Eccomi di rientro dalle Seychelles, da un meraviglioso viaggio in un paese che sembra vivere fuori dal mondo, organizzato grazie alle preziose informazioni  dei  racconti di viaggio letti.

Ho iniziato per caso, cercando in Internet un volo per Mahè e da lì non sono più riuscita a fermarmi.
Compagnia aerea prescelta : Qatar Airways, soprattutto per il vantaggio di non dover partire da Roma ma da Malpensa. Ottimo volo con scalo a Doha sia in andata che in ritorno.
Documentazione richiesta all'Ente del Turismo delle Seychelles a Roma. Efficienti e veloci, in un paio di giorni mi hanno inviato a casa un plico con un sacco di interessanti depliants, cartine ed informazioni necessarie per l'organizzazione della vacanza.
Il viaggio è durato due settimane, dal 9 al 23 Ottobre. Ripartiti equamente sulle tre isole principali : Mahè, Praslin e la Digue.
Alloggi prenotati via e-mail con conferma immediata senza alcun versamento di anticipo.

Sull'isola di Mahè la preferenza è ricaduta al Plantation Club Resort & Casinò. La struttura è molto bella, dotata di ogni comforts.
All'arrivo in aeroporto abbiamo subito noleggiato la macchina.
Tariffa concordata 50 Euro al giorno con il simpatico Bernard dell'autonoleggio che, oltre all'auto, ci ha anche proposto il cambio degli Euro in nero (1 Euro = 11 Rupie), decisamente più vantaggioso che in banca (1 Euro = 6,3 Rupie).
La guida a sinistra è stato il primo (e credo unico) scoglio da superare. Ma nulla di drammatico. Le strade principali sono asfaltate ma non larghissime.
Ad ogni modo l'auto a Mahè è davvero indispensabile. Con essa è praticamente possibile raggiungere le spiagge che molto spesso si trovano parecchio distanti dalla fermata dell'autobus.

L'isola è lunga una trentina di km. In quatto giorni si riesce a girarla in lungo ed in largo. Ci sono spiagge molto selvagge con onde a prova di surfisti nella parte sud-occidentale dell'isola, mentre verso nord vi sono delle baie decisamente più tranquille e balenabili. Ogni angolo però ha il suo fascino.
Mezza giornata va dedicata alla visita di Victoria la capitale. Molto piccola e tranquilla. E' tutto un brulicare di persone.
Per il passaggio Mahè-Praslin le alternative erano diverse. Noi abbiamo optato per il volo con Air Seychelles prenotato direttamente all'arrivo a Mahè. Ne parte uno ogni ora circa ma è meglio riservarlo con un po' di anticipo soprattutto se si decide di cambiare isola nei giorni in cui arrivano i voli intercontinentali e le prenotazioni sono parecchie. L'esperienza è divertente se pur brevissima. Il volo dura una ventina di minuti e da la possibilità di vedere le isole dall'alto. Un vero spettacolo.

Anche a Praslin abbiamo optato per il noleggio dell'auto per evitare eccessive perdite di tempo.
L'hotel prescelto a Praslin è stato il Palm Beach. Carino e pulito. Decisamente più modesto del precedente ma comunque più che decoroso.
Da consigliare la visita alla Valle de Mai con diversi percorsi possibili, sempre ben segnalati. E' un'ottima esperienza anche da soli, ma se fatta con la guida è meglio.
A Praslin le spiagge degne di nota sono sicuramente Anse Lazio ed Anse Georgette.
La prima raggiungibile in macchina percorrendo una strada ripidissima. Ma il mare cristallino ed i sassoni in granito davvero scenografici ripagano del tragitto non proprio agevole. Per il pranzo la scelta è ricaduta per ben due volte a Le Chevalier. Attiguo alla spiaggia. Buona la cucina e prezzo accessibile.
Anse Georgette è la mitica spiaggia all'interno del lussuosissimo Lemuria Resort. Per poterla visitare è necessario farsi annunciare dal proprio albergo il giorno precedente.
Dopo un affascinante percorso attraverso il curatissimo campo da golf ecco la splendida spiaggia. Vale davvero la pena farsi la piacevole sgambettata per godere di questa memorabile visione.
Quattro giorni a Praslin sono davvero volati ed a malincuore richiudo la valigia per spostarmi sull'ultima isola, senza però farmi mancare un fantastico gelato nella gelateria gestita da Luca, un nostro connazionale. Frequentatissima dagli italiani bisognosi di sapori nazionali. Si trova ad Anse Volbert, spiaggia lunghissima di sabbia incredibilmente fine e bianca.

Un grosso traghetto ci attende per il passaggio a La Digue. Poco più di mezz'ora la traversata con mare un po' mosso ed eccoci in un altro mondo…
All'arrivo un taxista ci offre il trasferimento alla guest-house. Caricate le nostre valige su un carretto ed attaccato un inaspettato bue, ci ha portate da Kot Babi guest-house.
Il cuore pulsante di La Digue ruota attorno al porto quindi è molto spesso inutile prendere un taxi.
Questa guest-house è stata sicuramente la miglior sistemazione di tutto il viaggio. Cortesissimo Babi il proprietario e spaziose le stanze.
Cena puntuali alle 19.30 in una lunga e conviviale tavolata. E' stato molto divertente e Babi cucina divinamente.
A La Digue ci sono pochissimi mezzi a motore. La bicicletta è il mezzo usato da turisti e gente del posto. Pochi rumori e niente smog.
Sull'isola è possibile acquistare viveri di ogni genere presso il rifornitissimo supermercato Gregorie's. Si trova vicino al porto. Ad ogni modo, pranzare nei ristoranti in prossimità delle spiagge non è caro. Non conviene quasi mai prepararsi panini a meno che la spiaggia non sia veramente isolata.
Le spiagge migliori sono Grand Anse, con il mare un po' agitato, Petite Anse più tranquilla ed Anse Coco. Da cartolina è sicuramente Anse Sorse D'Argent con ingresso a pagamento che consente di girare all'interno del parco chiamato Union Estate dove è possibile ammirare le tartarughe giganti, l'apertura dei cocchi ed il bue che estrae l'olio di cocco da un frantoio. La spiaggia è veramente da sogno. Acqua cristallina e giganti massi in granito che si gettano in mare. E' proprio un'isola indimenticabile.
Auguro a tutti di poter respirare l'atmosfera che questo paradiso ancora poco 'intaccato' dal progresso ha da offrire.