Affacciato
sull'Oceano Indiano, nella parte occidentale dell'isola di Java, Pangandaran è
un idilliaco villaggio balneare dove può essere piacevole trascorrere qualche
giorno di assoluto relax.
Situato su di uno
stretto istmo, è formato da belle spiagge su entrambi i lati, oltre che ad una
fitta foresta che ricopre il promontorio circostante e che costituisce un parco
nazionale.
Si dice che Pangandaran rappresenti la "Kuta" javanese, date le numerose
strutture alberghiere e i vari ristoranti e negozietti di cui è ricca. A
differenza di Kuta si può però ancora respirare l'atmosfera tipica del villaggio
di pescatori, in quasi totale assenza di macchine e di confusione che rendono la
Kuta balinese un po' troppo caotica.
Purtroppo il catastrofico tsunami del luglio 2006 ha distrutto una buona parte
delle strutture e case del villaggio provocando la morte di oltre 600
persone, migliaia di dispersi, oltre agli ingenti danni.
Nonostante sia trascorso solo un anno da quel tragico evento, si è già fatto
molto per ricostruire il paese, ma occorrerà ancora parecchio lavoro e denaro
per riportare la bella località di Pangandaran ad essere la vivace cittadina di
prima.
Difficile sarà anche riportare il turismo a frequentare la zona, ma a questo
proposito sono da lodare gli abitanti locali che con la loro disponibilità,
il sorriso e la simpatia incoraggiano ed incentivano il viaggiatore a tornare e
a divulgare la voce riguardo questo splendido posto.
La costa occidentale di Pangandaran vanta una vastissima spiaggia di
sabbia nera con il mare particolarmente agitato, ideale per i surfisti che qui
infatti si dilettano a "cercare il tubo". E' quindi possibile praticare questo
emozionante sport affittando l'attrezzatura e prendendo anche qualche
lezione dai ragazzi locali che vi faranno da maestri insegnandovi ancora di più
ad amare l'oceano.
Per chi invece è alla ricerca di un mare più calmo dove nuotare in sicurezza
sorvegliati dai "Life guard", c'è la spiaggia a sud, riparata dal promontorio.
Caratteristico è anche passeggiare lungo la spiaggia all'altezza del
porticciolo e soffermandosi ad osservare i pescatori che lanciano e ritraggono
le loro reti, nella speranza di alzarle ricolme di pesci.
Da Pangandaran è anche interessante visitare i dintorni, noleggiando un motorino
o partecipando alle escursioni organizzate dalle piccole agenzie o hotel del
villaggio. Tra gli itinerari consigliati merita sicuramente la visita al
Green Canyon. Una piccola barchetta vi porterà lungo questo fiume caratterizzato
dall'acqua color verde smeraldo, attraversando la foresta e giungendo fino ad
una cascata e ad un canyon di roccia alto circa una decina di metri, dove ci si
potrà tuffare per nuotare circondati da questo suggestivo paesaggio. Per
arrivare al piccolo porticciolo da cui partono le barchette, bisogna percorrere
una strada, attraversando alcuni villaggetti in cui è interessante soffermarsi
per visitare le piccole "attività" locali dove si producono tofu, i tipici
krapuk (cracker di gamberetti), browne sugar (ricavato dalla resina delle noci
di cocco) e le marinette yang golek.
Merita sicuramente una visita di una giornata intera, o meglio qualche giorno
più, anche il piccolo villaggio di pescatori di Batu Karas, che vanta una delle
migliori spiagge della zona, ottima per il surf, in particolar modo per chi
vuole avvicinarsi per la prima volta a questo emozionante sport ed intende
prendere lezione. Ideale è il fondale sabbioso e le lunghe e non molto
ripide onde. E' quindi possibile prendere lezioni presso l'unico shop situato
alle spalle della spiaggia, accanto ai ristorantini. A proposito di ristoranti:
non perdetevi assolutamente l'ottimo pesce cucinato in questi piacevoli warung!
Un grazie di cuore va ai ragazzi del Bamboo Cafè che con la loro allegria e
gentilezza ci hanno fatto trascorrere piacevoli momenti di relax, oltre ad
averci aiutato ad organizzare le nostre escursioni e naturalmente nutrito con i
loro gustosi piatti!
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