Dopo gli ultimi controlli la moto necessitava di un ulteriore
definitiva messa a punto, poichè presentava ancora un eccessivo riscaldamento
del motore, con uscita del liquido refrigerante, ed un folle che non entrava a
moto ferma , ma solo in movimento.
Il desiderio di partire è però più forte delle necessita della moto ed eccomi
pronto per la meta: la Russia.
E' il 5 luglio, dopo pranzo mi riposo qualche ora e decido di partire con il
fresco per viaggiare tutta la notte, eludendo il caldo eccessivo: oggi il
termometro segna quasi 40 gradi.
Finalmente è ora, preparo la moto, saluto i familiari e via per una nuova
avventura.
Sono le 17:40, ultimo controllo al mezzo, ai bagagli e documenti prima di
mettermi in viaggio. Non vedo l'ora di raggiungere Silvia, la mia compagna che
mi aspetta in Moldova, per poi proseguire insieme in vacanza.
Viaggio tutta la notte fermandomi ogni tanto in autogrill per prendere un caffé
in modo da tenermi sveglio.
Arrivato in Austria trovo subito pioggia e freddo (il termometro segna 10
gradi), mi copro con tutto quello che ho, ma la notte tra i monti austriaci è
veramente fredda. Sono costretto a sostare più volte in stazioni di servizio
scaldandomi con te caldo. Continuo a viaggiare tutto il giorno seguente. A sera
tardi, arrivo a Orada in Romania, dove finalmente mi riposo.
La mattina successiva alle 7 parto e continuo ostinato il mio viaggio; dopo ben
12 ore di moto, confortato solo dai bei paesaggi che incontro, alle 19 arrivo in
Moldova, avendo percorso in due soli giorni 3479 km.
Giunto a casa dei familiari di Silvia mi riposo per poi ripartire insieme.
E' il 10 luglio.
Collocate le borse sulla moto, alle 8 salutiamo la famiglia e diamo avvio alla
nostra avventura. Prima sosta alle 12:00, al confine Biroul Vamal, dove
attendiamo un'ora per prendere il barcone che deve portarci sull'altra sponda.
Qui siamo in Ucraina e dopo altri controlli, proseguiamo. Alle 20 siamo a Kiev,
che rivedo dopo anni.
E' irriconoscibile, lussuosa, belle macchine, alberghi di tutte le categorie, ma
purtroppo senza più quel fascino e mistero di antica città dell'est che conobbi
quattro anni prima. Mi chiedo come sia potuto succedere tutto questo nel giro di
pochissimo tempo. Pernottiamo in un confortevole albergo a quattro stelle.
La mattina transitiamo al confine ucraino ,dove iniziano i controlli russi. Fare
l'assicurazione di150 euro (la nostra non è valida) passare i controlli di
passaporti, visti, moto ecc ci portano via quasi due ore. Finalmente siamo in
Russia, proseguiamo fino alle 22 (ci sono due ore di fuso orario rispetto
all'Italia) riposiamo in un discreto albergo nella località di Breamsk.
E' il 12 luglio partenza alle 9:30 cerco di rispettare i limiti di velocità ma
spesso mi lascio andare alla potenza della mia 1300. Ahimè viene fuori un
poliziotto che agita velocemente un manganello. Penso subito che è finita la
vacanza, ma grazie a Silvia che conosce perfettamente il Russo, ci lascia andare
augurandoci 'dobrii puti ', che significa buon viaggio, con la raccomandazione
di andare più piano. Ringraziamo entrambi in russo, gli tendo la mano e con un
sorriso mi allontano.
Ora cerco di rispettare rigorosamente i limiti sulle super strade che
attraversano immense foreste con rari benzinai. Intorno alle 18 locali siamo
finalmente a Mosca, bella, immensa e pulita.
Cattedrale di San Basilio
Cremlino
Tre interi giorni li dedichiamo alla visita della città,
prendiamo la metropolitana che è il modo più comodo, rapido ed economico per
spostarsi.
La metropolitana di Mosca è meritatamente famosa per le opere d'arte e il design
di molte sue stazioni, parecchie delle quali rivestite con marmi bianchi,
bassorilievi, stucchi, mosaici e affreschi. Generalmente i treni sono puntuali
ed è raro che si aspetti lungo i binari per più di 40 secondi, di solito i temi
delle stazioni ferroviari sono piuttosto simili e si ispirano alla storia e alla
vita quotidiana del popolo sovietico. (veramente stupiti per compostezza
,pulizia e puntualità cosa ahimè qualità che mancano nelle nostre grandi città
italiane).
Dapprima visitiamo l'intero Cremlino, il simbolo non solo di Mosca ma
dell'intera Russia, da qui che Ivan il Terribile diffuse il terrore, Napoleone
assistette all'incendio di Mosca, Lenin teorizzò la dittatura del proletariato,
Chruscev combattè la guerra fredda, Gorbaciov promosse la perestroika ed Eltsin
inventò la nuova Russia, sulla Piazza Rossa, ammiriamo i colori sensazionali
della cattedrale di San Basilio e facciamo qualche foto con i sosia di Stallin,
Lenin e Puttin.
Museo di Lenin
La sera del 15 luglio prepariamo la prossima sosta. La
mattina seguente visitiamo Pereslavl-zalessky sulle sponde del lago Pleshcheevo
quasi a metà strada tra Mosca e Yaroslavl, ove si può apprezzare la tranquilla
atmosfera di campagna. La città è caratterizzata da strette stradine sterrate
con case costruite da tronchi, spesso decorate da lavori di intaglio e
circondate da giardini in fiore.
Subito dove visitiamo Rostov, una piccola città attraversata dal fiume Don.
La giornata seguente è la volta di Kostroma antica città che si trova a 300 km
da Mosca. La vediamo e pernottiamo, il giorno dopo attraversiamo Vladimir e
Suzdal quest'ultima conserva una buona parte degli edifici più antichi e
l'atmosfera che si respira è quella di un centro di campagna sembra uscita da un
libro di fiabe, per proseguire nella bella città di Nizhny Novgord dove
rimaniamo due notti è chiamata a volte la terza capitale della Russia è meno
cosmopolita di Mosca e San Pietroburgo, ma il suo antico Cremilino sulle rive
del Volga che ghiaccia d'inverno, ne fa un posto veramente invitante, da
rimanervi alcuni giorni.
La nostra intenzione è arrivare oltre gli urali in Asia.
Il 20 luglio, intorno alle 23, giungiamo stanchi e affamati a Kazan, una delle
piu' antiche città tartare della Russia, risalente al 1005. Lo spettacolo che ci
serba questa città è indimenticabile: ci colpisce subito la moschea Kul Sharif
illuminata, all'interno dello storico Cremlino.
Siamo arrivati in terra Tatarstan , patria dei discendenti di
una tribù nomade di origine turca che portò distruzione e rovina nell'antica
Russia.
Questo stato autonomo è carico di suggestioni dell'Asia centrale .
Da queste parti si vedono i cartelli con scritte in due lingue e la bandiera
tatara.
Le giornate seguenti visitiamo lo stupendo Cremlino, che nel 2000 l'Unesco ha
dichiarato patrimonio dell'umanità esso ospita gli uffici governativi e luoghi
di culto oltre a bellissimi parchi.
Questi tre giorni trascorsi qui rimarranno nei nostri cuori e nelle nostri
menti.
Il 23 luglio dopo una ricca colazione , indossiamo le tute antipioggia e ci
allontaniamo sotto la pioggia destinazione Ufa. Faccio molta attenzione perché
piove, il manto stradale non è dei migliori ,la temperatura rispetto a Mosca si
è abbassata notevolmente almeno di 10 gradi: il traffico di tir è intenso, ma
non demordo anche perché grazie alla mia partner che conosce alla perfezione il
russo, mi sento sicuro e pronto ad arrivare il più lontano possibile.
Giunti ad Ufa capitale della Repubblica Autonoma del Bashkortostan ci rechiamo
alla ricerca di un albergo, ma i pochi che ci sono pretendono delle cifre
spropositate che non abbiamo trovato neanche a Mosca. Stabiliamo di continuare
malgrado stia facendo buio e a sera tardi a causa del fuso orario 4 ore in piu'
rispetto all'Italia, troviamo un motel dove non esitiamo a fermarci per dormire.
Qui che stabiliamo di rientrare in Moldova, perché il tempo sta nuovamente
peggiorando cosi anche la rete stradale abbiamo macinato moltissimi chilometri
si rientra
L'indomani ci fermiamo a pranzare a Samara ma la visitiamo in moto perchè non ci
interessa è molto caotica. Dopo un caffé proseguiamo fino al tramonto e passiamo
la notte in una dimora situata lungo il percorso: è molto economica e dobbiamo
adattarci a dormire su dei divani.
Notiamo in serata enormi tir che percorrono la strada verso le città più grandi.
La tappa successiva è Voronezh, dopo 15 ore di estenuante
viaggio, sostiamo in un piccolo albergo economico.
Al mattino, molto presto ci svegliamo,infatti dobbiamo attraversare il confine e
tutta l'Ucraina. Arrivati al confine iniziano questioni: non abbiamo tutte le
registrazioni degli alberghi e cosi la polizia doganale russa ci trattiene oltre
un'ora per dare e avere spiegazioni. E' ancora Silvia che chiarisce tutto finche
possiamo ripartire senza pagare nessuna sanzione. Stressati, innervositi
cerchiamo di recuperare il tempo perduto. La temperatura è nuovamente alta e
viaggiamo per 15 ore giungendo a Carpineni (Moldova) in tarda serata. Il 16
agosto, con comodità, partiamo dalla Moldova attraversiamo la Transilvania in
tutto il suo splendore, Ungheria e Austria, in quest'ultima troviamo temporali
ma tutto va bene. Il 18 siamo in Italia e ci fermiamo Tarvisio.
Il 19 mattina partiamo per essere nelle prime ore del pomeriggio a Roma. Abbiamo
percorso nella sola Russia oltre 9000km per un totale di oltre 15000 nell'intera
vacanza.
Un grazie a tutti gli sponsor che mi hanno sostenuto in questo viaggio:
Bergamaschi, Bertoni, Castrol, Autocarrozzeria Sosio, Dunlop, Nissin, D.I.D.,
K&N, Tucano Urbano e Shoei.
www.marcellocarucci.it
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