Sabato 7 luglio si parte, i soliti stati d'animo di contentezza, tranquillità e attese ci accompagnano... siamo noi tre Daniela, Susanna (13 anni), Piero e il cucciolo d'argento..
.....un Arca superamerica 440
grigio metallizzato un po' vecchiotto che noi coccoliamo come un cucciolotto
piccolo piccolo visto che lo abbiamo acquistato un anno fa
ed ora stiamo
andando verso il passo del Frejus
.la Francia ci aspetta, anzi l'alta Normandia
e forse un po'di Bretagna
.se ci riusciamo perché abbiamo solo otto giorni, il
15 dobbiamo essere a casa.
Lasciando Reggio Emilia sappiamo che la strada è tanta, ma lo spirito e la
voglia di vedere posti nuovi fanno sì che i km non ci stanchino più di tanto e
alla sera siamo a Bardonecchia, fermi all'autogrill che c'è prima del passo;
dopo avere fatto due chiacchiere con una gentilissima coppia di signori
bolognesi che ci tranquillizza dicendoci che loro dormono sempre qui quando
partono per la Francia( che loro amano particolarmente) decidiamo anche noi di
fermarci per la notte nonostante i tir con i loro rumorosi compressori
.meglio
dormire in terra italiana e affrontare il ' nuovo mondo ' con la luce del sole.
Domenica 8 Luglio per me e Piero la sveglia suona presto, decidiamo di lasciare
dormire Susanna anche se vorremmo farle attraversare il passo con noi (la sua
prima volta in terra straniera e la nostra prima con il camper), insomma a metà
del Frejus si lascia l'Italia e si entra in Francia
lei dovrebbe essere lì con
noi; ma abbiamo deciso di essere 'clementi ' visto che nelle prossime mattine
dovremo svegliarla presto
.e in un attimo siamo in Francia diretti il più
velocemente possibile e senza soste a Rouen in Alta Normandia
.velocemente e
senza soste si fa per dire
..Piero adocchia un mercatino dell'usato a Lyon
e con l'aria tra l'afflitto e il triste dice ' non possiamo permetterci una
sosta, vero?!' Bè, non potremmo
..ma che diamine
.siamo in vacanza e siamo in
Francia
fatto sta che ci abbiamo perso più di un paio d'ore e a Rouen ci
siamo arrivati a mezzanotte percorrendo strade belle e ben curate dove spesso si
incontrano colonnine SOS e piazzole piene di verde, attrezzate con bagni, acqua
potabile, aree picnic e fiancheggiate per km e km da immensi campi di girasoli
che si alternano a pascoli con le mucche e a piccoli villaggi, ed è così che ti
rendi conto che questo panorama ti concilia con la vita.
E, mentre queste immagini mi scorrono davanti agli occhi, mi trovo a pensare che
vale la pena pagare qualcosa di più per l'autostrada se poi ci sono km di
tangenziali così ben tenute e attrezzate
..ma ssssssss non diciamolo a Piero,
lui avrebbe di che dire.
Fortunatamente i Francesi amano i camper e di conseguenza i camperisti e trovare
un posto dove sostare è più facile di quello che pensavamo; di fronte al centro
storico in riva alla Senna
.e anche se la sottoscritta ha sempre un po' di
timore nel dormire così vicino all'acqua (bè un bel sassone davanti alle ruote
Piero non me lo fa mancare) guardandomi intorno l'unica cosa che posso dire,
davanti a questa, nel mio immaginario, romantica Senna e alle guglie gotiche
illuminate che spuntano dai tetti è
.BELLISSIMO!
Ci prepariamo per la notte e anche se ancora non lo abbiamo ' assaporato ' in
pieno realizziamo che la nostra lunga giornata è stata ancora più lunga
.in
Francia fino alle 22.30 è giorno
..alle 23.30 c'è ancora il crepuscolo
..Ragazzi
che Maraviglia!
Lunedì 9 Luglio dopo una dormitona
. è bellissimo svegliarsi sulla Senna e
vedere i ponti che l'attraversano per andare sull'altra riva
.guardiamo il cielo
e
incantati scopriamo che le nuvole si rincorrono continuamente mandando
sprazzi di sole
.pioggerella fine
.alternando nuvole bianche e gonfie come
panna montata a nuvoloni scuri, gonfi di pesanti gocce
il vento accompagna
questa mutevolezza a volte con forza a volte con tenerezza
.a volte solo per
fare un dispetto al passante che non fa in tempo ad aprire l'ombrello che già
deve chiudere, ed è sotto questo cielo che andiamo incontro a Rouen
.che
è bellissima
incantano le sue chiese, la sua cattedrale, la chiesa dedicata a
Giovanna D'arco nella sua maestosa semplicità che si allunga nel mercato
coperto
Le case con le falde di legno ti invogliano a non smettere di passeggiare per le
sue vie, sperando di vederne altre, il palazzo di giustizia con i suoi delicati
pinnacoli dalle decorazioni gotiche
i cafè con i tavolini all'aperto, le
boulangerie che ti attirano con i loro profumi
..e accompagnati dal vento e dal
cielo in continuo mutamento assaporiamo ogni momento della nostra esplorazione
..senza
dimenticare di soddisfare il palato
..quiche
.flan
mounsieur- croque
e con gli
occhi ancora pieni della sua magia e del suo fascino lasciamo Rouen e ci
dirigiamo verso Etretat, andiamo verso l'oceano e Piero è entusiasta come un
bambino
.continua a ripetere che vuole toccare l'acqua dell'oceano, che
finalmente lo vede
. che
che
.che
e sarà proprio l'oceano con le sue maree e
le lunghe luminose giornate ad incantarlo ed ad estasiarlo maggiormente
.. in
compenso io mi sono già innamorata della Normandia (deve essere stato un colpo
di fulmine ) e Susanna dei ragazzi francesi che trova molto ' tres jolie '
.. Il
dubbio ora è Amletico, ma Susanna guardava quello che guardavamo noi ? mah?!
Arriviamo ad Etretat alle 21, 00 all' area attrezzata municipale con 5
euro entriamo, anzi proviamo ad entrare
vorremmo entrare
.ma il piloncino che
dovrebbe abbassarsi non si abbassa
.. e stranieri in terra straniera speriamo
nell'aiuto di un compaesano
così almeno ci capiamo
.vana speranza l'unico
italiano che ci nota e a cui chiediamo informazioni ci snobba e se ne lava le
mani
.. ma fortunatamente arrivano i nostri, ed è un bellissimo ragazzo spagnolo
(somiglia a Muniz
proprio carino, anzi è identico a Muniz)che molto gentilmente
e sorridendo ci dà una mano, con il supporto di un signore tedesco, che ci fa
sorrisi e gesti compiaciuti quando finalmente riusciamo ad entrare nel
campeggio
.ragazzo spagnolo se mai mi leggerai
.ancora grazie!
Siamo in campeggio
.al sicuro, con ancora una splendida luce nel cielo e un
sorriso sulle labbra, abbiamo pensato che forse il signore italiano che ci ha
snobbato non ci ha capiti e ha pensato che fossimo degli stranieri, si può
essere proprio così, noi Emiliani lui Lombardo
si senza ombra di dubbio è stato
per quello. La notte arriva silenziosa e tranquilla e noi soddisfatti ci
tuffiamo fra le braccia di Morfeo
Martedì 10 Luglio ci sveglia la pioggia e immediatamente ne siamo dispiaciuti,
forse non riusciremo a goderci la passeggiata e la visita del paese
.ma pensiamo
che comunque ne vale la pena e armati di cappelli
K-way
e ombrelli ci mettiamo
in marcia
.lungo la strada scopriamo che a Etretat è vissuto Arsenio Lupin, di
qua sono passati Monet
Corot
Isabey
.Messenet
.e altri pittori e musicisti
.ci
soffermiamo curiosi davanti a una casa con il tetto di stoppia
case di pescatori della Normandia
.d'altra parte il paese è situato in una
tipica valle normanna sospesa su una falesia
..Piero continua a fotografare,
Susanna continua a guardarlo con una muta domanda sul viso: ma sono necessarie
tutte 'ste foto?! Anche se poi decide che se papà non fotografasse il 'mondo'
toccherebbe a lei essere fotografata
.quindi meglio adeguarci al passo di Piero
e passo dopo passo
.sosta fotografica dopo sosta fotografica arriviamo in paese.
C'è una giostra
scopriremo poi che la giostra sarà una continuità, perché la
troveremo spessissimo, nei paesi che incontreremo lungo la strada
.una
continuità gradita soprattutto a me
..perchè è la 'mia giostra'
come quella su
cui andavo io
insomma quelle che ti facevano sentire una principessina e
soprattutto quelle che quando scendevi tutti i tuoi organi erano ancora al loro
posto
.non quelle ultra moderne da cui ne esci sconquassata e con l'ombelico al
posto di un occhio. Mi sembra di buon auspicio e ho l'impressione che in
un paese dove l'uomo si è dovuto adattare alla natura e non viceversa, la
giostra con il suo lieve girare e la sua dolce musica predispone l'animo a
guardarsi intorno con gli occhi incantati di un bambino.
Ed è passeggiando in questo grazioso paesino dove le ortensie padroneggiano, che
arriviamo all'oceano e alle Falesie
..
ampie e bianche scogliere sull'oceano che ci fanno dimenticare la pioggia, il
vento e il sole che in cielo continuano a rincorrersi
ora ci sono loro
le
Falesie
. ci incamminiamo per i viottoli che portano su in alto e mano a mano
che saliamo Susanna dimentica la tacita critica fatta al padre, toglie dalla
tasca il cellulare e
comincia a Fotografare
..le falesie imponenti
i gabbiani
che sembra ti vengano incontro, il vento che a volte sferza e a volte sfiora
.e
Piero da buon entusiasta quale è dà un ' bonjour ' ad una coppia che incrociamo
e che molto cortesemente ci risponde ' salve! '
Decidiamo di pranzare in camper e dopo una sosta in boulangerie ci incamminiamo
verso il campeggio
.speravamo di poter ringraziare di nuovo il nostro caballero
espanol ma è già partito, dopo pranzo ci accorgiamo che i piedi friggono, la
voglia di tornare in paese è tanta
..ai negozi abbiamo dato solo un'occhiata, ma
proprio quella sola occhiata ci ha fatto venire voglia di spendere
..e così
armati di buoni propositi e continuando a ripeterci che non spenderemo troppo (
consci che il mercatino dell'usato ha già intaccato il nostro gruzzolo) ci
avviamo di nuovo verso il paese
..si sa i buoni propositi sono fatti per non
essere mantenuti, ma come invogliano i vasetti di lait de normandie
.il sale e
le erbe per le grigliate
.le gabbiette in ferro battuto con gli uccellini sulle
altalene
.ed oltre a questo, un'altra occhiata al paese non ci spiace darla
..a
pomeriggio inoltrato torniamo verso il campeggio, Susanna vorrebbe visitare la
casa di Lupin, ma è già troppo tardi
. alle 18,30/19.00 in Normandia è già tutto
chiuso.
Ci prepariamo alla partenza
.carico acqua
scarico acqua
.sacchetti, sacchettini,
sacchettoni sistemati in modo che non cadano e proprio mentre stiamo per partire
il malefico pilastino si blocca e non fa entrare un paio di camper
.gasp
.ora
come si esce?
.'Cavalier Piero' alla riscossa rende il favore che ci era stato
fatto e lo moltiplica per due e scopriamo che il malefico marchingenio ha
problemi con i due euro , bene mistero risolto
camper entrati e noi possiamo
riprendere il nostro viaggio
..direzione Honfleur
.ma per l'amor del cielo Piero
senza dover passare dal ponte di Normandia
ok lo so
è un'opera prestigiosa,
sicura, imponente
.ma proprio noi dobbiamo passare di lì? Cosi mentre procediamo
verso la nostra destinazione con una sosta a Le Havre per rifornimenti
alimentari
decidiamo di passare dal ponte di Tancarville, più piccolo, più
modesto, e per me più rassicurante..storico visto che è il primo ponte costruito
per passare dalla Senna Marittima alle Calvados.
Arriviamo a destinazione alle 11.30 circa, c'è ancora il crepuscolo, con 7 euro
sostiamo nel parcheggio all'inizio della città
..e decidiamo che Honfleur
paese risparmiato dalla guerra, frequentato per secoli da artisti e pittori
merita subito una visita, non ci siamo sbagliati, è piacevole girare sulla
banchina e fra le sue stradine,fermarsi a guardare le opere esposte nelle sue
tante gallerie d'arte, vedere i cafè pieni di gente che chiacchiera e sorride
e
dopo un servizio fotografico notturno torniamo verso il camper pregustando
quello che ci aspetta domani
Mercoledì 11 Luglio ci svegliamo con il sole che filtra dai finestrini del
camper
.ci sembra di buon auspicio, Honfleur
ha deciso di farci vedere il meglio
di sé e ha preso accordi con l'oceano e il cielo
e nel momento in cui me la
trovo davanti alla luce del sole capisco perché è stata più volte dipinta dagli
impressionisti,anche ora nel cuore di Honfleur, in Viux Bassin un paio di
pittori hanno già preparato i cavalletti, i colori e si apprestano a
dipingerla
.girovagando qua e là vediamo la Lieutenance, che testimonia il ruolo
di roccaforte rivestito da questa cittadina
.le due navate di Sainte Catherine a
forma di scafo rovesciato che ne rievocano il passato marittimo
..e da qui
possiamo anche scorgere il ponte di Normandia e non posso negare che più che
un'opera di alta tecnologica sembra una vela leggera pronta a gonfiarsi al primo
soffio di vento, ma come sono contenta di non esserci passata sopra
..in
questa giornata dove il vento fa giocare il sole a nascondino con le nuvole,
girovaghiamo senza mete precise
..i negozi
.le gallerie d'arte
.i cafè
.il
porto
.le case
.la chiesa
il mercatino biologico
.e come per magia ci troviamo
davanti ad un negozio di giostre in miniatura
.il circo, la giostra con i
cavalli, le tazze con omini in miniatura che girano vorticosamente ( si fa per
dire ) e chi più ne ha più ne metta
non possiamo non entrare a curiosare fra
questi gioiellini che girando girando emettono il dolce suono del carillon
..ma
siamo bravi e usciamo senza acquistare nulla
il nostro buon proposito dura
un'ora
.altro giretto per la città e
.ma come abbiamo fatto a entrare di
nuovo qui e ad uscire con due mini giostre? Mah?!....Ancora ce lo chiediamo
deve essere stato il giro che io e Susanna abbiamo fatto sulla bellissima
giostra all'entrata del paese
.ci deve essere girata la testa e Piero troppo
preso dai servizi fotografici non ha saputo dirci di no
ma Piero!
Tornando verso il camper penso che un po' di leggerezza ci voleva perché quello
a cui andiamo incontro sono ricordi di guerra e di morte
.. le spiagge dello
sbarco e il cimitero americano.
Cucciolo d'argento ci porta sulla costa e attraversiamo paesini con case piccole
dai tetti appuntiti
.circondate da rigogliosi giardini
.come vorrei vedere
l'interno di una di queste case
.come vorrei sapere, vedere, capire
.ma non è
possibile e comincio a leggere qualcosa sullo sbarco di Normandia
.penso che
dobbiamo molto a questi uomini e che è doveroso fermarsi; decidiamo di fermarci
alla spiaggia di Juno, scendiamo e per accedere alla spiaggia passiamo
attraverso uno passaggio dove su una lastra di metallo sono raffigurati dei
soldati in assetto da guerra e dall'altra c'è un bunker
.arriviamo alla
spiaggia e nonostante la tristezza dei ricordi ora è la vita che in questi posti
trionfa e sulla spiaggia troviamo coppiette, genitori che fanno volare gli
aquiloni per i loro bimbi ed è qui che Piero tocca l'oceano per la prima volta
..Susanna
non aspettava altro e a piedi nudi lo segue di corsa
e un pensiero di
riconoscenza va a chi ci ha permesso che questo oggi possa accadere in tutta
libertà
..Piero è entusiasta e vorrebbe anche l'alta marea, ma non possiamo
permetterci una sosta troppo lunga
..vorrei vedere il cimitero americano e
bisogna partire
..lungo la costa vediamo i Mulberry elementi del porto
artificiale che gli Alleati allestirono fin dallo sbarco che vennero distrutti
dopo qualche giorno da una tempesta
.cucciolo d'argento fa quello che può, si
sa
..e purtroppo troviamo il cimitero già chiuso
..ci spiace
..ma non possiamo
aspettare domani, Mont Saint Michel ci aspetta
.Piero non sta più nella
pelle
.là si vedono le maree
..e così macinando km passiamo dalle Calvados al
dipartimento della Manica e al crepuscolo arriviamo alla Meraviglia d'Occidente,
così è denominato Mont Saint Michel, sito che mescola storia e leggenda,
borgo che sembra sorto dall'oceano e simbolo dell'identità nazionale per la
resistenza che oppose a tutti gli attacchi Inglesi
..siamo qui, con la
sottoscritta che spera non arrivi un'alta marea improvvisa, Piero entusiasta
come un bambino, Susanna stanca come una tredicenne stanca
..con 8 euro si
parcheggia nel campo di fronte al Borgo
..scendiamo, e facciamo due chiacchiere
con una carinissima coppia Piemontese
.il vento ci fa rabbrividire
.K-way e via
ad informarci per la marea
.'fisci' è domattina fra le cinque e le sei
ma ci
penseremo più tardi
ora passeggiamo per queste viuzze che ci portano verso la
cima del monastero
curiosi avanziamo, servizio fotografico permettendo
..ma
arriva il buio, e decidiamo che è meglio tornare al camper, mentre ci prepariamo
per la notte decidiamo che domattina sveglia alle 5,30
..sto per addormentarmi e
penso
..fortuna che l'alta marea c'è anche domani sera alle 17,00
Buona notte
.
Giovedì 12 Luglio se non ci affrettiamo a spegnere la sveglia ci potrebbe essere
una rivolta di camperisti, sono le 5.30 e faticosamente apriamo gli occhi e gli
orecchi sperando di sentire portiere che piano piano si aprono
porticine che
cigolano
.ma pochi minuti bastano per capire che il silenzio è assoluto, nei
camper la gente se la sta dormendo alla grande
.ci guardiamo e ci domandiamo
che facciamo?....già che fare
.ci pensiamo, ci ripensiamo, ci ritorniamo a
pensare e dopo mezz'ora di ripensamenti ci infiliamo le tute e usciamo
.forse
però ci abbiamo pensato troppo, dove ieri sera c'era la secca ora c'è l'acqua
..crediamo
che gli unici altri esseri umani non dormienti,(due giapponesine) siano stati
più decisi e svegli di noi, da come continuano a parlare, indicare, fotografare,
mi viene da pensare che loro se la sono vista tutta
..torniamo a letto e
confidiamo nell'alta marea del pomeriggio
.. quando riapriamo gli occhi il sole
illumina Mont Saint Michel , e se con la luce del crepuscolo abbiamo pensato che
è bello
alla luce del sole pensiamo che è splendido
..ripercorriamo le sue
viuzze dove il vento non riesce ad intrufolarsi, guardiamo, osserviamo,
ascoltiamo gli imbonitori davanti ai musei
..ci affacciamo ai bastioni, dove il
vento la fa da padrone e ci troviamo davanti l'oceano che piano piano si
ritira
..e lentamente dove questa mattina c'era l'acqua ora sta di nuovo
tornando la secca, e i campi della baia si stanno riempiendo di
montoni
.continuiamo la salita e ci mettiamo in coda per il biglietto
d'entrata
.8 Euro gli adulti, 5 euro dai 18 ai 24 anni, gratis i ragazzi fino ai
18 anni
..in tre entriamo con 16 euro
.mi viene da pensare che con prezzi così
famiglie intere e giovani sono incentivati a visitare i siti d'arte..
.l'abbazia
è dedicata a San Michele capo supremo dell'esercito celeste
la sua statua
sovrasta il campanile ed ha fra le mani una spada e una bilancia
.infatti è il
protettore di tutte le categorie professionali legate alle armi e alle bilance
nonché il patrono dei cavalieri
.nell'abbazia vivono religiosi e religiose della
Fraternità di Gerusalemme, ed è soprattutto un posto di preghiera
. passando
attraverso il chiostro
.il refettorio
la cripta dai grossi pilastri...la sala
dei cavalieri arriviamo sulla terrazza dove lo sguardo spazia dalla scogliera
bretone di Cancale a quella Normanna, ritorniamo fra le viuzze e dopo avere
curiosato ancora un po' andiamo verso il camper
ora vogliamo l' alta marea
il
fascino di Mont Saint Michel sta anche nelle sue maree che qui sono visibili più
che in altri posti
..pranziamo, Susanna si sta addormentando, me prima di
dormire ci chiede di svegliarla quando è il momento
.ora dobbiamo solo
aspettare la marea
alle 16.00 in punto siamo sulla strada che porta al
borgo
.ci sediamo e aspettiamo
.Piero è attento ad ogni minimo
movimento
.Susanna è distratta dalle lumachine del muretto
io mi chiedo se
veramente il mare farà il rumore che ci hanno descritto
..ascolto
.. non sento
nulla, ma vedo
.in lontananza una leggera spuma sembra avanzare
è lontana
.per
un po' sembra non succeda nulla
.poi all'improvviso prima lentamente poi sempre
più velocemente l'acqua arriva
..Piero non si dà pace vorrebbe una marea con un
coefficiente più alto, ma non disdegna questa e con il binocolo osserva ogni
secca che l'oceano prepotentemente riempie, le maree lo affascinano come lo
affascinano le lunghe luminose giornate
lasciamo Mont Saint Michel verso le
18,30
.alcuni montoni con la marea sono rimasti isolati dal resto del gregge e i
gabbiani occupano gli spazi che un attimo prima erano degli uomini
..siamo
diretti verso la città corsara
.St. Malo
.decidiamo di fare per alcuni km
l'interno e poi spostarci di nuovo sulla costa
.il paesaggio è sempre
bellissimo
..le case basse
..i rigogliosi giardini
stiamo lasciando la Normandia
ma ci sarebbero ancora tante cose da vedere
ci avviciniamo alla
Bretagna
vecchi mulini a vento
nuove centrali eoliche
la flora cambia, ma è
sempre bellissima
.arriviamo a Saint Malo
.la prima sensazione è di una città
troppo moderna rispetto a quello visto fino ad ora, arriviamo vicino al porto e
abbiamo occhi solo per un'enorme nave da guerra dove i marinai sono indaffarati
come tante formichine
.ed è distogliendo finalmente gli occhi dalla nave che
dopo una curva ci troviamo davanti le mura di St. Malo
.città di navigatori
mercanti e corsari
..devastata intra mura per l'80% dalla guerra del 1944 e
fedelmente restaurata su queste rovine
..parcheggiamo il camper vicino al porto
e ci incamminiamo verso il centro
.siamo in Bretagna in una città di granito
..e
ci prendiamo un piccolo anticipo delle bellezze di questa fortezza marittima, il
resto domani
.riprendiamo il camper e cerchiamo un posto per dormire, lo
troviamo in un parcheggio gratuito fuori dalle mura
.non siamo soli ci sono
altri tre camper
. Nel cielo c'è ancora il crepuscolo
.ma è ora di
dormire
domani ci aspetta la Città Corsara
..
Venerdì 13 luglio ci alziamo con la consapevolezza che la vacanza è agli
sgoccioli, metto da parte il rammarico che mi prende e propongo una colazione
alla francese nel bistrot così carino visto in paese la sera precedente
Piero
mi guarda in modo strano, ma solo perché gli occhi hanno già assunto la forma di
una morbida crepe farcita
..Susanna ci pensa un po' su e le si increspano le
labbra in un sorrisino, dopotutto se usciamo non le toccano le tazze da lavare
e
..e in un attimo Piero è alla guida del camper diretto verso il centro,
parcheggiamo di fronte al porto poco lontano dalle mura
..Ci incamminiamo e
poco dopo siamo seduti nel bistrot dentro le mura
baguette calda, fragrante
croissant,morbidissima crepe, burre salè, confettura, tè verde alla menta, succo
d'arancia
il sorriso torna e non importa se quando ci alziamo il cameriere che
aveva raccolto l'ordinazione senza emettere un suono a parte un bonjour e
facendoci segnare con il dito quello che volevamo, ci saluta con un
'arrivederci', 'buona giornata', 'divertitevi' in italiano
..mmmmmmm, ma è
italiano, francese, ci fa o ci è?
sorridiamo, salutiamo, ringraziamo e
..andiamo
incontro a St. Malo, primo porto della costa nord della regione con le sue case
dalle linee discrete, che però danno l' idea di solidità, città marinara nota
per la pesca del merluzzo, covo di pirati, con la sua cattedrale ricca di
vetrate medioevali e moderne
.intrigante per le sue bellezze e la sua
storia
passeggiamo per il porto dove le barche sono dolcemente appoggiate su un
fianco perché e arrivata
.la bassa marea
..e credetemi, la gente di St. Malo
per arrivare all'acqua durante la bassa marea ne deve fare di strada
.
Non abbiamo più tempo e torniamo verso il camper, dobbiamo
cominciare ad avvicinarci all'Italia, ma per ora la direzione è Ploumanach e
riprendiamo il viaggio
.ciò che vediamo attraverso i finestrini è sempre molto
bello
..attraversiamo paesi che sarebbe bello visitare
.vediamo spiagge dove
sarebbe bello fare il bagno, Susanna si è assopita
..Piero alterna l'interno con
la costa e arriviamo a Ploumanach e alle scogliere di granito rosa, cerchiamo di
parcheggiare subito in paese per correre a vederle, ma il parcheggio è
interdetto ai camper dalle 19.00 alle 9 del mattino, giriamo il camper e con 6
euro entriamo nel parcheggio municipale poco distante
.ceniamo e pensiamo sia
meglio scaricare e caricare l'acqua
..il parcheggio è pieno e Piero decide che
noi due dobbiamo occupare, con la nostra presenza, lo spazio che momentaneamente
cucciolo d'argento lascia libero
ed è proprio mentre facciamo i 'pali' che io e
Susanna veniamo abbordate da una coppia francese in vena di chiacchiere, come se
fosse facile parlare in italiano a dei francesi che non parlano italiano, ma la
signora non demorde e riusciamo a sostenere una specie di conversazione fino
all'arrivo di Piero (lui se la cava meglio con il francese) che si mette a
chiacchierare con loro e con un signore piemontese che si unisce alla
combriccola
..veniamo così a sapere che i signori sono in pensione, che con la
liquidazione si sono regalati un camper, che ora scorazzano per la Francia con
il loro cagnolino Black
.. che dobbiamo andare a visitare il castello di
Chambord ,che conoscono di fama Modena perché c'è la Ferrari, che sanno chi è
Totti e che gioca nella Roma
. e ci rendiamo contro che la gentile madame è una
Wonder Women mica da poco
..spiega la strada a Piero, al signore torinese e si
destreggia con le carte stradali in modo incredibile...conosce strade
indica
posti
. dispensa consigli......complimenti madame e au revoir
..la compagnia si
scioglie e decidiamo per una passeggiata
.c'è ancora il crepuscolo, perchè non
godercelo un po'
.torniamo al camper pensando che l'indomani è il nostro
penultimo giorno
Sabato 14 luglio ci svegliamo presto, colazione e via verso il centro del paese
dove ora si può parcheggiare, continuo a ripetere che non possiamo fermarci
molto, che abbiamo poco tempo che abbiamo un'altra fermata prima di riprendere
la strada di casa, ma appena arriviamo alla spiaggia mi rendo conto che sarà
molto difficile fare presto, i massi di granito rosa con le loro forme più
strane ci fanno immaginare e vedere in esse un teschio, una tartaruga, una
conchiglia, il faro ci attira come una sirena e le onde dell'oceano che si
infrangono sulle scogliere rosa insieme alla tonalità che gli dà la luce del
sole ci invogliano a restare un altro po' e un altro po' e un altro
po'
.riusciamo a toglierci da Ploumanach a mattina inoltrata
..ci accompagnano
ancora i massi di granito rosa quando riprendiamo la strada per Blois e il
castello di Chambord
.. e mentre attraversiamo piccoli paesi e cittadine piene
di ortensie
..dove tutto è chiuso e non c'è un'anima viva in giro mi dico che
probabilmente non riusciremo a visitare il castello perché abbiamo troppi km
davanti a noi
ma non ho fatto i conti con Piero, che dopo un'oretta di '
sbandamento psicologico' in cui mi affida la guida del camper, riprende cucciolo
fra le mani e parte sparato macinando km su km
..mentre io spero che cucciolo
regga lo stress, lui si è incaponito che mi deve fare vedere un castello e anche
se l'ago della benzina scende vertiginosamente lui imperterrito continua a
macinare km
arriviamo al castello di Chambord alle 18.30 e anche se
capisco che lo ha fatto per noi l'ansia mi prende appena vedo il livello del
carburante
arghhhhhhhhhhhhhh siamo praticamente senza benzina! Interrogo Piero
con lo sguardo che da bravo Macho Man mi rassicura dicendomi che lui ha fatto
tutti i conti e di stare tranquilla
non so se sono tranquilla, ma una cosa è
certa nel momento in cui alzo lo sguardo e vedo il castello resto senza parole,
il castello di Chambord detto anche la piccola Versailles è bellissimo, voluto
da Francesco I come residenza di campagna Chambord con le sue 426 stanze e 77
scale è il castello degli eccessi, vale la pena visitarlo, così come vale la
pena vedere il grande parco che lo circonda
.ma ciò che lascia senza fiato è
vedere la sua imponenza e nello stesso tempo la sua armonia, i suoi tetti
un'insieme di gotico fiammeggiante e rinascimento italiano rivisitato da
artigiani francesi fanno si che il collo venga a dolere da tanto si starebbe a
guardarli
e con ancora nei pensieri il castello torniamo al camper
Riprendiamo il viaggio e qui ho la conferma che il
'matematico' Piero ha fatto bene i conti e così arriviamo ad un distributore
..peccato
che i distributori francesi non accettano le nostre carte di credito e non
accettano contante e qua una domanda sgorga dal cuore
.mò che facciamo con una
pompa piena di benzina che non vuole i nostri soldi, le nostre carte e con 1200
km ancora da percorrere?
Cominciamo ad essere preoccupati, anche perché non sappiamo se il giorno dopo,
domenica, i distributori apriranno e guardandoci intorno non vediamo un negozio,
un cafè, niente di aperto
Fortunatamente arriva una coppia molto gentile che ci
rammenta che
accipicchia è il 14 Luglio presa della Bastiglia festa nazionale
francese
mi sa che lo 'storico ' Piero non si è ricordato la lezione e così
realizziamo il perché dei paesi vuoti, dei negozi chiusi, ma ancora una volta la
cavalleria ci viene a salvare e molto gentilmente i signori francesi si prendono
i nostri 50 euro e ci fanno fare il pieno con il loro bancomat
mercì mercì
mercì signori francesi tanti mercì
.ora possiamo riprendere il viaggio
.c'è
ancora luce e possiamo portarci un po' avanti
.avvicinarci al passo
..passiamo
la notte a Blet nel piccolo parcheggio dietro la chiesa, e per la prima
volta in questo viaggio non è il verso dei gabbiani ad accompagnarci nel
sonno
e l'ultimo pensiero è per l'oceano che ormai è lontano
.
Domenica 15 luglio partiamo alle 7,30, Susanna dorme ancora quando decidiamo di
fermarci in una boulangerie per l'ultimo acquisto di baguettes e
croissant
perché non consolarci con un po' di delizie francesi, dopotutto
abbiamo tanti km davanti a noi e addosso un po' di malinconia
..ma la malinconia
presto viene rimpiazzata dalla sensazione piacevole che ci coglie pensando a
quello che abbiamo visto, al fatto che tutto è stato bello e che tutto è andato
bene; ed è con gratitudine che poco prima di varcare la linea di confine tra la
Francia e l' Italia sotto al passo del Frejus inneggiamo l'unica strofa che
conosciamo dell'inno francese a cui colleghiamo, appena passato il confine,
l'Inno di Mameli che conosciamo benissimo e che cantiamo a squarciagola
e
nonostante i km siano ancora tanti noi ci sentiamo già a casa, siamo rientrati
nel nostro Bel Paese
.la nostra vacanza è stata bellissima, abbiamo visto posti
che ormai fanno parte di noi
realtà che ci hanno incantato ed
entusiasmato
magie che ci resteranno dentro per sempre
e a questi pensieri se
ne aggiunge un altro ed è quello che noi siamo e restiamo gente da
mediterraneo
..gente di terra
..gente da Pianura Padana
A CONTI FATTI:
Km percorsi : 3500 circa
Autostrade: € 208,70 (comprensivo del biglietto andata ritorno del Frejus di €
53 si può fare se si rientra nei sette giorni e senza l'ultimo tratto di
autostrada Piacenza - Reggio Emilia causa sciopero addetti)
Carburante: € 394,00
Pernottamenti in aree sosta : € 28,00
Biglietti per ingressi : € 35,00
Spesa Alimentare: € 147,00 ( tenere conto che avevamo scorte)
Per pranzo/cena/colazione/merende extra camper : € 118,00
Spese per regalini/cartoline/specialità alimentari : € 317,00
A tutti
.BUON VIAGGIO
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