno a mano ...
Mi conosci bene e mi inciti dicendo che devo continuare a vivere e viaggiare al
1000 all'ora, consapevole del valore che raccolgo e delle conseguenze che ne
pagherò
And in this crazy life, and through these crazy times
It's you, it's you, You make me sing...
You're every line, you're every word, you're everything...
Da dove comincio... È Stato Tutto Cosi Bello ! !
Tutto nasce leggendo tra le righe l'entusiasmo e la voglia di Erik, grande
conoscitore di posti e di popoli, un ragazzo Speciale che già sento mi ispira,
la Sua voglia di Africa è un po' come la mia, è così contagioso e ha una
determinazione tale che mi convince, mi trascina nel credere in questa partenza
che non sarà una semplice vacanza, ma per me un viaggio dell'anima.
Una frase in particolare : il pozzo, per contribuire anche nel ns. piccolo ad
aiutare chi non ha i mezzi per guardare al domani............
Cosa intendi per "potrei essere una possibile aggregata" ...............fammi
capire!
Persone volenterose e con un buon spirito di aggregazione fan sempre piacere.
E allora mi fido di Lui, c'è la possibilità di condividere una nuova esperienza
in paesaggi incredibili, con Gente Giusta ... e dopo qualche piccola titubanza
iniziale e 2 notti decisamente insonni si parte, destinazione MALAWI ! !
Ho deciso di partire per l'Africa nel giro di soli 4 giorni, mai successo prima!
Nell'attesa recupero la Lonely e raccolgo info in pochissimo tempo... considera
che il Malawi è così piccolino che faccio fatica a trovarlo sulla mappa, poi
l'approccio alla novità diventa approfondimento; studio questa terra, la sua
geografia, la sua cultura, le tradizioni, la storia
Nel contempo sento crescere la voglia di vivere quest'idea africana che si è
materializzata in un baleno
. faccio countdown dei giorni
come sempre del
resto....
-VE 13.04.2007 : MXP 17:40 - AMS 19:35 +AMS 21:05 - NBO 06:30 (14.04)
tutti e 5 Insieme per la prima volta ad Amsterdam il gruppo si compone, ed ecco
Milena Flavio Ivo Erik e Saby
..non è un caso siamo tutti proprio Belli!
-SA 14.04 : NBO 08:30 - LLW 09:55 . ARRIVO A LILONGWE CON PERNOTTAMENTO AL
MALUWA B.B. E TRANSFER.
Seduti nel patio del nostro lodge dopo il viaggio che dall'Italia ci ha portato
a Lilongwe, sorseggiando una bibita e coccolati da una leggera brezza sulla
pelle, sensazioni e riminescenze di una semplice qualità di vita mi confermano
che siamo ritornati a casa
siamo di nuovo in Africa.
Il cielo e i fiori hanno un colore sempre più vivo rispetto a quello ormai
assuefatto delle nostre 'moderne' città, mi coccolano il canto degli uccelli
inno alla pacifica convivenza che la rigogliosa natura malawiana fa riscoprire
Dopo esserci ripresi 'fisicamente' facciamo la prima escursione nel centro di
Lilongwe e ritrovo il tipico caotico via vai di una miriade di persone che da
luogo alla disordinata armonia fine a se stessa
facciamo anche spesa in un
supermercato locale, è la nostra prima spesa africana, compriamo di tutto e
usciamo carichi di borse gialle e di provviste.
In serata andiamo dal nostro lodge verso il city center per cenare e ci facciamo
la prima di una lunga serie di passeggiate
. un paio di km. sotto un
'eccezionale' (per le nostre abitudini) cielo stellato nel buio assoluto, armati
solo di 2 piccole pile
Al rientro scopriamo che Karen la proprietaria è stata preoccupata per noi,
oltre che a chiuderci i cancelli in faccia ci dice che 'abbiamo rischiato'
grosso pericolo di assalti di iene notturne... peccato non averle incontrate
-DO 15.04.07 : LILONGWE - MULANJE CON PERNOTTAMENTO AL LIKHUBULA FOREST LODGE -
JEEP
Trasferimento verso Mount Mulanje, incontro con la popolazione locale sulla
strada, anche un simpatico giovane venditore di topolini di campagna. C'è molta
serenità e il sorriso sui loro volti non manca mai. Osman a pranzo nel
ristorante musulmano Ali Baba di Blantyre (anche qui no cerveza) ci spiega il
significato dei colori della bandiera malawiana : nero come il colore della
pelle, rosso come il sangue dei caduti per la libertà e verde come omaggio alla
loro natura rigogliosa. Il sole che sorge, rosso di passione, è di buon auspicio
per il futuro del paese.
Ho visto tanti bimbi lungo le strade e nei villaggi e ho pensato subito al sole
della bandiera, al futuro, al loro futuro.
Hanno poco ma hanno quello che occorre per vivere, spero e comunque cercherò di
impegnarmi soprattutto per dare loro la possibilità di migliorarsi
culturalmente, imparare, conoscere.
La scuola, lo studio, il sapere, vorrei dare un valore personale che
automaticamente andrà a migliorarli , ad impreziosire il loro modo di vivere che
non è sicuramente come il nostro
Meglio
peggio
.Forse è una via di mezzo
Parlandone infatti con il resto del gruppo tutti esprimono perplessità sulla
'nostra società', sui 'nostri giovani' e allora penso 'noi siamo il loro futuro
perché loro sono il nostro futuro'!!
-LU 16.04 : MULANJE TREKKING ON THE MOUNTAIN CON ENTRATA PARCO + GUIDA E
PERNOTTAMENTO AL LIKHUBULA FOREST LODGE - JEEP
NONCHÉ COMPLEANNO DEL MITICO FLAVIO LA QUERCIA, 40 ANNI E NON SENTIRLI
Sveglia prestissimo, passeggiata e pic nic alle water falls con Ivo Mile e David
il giovane porter- guide, non troppo faticoso e molto bello il contesto
panoramico.
Lungo il tragitto ragazzine giovanissime a piedi nudi trasportano pesanti
fascine di legname sulla testa, giustamente non vogliono essere fotografate
nella loro fatica quotidiana, ma in compenso sorridono e mi chiedono What's your
name ? rispondo allegramente e David mi dice Very strong girls, soo young
Lungo il sentiero grandi lucertole verdi ci inseguono velocemente e altrettanto
velocemente spariscono tra le rocce e lungo i tronchi .
In these mountains there are a lot of choices between blue sky, inspiration,
gentle walking, and strong climbing
you have only to choyse
Guardando il cielo vedo come la giornata avanza, il sole filtra tra le nuvole e
esalta il contorno del Mont Mulanje che con i suoi 3000 metri d'altezza è il
massiccio più alto dell'africa centrale. Erik e Flavio in queste ore lo stanno
scalando, loro resistenti 'veri uomini di montagna' stanno raggiungendo il Pick.
Nel pomeriggio decidiamo di scendere al villaggio, ci spingiamo oltre il fiume e
cogliamo lo stupore dei bimbi che accorrono lungo la strada, alla nostra vista i
più piccoli piangono spaventati, è stupore perché è già evento vedere dei
turisti, per di più bianchi, gli azungu wow!
Traspare però anche la loro curiosità, i ragazzini più grandi ci vogliono
conoscere, ci scrutano, si avvicinano e iniziano a chiacchierare con noi 'nuovi
arrivati' ci chiedono ogni cosa e non sanno nemmeno dov'è l'Italia. Alcune donne
mi affascinano, ci fermiamo ovviamente con loro lungo il greto del fiume, sono
impegnate nel lavare i panni, i piatti, trasportano pentole e legna
un mondo
lontanissimo dal nostro ma così pregno di umanità e di dolcezza.
Inizia a far buio saranno già le 6 p.m , riprendiamo il sentiero che ci riporta
al Likhubula.
-MA 17.04 : MULANJE - ZOMBA PLATEU - THONDWE CON PERNOTTAMENTO ALLA MISSIONE '
CASA PERUGIA - THONDWE - ZOMBA DIOCESE' - JEEP
Dopo una favolosa english-malawian breakfast lasciamo il villaggio di Mulanje e
ripassiamo per l'orfanatrofio dove ci eravamo fermati anche all'andata.
Un bimbo letteralmente aggrappato alla pompa dell'acqua ride salutandomi, salta
sù e giù e si ferma solo per bere. Donne raccolte sotto un grande albero di
mogano stanno praticando un rito religioso, Osman dice che è loro abitudine
vestirsi elegantemente, portano lunghe collane di legno e vistosi orecchini,
sono avvolte in abiti di raso scintillante che luccica ancor di più con il sole
del mattino.
Questo sole africano mi riscalda la pelle e allo stesso modo esalta lo loro
innata bellezza, mi vedo riflessa nel vetro della jeep, tutto sommato sono
proprio troppo 'bianca' :?)
sempre Osman dice che è ora di andare, mi ero quasi incantata a guardarLe e
lui ha capito
mi sorride furbetto mi rimprovera senza dirmi nulla ma i suoi
occhi stanno a significare ..'dai
sei sempre l'ultima
' la magica sensazione di
pace piano piano prende forma, evocando nel mio cuore che ho proprio bisogno di
Sunlight!
Riprendiamo il percorso al rovescio : Mulanje -Luchenza -Limbe -Blantyre- Malosa
Complex Forest Reserve e finalmente Zomba Plateau, lungo la strada fame e caldo
ci assediano, riempiamo cosi la nostra pentola di sweet banana (ntochi) e di
tanti passion fruit (mandimu).
Sosta per il rifornimento viveri al villaggetto, nuovi capannelli di gente si
formano nel vederci arrivare, penseranno ' bianchi ?? arrivano gli azungu ??'
alcuni vogliono essere immortalatali con le macchine digitali, invidiosi della
nostra tecnologia.
Sorridono sempre e ricambiano calorosamente i saluti.
Lungo il tragitto sosta alla fabbrica del the Satema Edst. Ltd. Factory,
nell'area di Thyolo le coltivazioni di the ammantano le colline che assumono uno
sgargiante color verde.
Alti fusti di cedro si alternano a giganteschi cespugli con fiori rossi, Osman
le chiama i mandimo three , peccato non poter fotografare anche gli odori che
emanano
Il viaggio è abbastanza lungo e nel pomeriggio sulla strada a ritroso ripassando
per Luchenza ci fermiamo a delle bancarelle di statuine di terracotta.
Arriviamo che è quasi sera a Casa Perugia in Tondwe, dove siamo accolti dal
simpatico Bambo Lucio, padre perugino che vive qui da 5 anni.
Ci presta subito una sua documentata maxi guida di viaggio sul Malawi e ci
regala info preziose e note di viaggio per i giorni che ancora dovremo
affrontare.
All'esterno 3 giovani ragazzi ci aspettano sulla piazzetta con la loro semplice
merce, hanno saputo in Politecnico dell'arrivo di noialtri azungu e si son fatti
3 ore di strada a piedi scalzi, dal loro villaggetto appositamente per sperare
di venderci qualcosina.
Non li deludiamo e facciamo businness tutti insieme.
In serata facciamo la conoscenza anche della fantastica Cecilia italiana
residente in loco per 2 anni, nonché teacher di agronomia al Politecnico, è
componente agraria del Politecnico di Thondwe, ha sposato un progetto sostenuto
dalla Regione dell'Umbria, aspetta che i suoi genitori la vadano a trovare in
estate, ha già preso la malaria , è una giovane donna massiccia
un fiume in
piena
E poi la mitica Lidia neo pensionata pimpante tutta sprint, dottoressa già
presente in Malawi da anni, Lei che mi mostra orgogliosa le sue foto riguardanti
la malnutrition clinic, ha in mente di realizzare/ricostruire/riadattare oltre
agli asili, anche la clinica della malnutrizione per cui sono stati stanziati
parecchi € ma i lavori ancora non iniziano e la sua voglia è incontenibile
.
Veterana di cliniche in Italia e di missioni in Africa è impaziente nel voler
fare, ma nulla si muove, e continua ingiustamente a scontrarsi con la triste
realtà, ovvero ci spiega che qui le ragazzine incinte partoriscono nello sporco,
i malati di colera dormono ricoverati accanto alle stalle dei maiali, i giovani
continuano drammaticamente a morire di AIDS e il 40/50% dei neonati nascono
infetti per trasmissione letale di sieropositivà.
Queste splendide persone fanno parte dell'associazione Onlus Amici Del Malawi -
Progetto Orfani che sostiene appunto questo paese che è uno dei più poveri di
tutta l'Africa. Penso però anche da un altro punto di vista, una cosa è certa
qui hanno poco è vero, ma almeno questo popolo non ha mai visto la guerra, che
fortuna!
- ME 18.04 : ZOMBA PLATEU - LIWONDE N.P. CON PERNOTTAMENTO AL CHINGUNI HILLS -
JEEP
Dopo una colazione italiana a Casa Perugia, insieme a don Lucio ci avviamo verso
la Orphan Nursery School di Kunsiya, una delle tre strutture gestite e sostenute
dai volontari dal 2003 . Lo spirito dell'associazione mi assorbe, penso agli
sforzi dei pochi che condividono i dolori del percorso realizzativo sul posto e
penso però anche agli altri, i molti che da casa con il loro contributo vivono
delle gioie che questi bimbi danno.
In questo asilo ci sono circa 48 bimbi, il più grande ha 4 anni, tutti i giorni
da soli percorrono le stradine che dai loro villaggi portano alla nursery, sono
tutti orfani e bisognosi di attenzione, cure e amore .
50 bimbi
..e gli altri???
Domanda logica o illogica
che mi viene dalla testa o dal cuore??
Mi sembra di stare a fare troppo poco, anche se al contrario padre Kimu prima di
partire mi scrisse
"Sai Saby Come diceva madre Teresa di Calcutta "Tu sei
soltanto una goccia nell'oceano. Ma se manca quella goccia...........
Quale miglior incoraggiamento!
I Bimbi ci salutano in coro con il Padre nostro recitato in inglese, è magia!
E' infinito anche il solo stare a vederli , l'emozione è unica!
Io che sono possibilista , aperta alla vita, mi ritrovo a respirare con gli
occhi, ad amare con il cuore , a non averne davvero abbastanza
Osman mi confida che appena iniziata la preghiera ha pensato ai suoi due bimbi
James e Aida, mi dice
mi mancano ma loro hanno me
son felice che mi ha reso
partecipe di questa sua intimità, inizio a vedere che Lui è davvero in gamba!
Con Veronica la giovane teacher, Insieme giochiamo, balliamo, gonfiamo i
palloncini, ad un certo punto i bimbi si mettono tutti in fila indiana si lavano
le manine perché è l'ora della merenda, li guardo pasteggiare con i loro
piattini colorati, mangiano l'ugali la polenta di farina di mais , i più
estroversi ce ne fanno assaggiare un poco
.è calda
molto buona e molto dolce
Ho la consapevolezza e la speranza di vedere tutti questi bimbi proiettati in un
futuro migliore, sento saranno almeno persone istruite, combatteranno mi auguro
l'ignoranza, magari un giorno avranno una famiglia sana, un lavoro, spero ogni
bene per loro, nonostante questa attuale situazione di indegenza.
E' ora di salutarli, il viaggio continua bruscamente
e allora avanti
visita
allo Zomba Plateu l'altopiano che sovrasta Zomba l'antica capitale, dove ci
fermiamo per ammirare un paesaggio sottostante da cartolina e incontriamo alcuni
ragazzini intenti a vendere qualche pezzo di quarzo bianco e nero, ci chiedono
le famose 'sigarette'
.. ovviamente gliele diamo e loro sorridono .
Nel pomeriggio ripercorrendo la M2 main road, su per Machinga, Domasi, arriviamo
al Chinguni Hills Lodge, nel Liwonde National Park, il più grande parco del
Malawi
. insomma non c'è Africa senza safari e non c'è Africa senza i big 5.
In questo parco facciamo subito un safari boat che ci regala emozioni uniche
all'ora del tramonto, nel silenzio delle acque rimiriamo il gruppo di hyppo,
pascolano tranquillamente nelle acque calme dello Shire, questi bestioni sono
immobili e placidi, noi siamo molto più eccitati di loro nel vederli, ci
aspettano da lontano ma appena ci si avvicina con la barca, anche a motore
spento, apparentemente indifferenti si immergono nell'acqua e il capo branco
fino all'ultimo ci tiene d'occhio
..
Vediamo martin pescatori, falchetti, coccodrilli, cicogne, in controluce, fasci
di rosa illuminano i baobab e le barche dei pescatori locali, è tutto molto
pacifico
Al rientro impeccabile special dinner da Ariel a lume di candela e per
concludere in bellezza questa straordinaria giornata, sulla strada del ritorno
al ns. bungalow alzando gli occhi ammiro incantata con Ivo e Mile tutti mano
nella mano, lo splendore del cielo africano, eccole ci sono tutte Sirio,
Scorpion, la Milk Way, La Croce Del Sud, Orion, I'm Inspired, Motived And
Involved !!
La notte al Chinguni Hills, nel silenzio della stanza sento la passione vibrare
tutto intorno il cicalio dei grilli, gli elefanti da lontano barriscono, il
riverbero del chiarore delle stelle entra delle finestrate e nella mia
zanzariera proprio non prendo sonno
è troppo stretta mi sento riconfinata !
Ivo invece dorme già, sento il respiro profondo della Mile, sento il Cif che è
sveglio non riesce a rilassarsi, forse come me è inquieto e impaziente di
iniziare una nuova scoperta, avverto l'agitazione di Flavio, che si gira e si
rigira, al primo chiarore si alza, non vede l'ora di uscire e manco fossimo
d'accordo ci ritroviamo insieme a camminare silenziosamente nel safari
mattutino, gustiamo silenziosamente in alto ancora la luna e il sole, insieme
nel cielo come compagni inseparabili, silenziosamente sono desiderosa di tutta
questa natura e sento il senso della vita.
-GI 19.04 : LIWONDE N.P. - MANGOCHI 'ST. JOHN NURSERY SCHOOL' - JEEP
Di primo mattino lasciamo il Chinguni non senza aver vissuto ogni sorta di
imprevisto
In primis la jeep si blocca nel bel mezzo del nostro game drive e rimaniamo a
metà strada infangati nelle pozze
Il bravo Osman corre fino alla reception e noi divertiti, perplessi, incazzati,
sudati e stanchi lo aspettiamo sotto il sole cocente
Ritorna con la seconda jeep che sembra una macchina militare da film
Usciamo dal parco e dopo ore di viaggio ci accorgiamo che Nicola, il ragazzo che
ci ha aiutato a sbrogliare il guasto ha dimenticato la sua macchina fotografica
nella ns. jeep
.bisogna riportargliela
a Bakala
Nel frattempo arriviamo a
Mangochi
Mangochi l'obiettivo iniziale, l'epicentro, l'incontro con i bimbi, la
conoscenza della loro realtà, la scuola, l'asilo, finalmente si sono accorciate
le distanze e siamo alla St. John Nursery School.
Il primo grande dispiacere è sapere che i bimbi non ci sono e non capisco?!?!
Ci accoglie suor Annunciata che ci stronca dicendo che la scuola è chiusa
it's
holiday?!?!
Come ?? non ci sono gli 860 bimbi del vecchio asilo St. John Nursery School ??
Grave imprevisto, avrei voluto intorno a me tutto il loro casino e la loro
energia
.
Visitiamo la struttura e subito altri bimbi ci raggiungono nel cortile, la loro
ingenua attenzione prima è rivolta alle nostre enormi valigie cariche di
materiale per loro, poi ovviamente vengono attratti dalla pallina del tennis che
Ivo sfodera per poter socializzare, subito sostituita dalla palla del football
regolamentare
tanto per cambiare Mr. Spalletti e Erik iniziano a giocare a
calcio
Ivo si spoglia e i bimbi della sua squadra fanno lo stesso
via tutte le
magliettine, gli altri invece indossano i berrettini orange della TNT
il
partitone ha inizio
.
Nel pomeriggio Osman Ivo e Erik ritornano a Balaka per restituire la macchina
fotografica alla missione di padre Mario, anche qui l'imprevisto che ti fa
ricordare il viaggio
La ns. jeep questa volta si arrende per guasto al serbatoio.
Isolati, in Africa, in una strada illuminata solo dalle stelle, diventiamo
l'evento mondano di un intero villaggio che ci sostiene con il suo entusiasmo e
ci aiuta con la forza delle braccia a riavviare la jeep.
Ad ogni riaccensione temporanea del motore la gente esulta, come allo stadio, ma
poi si spegne sia la macchina che l'entusiasmo e possiamo solo aspettare un
soccorso
.
Per fortuna che in Africa c'è la A.C.M (Automobil Club Malawi :? ) un automezzo
del ministero della salute ci riporta a destinazione e provvede al ripristino
del guasto della nostra range rover
..
.. è tardissimo
..
In serata cena a base di risotto ai funghi e parmigiano (che lusso) in compagnia
di Don Santino e Alberto, il responsabile in loco dell'emittente radiofonica, o
meglio il responsabile tecnico per tutta l'Africa, che è un'altra cosa
che ci
fa conoscere i suoi impianti, la sua famiglia, la musica tribale vera
.e skype
Il mattino dopo invece finalmente incontriamo Ilaria.
-VE 20.04 : MANGOCHI - 'ST. JOHN NURSERY SCHOOL' - JEEP
E' Ilaria subito dopo colazione che ci introduce nella realtà locale della S.
John N.S.
A lei consegnamo la somma raccolta in Italia per beneficenza dalle persone
amiche così come il materiale scolastico che sarà utile per l'asilo.
Insieme a Annunciata visitiamo con calma il centro sanitario di malnutrizione e
constatiamo le difficolta delle madri partorienti, sono tutte giovanissime
alcune mi sembrano loro stesse delle bambine.
Il medico a cui sono affidate è molto giovane e mi spiega che oltre a studiare
medicina vuole migliorare il suo inglese. La sua spiegazione mi paralizza, la
realtà qui è che a 13/14 anni si diventa madre, il 40% della popolazione è
sieropositiva, si hanno scambi sessuali a rischio con persone consanguinee, la
vita media dura al massimo fino a 37/38 anni, le malattie più diffuse ovviamente
dopo l'aids sono la malaria, le infezioni alla pelle e la malnutrizione.
Nel frattempo sotto una pioggia battente altra partita di football con i bimbi
che parlano in chichewa, i nostri ragazzi che urlano in italiano, un melting pot
di lingue diverse, colori di pelle, passaggi, rovesciate, tunnel e goal
Finalmente sorridente e puntuale arriva anche Osman, ci avvisa che la macchina è
O.K. pertanto si può proseguire verso il grande lago Malawi, dichiarato
patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
Il resto della giornata trascorre serena al Sunbird Nkopola
swoop with the fish
eagle
sole, risate, confidenze, relax e in serata rientriamo per la nostra
ultima cena malawiana, a base di pesce Chambo sempre in compagnia di Alberto e
Osman.
Siamo quasi agli sgoccioli e il percorso malawiano giunge al termine, tra poco
tutto finirà e dovremo attraversare il confine che ci porterà in Mozambico
altro viaggio
altre terre
altra lingua
Lascio così al Mio implacabile Cif l'onere e l'onore di descrivere come
egregiamente solo Lui sa fare i dettagli, i cambi-valuta, i costi, le
tempistiche, i km. e le distanze percorse, mentre io concludendo, mi limito a
ricordarne non le distanze ma a sentirne l'essenza
perché l'essenziale è
invisibile agli occhi ma sempre vicino al cuore
Questo viaggio me lo terrò coccolato dentro per un bel pò
Il Mio, Nostro Malawi, Il Cuore Caldo Dell'africa
...CHI CI È STATO SA CHE È COSI
un GRAZIE POR FAVOR :
a tutte le persone incrociate in questo viaggio, agli Amici Vecchi e a quelli
Nuovi
a tutti i Grandi che ci hanno sostenuto, a chi ci ha preceduto, a chi ci
aspettava in Africa e a chi ci rivuole a casa, a chi ha creduto in noi
alle preziose Franca e Patty, Cecilia Lidia e Ilaria
. grandi Signore d'Africa
bianche
a Osman, simply a very good guy, palibe mavuto
ok
va bene
a Mile la rosa profumata, compagna solare, donna avventurosa e straripante;
a Flavio la quercia, rassicurante e limpido come le acque dei suoi torrenti di
montagna, impareggiabile;
a Erik, il Baobab, il Cif dal cuore grande
che piacere sentire le tue
emozioni così vicino alle mie;
e a IVO, l'Ibiscus , grazie perchè rendi reale anche il sogno.
Alla prossima
.Saby e Ivo Motta (clicca
qui per vedere le altre foto)
Per tutta la bellezza che c'è da vedere
.. ci sono occhi che la vedranno
Per tutta la verità che c'è da dire
..ci sono orecchie che la ascolteranno
Per tutto l'amore che esiste
..ci sono cuori che rispondono |