Quest'anno avevamo voglia di qualcosa di davvero speciale, di
un viaggio che fosse avventuroso e movimentato, alla ricerca di panorami
mozzafiato e di salti nella storia
girando in internet e fra riviste di viaggi
la scelta cadde sulla Libia
.. ci affascinò in particolare il suo deserto, con
le sue dune, i suoi pinnacoli rocciosi, le sue piste che si tuffano
nell'orizzonte, i suoi silenzi...
Ci siamo quindi domandati quale fosse il modo migliore per vivere questa
singolare avventura e la risposta la trovammo, sempre nella Rete internet,
nell'Associazione romana Dimensione Avventura, costituita da appassionati di
viaggi sahariani da oltre vent'anni. In virtù della loro esperienza e conoscenza
diretta del Nord Africa & del Sahara, hanno potuto creare un' itinerario in
questo paese, adatto ai camper e alle caravan, ricco di fascino e di vera
avventura. Il programma era molto allettante e eravamo impazienti di partire,
d'altronde la Libia e' stato l'ultimo dei paesi del nord Africa ad aprire le
porte al turismo.
Con il gruppo Dimensione Avventura (www.dimensioneavventura.org ), accompagnati
dai nostri inseparabili camper, ci imbarchiamo al porto di Civitavecchia, fra
una moltitudine di mezzi 4x4 preparati per affrontare impegnativi viaggi
sahariani ed arriviamo al porto della Goullette di Tunisi, dopo circa 24 ore di
navigazione.
Appena sbrigate le formalità doganali ci dirigiamo velocemente verso sud e dopo
500 km siamo già alla frontiera libica di Ras Ajdir, unico accesso turistico
libero per entrare nel paese di Gheddafi
.e si perché Libia è sinonimo di
Gheddafi
le sue gigantografie ci accompagneranno per tutto il viaggio !
Siamo accolti dai doganieri con molta gentilezza ma, purtroppo, la burocrazia
richiede lunghi tempi di attesa e di caos generale. Si vaga da un capannone ad
un altro per vidimare il visto, ottenere il carnet di passaggio, una targa
locale da applicare sui veicoli, un tagliando d'assicurazione locale e molti
altri fogli scritti solamente in arabo il cui significato rimane per noi ancora
sconosciuto ! Il tutto richiede molte ore di attesa ed apprendiamo in loco che
possono variare dalle 2 a più di 8 ore, nel caso in cui venga controllato il
mezzo ed il bagaglio.
Una volta fuori, ci accorgiamo subito che la segnaletica stradale e' riportata
solo in arabo e quindi anche l'individuare una località può essere difficoltoso.
Si sale sull'altopiano Jabal Nafusah all'altezza del piccolo villaggio di Nalut,
con una ripida salita a tornanti secchi. Dopo la visita all'antico granaio
fortificato, risalente a tre secoli fa, composto da un dedalo di trecento cavità
disposte in sei piani con supporti di legno, proseguiamo in direzione Darji
seguendo il lungo nastro d'asfalto a volte ricoperto da lingue di sabbia
riportata dal vento. Dopo una doverosa sosta per rifornimenti di carburante ed
acqua, si parte alla volta di Gadames, in direzione del confine con l' Algeria.
Arrivati all'oasi, per la sua bellezza dichiarata Patrimonio Mondiale dell'
Umanità, ci fermiamo per segnalare al posto di polizia la nostra prossima
destinazione (prassi usuale ogni volta che si arriva in una località) e per
addentrarci nella città vecchia.
Questa piccola porzione dell'antica oasi ci accoglie con un
fresco labirinto di violetti, scuri e tutti coperti, dove la luce s'infiltra
dall'alto creando un gioco d'ombre unico nel suo genere. Ogni tanto possiamo
sbirciare in qualche piccolissima abitazione ancora usata dalla gente locale
.la
semplicità dei loro arredi esprimono tutta la difficoltà del vivere a queste
latitudini, in questa natura forte ed ostile
.. qui sembra che il tempo si sia
fermato.
Riprendiamo l'asfalto e dopo due giorni di trasferimento su strade veloci
raggiungiamo, non senza qualche piccolo insabbiamento, un campeggio situato
proprio sotto le immense dune che nascondono i laghi di Ubari. Sembra un sogno
poter camminare sulle altissime dune verso l'ora del tramonto, e per di piu'
vedere il nostro camper, compagno di mille avventure, parcheggiato poco distante
da noi ! Da questo luogo idilliaco, il giorno dopo inizia la nostra escursione
alla scoperta dei graffiti rupestri del parco dell'Akakus.
Lasciati i mezzi custoditi nel campeggio, a bordo di potenti fuoristrada
raggiungiamo il villaggio di Al Aywanat dove, lasciato l'asfalto, procediamo su
pista in direzione sud, verso la regione di Awiss, propaggine settentrionale del
massiccio montuoso dell'Akakus. Assistiamo ad un'apoteosi di luci, forme,
colori, contrasti, nel cuore di un mondo insolito e inaspettato: il massiccio
del Tadrart. Durante la nostra esplorazione siamo accompagnati dalle nostre
guide Tuareg, attraversando labirinti di arenarie frastagliate dalle forme
stranissime. Scendiamo nel caos idrografico dei differenti Wadi della regione:
Wadi Adud, Wadi Awiss e Wadi Tashwent.
Qui visitiamo moltissimi anfratti, caverne, canyon ricchi di incisioni rupestri:
bovidi, gruppi pastorali, scene di battaglie, di caccia, affreschi a testa
rotonda, giraffe. Le ultime fiumane del quaternario hanno eroso alla base le
pareti rocciose creando cavità e ripari, utilizzati come abitazioni dai pastori
del periodo neolitico. Queste abitazioni furono decorate con pitture e graffiti,
oggi testimonianze delle condizioni climatiche del luogo, tremendamente lontane
dall'aridità di oggi. Stupende sono le rappresentazioni delle fasi della vita di
questi popoli di pastori guerrieri.
Durante la nostra escursione di 3 giorni in questo luogo ricco di storia e di
fascino, viviamo anche l'esperienza di 2 notti nel deserto, mangiando e dormendo
in tenda sotto le stelle, con il fuoco come compagno serale di mille battute ed
altrettanti bicchieri di grappa !
Tornati al campeggio di Jerma sempre a bordo dei 4x4, qui tramite una singolare
pista che si snoda fra dune altissime per circa 50 km, arriviamo a visitare
anche un'altra meraviglia della natura: il lago di Mandara. Questo piccolo
specchio d'acqua può essere paragonato al classico miraggio del Sahara, infatti
e' incredibile come possa esistere questo piccolo paradiso nel bel mezzo di un
mare di sabbia ! Proprio per questa sua situazione strategica, in passato il
lago era fonte di vita per un piccolissimo villaggio che era dislocato attorno
alle sue rive ma ormai completamente abbandonato ed in rovina dagli anni '70.
A pochissimi chilometri da Mandara, visitiamo anche un altro piccolissimo lago
denominato Um El Ma, con le sue rive ricche di verdi e fresche palme. Altri
laghi più o meno conosciuti sono dislocati nel raggio di qualche decina di
chilometri, tanto che per visitarne la maggior parte servono diversi giorni di
viaggio avventuroso, fra dune ed enormi plateau sabbiosi. Tornati a Jerma,
visitiamo la parte antica del suo primordiale insediamento, in passato
considerato la capitale del popolo dei Garamanti, i progenitori della nobile
famiglia dei Tuareg.
La mattina dopo, il gruppo di viaggio riprende la strada, questa volta in
direzione nord avendo, ormai, raggiunto il punto piu' a sud del programma.
Arriviamo alla cittadina di Sebbha, grande centro nevralgico per il sud libico
ma con un'architettura molto trascurata e squallida. Proseguendo il nostro
cammino, raggiungiamo la costa all'altezza di Leptis Magna, uno dei più grandi
scavi archeologici del Nord Africa, antica capitale della Tripolitania fondata
dai Fenici ma poi conquistata dai Romani. Di grande interesse archeologico,
questo sito si erge su una collina proprio a ridosso della costa, offrendo al
suo visitatore un meraviglioso panorama sulla spiaggia, con le rovine di antichi
palazzi a pochi metri dal mare.
Giunti alla capitale odierna, Tripoli, constatiamo con piacere che alcune via
riportano ancora i nomi italiani come per esempio 'Piazza Roma', la piazza
principale, ed alla richiesta di informazioni gli anziani ci rispondono nella
nostra lingua. Di Tripoli visitiamo accuratamente la Medina (o Souk), un mondo a
parte, uno spaccato della vita araba. Non manchiamo anche la visita al
bellissimo Museo principale, ricco di reperti archeologici. Rimanendo nel campo
archeologico, da solo motivo piu' che valido per effettuare un viaggio in Libia,
vistiamo anche Sabratha, lunga la via che ci conduce verso la frontiera
Libia-Tunisia.
Rimaniamo stupiti di fronte a mosaici ancora quasi perfetti, piazze gigantesche,
statue, tutto immerso in un silenzio irreale, rotto solo dal rumore del vento e
delle onde. E' molto difficile esprimere a parole quello che si prova visitando
questi luoghi, anche se non si è appassionati di archeologia. Un centinaio di km
ci dividono ormai dal confine tunisino ed arriviamo alla dogana dove ci
attendono nuovamente le file per la riconsegna delle targhe veicoli e verifica
documenti.
A questo punto, il nostro viaggio in questo meraviglioso paese si e' concluso e
lungo la via del ritorno nei nostri pensieri si fanno gia' largo gli spunti per
una nuova avventura in terra libica. Questo viaggio 'nell'antica colonia'
rimarrà indelebile nei nostri ricordi, con la sua natura forte ed incontaminata,
con i mille colori della sabbia, con i suoi mercati, con il suo profumo di
storia
torneremo
.Ain'sh'Allah !
UN GRANDE RINGRAZIAMENTO AGLI SPONSOR :
OFF LIMIT'S - Preparazione e allestimenti veicoli offroad (S.Dona' di Piave)
CTE INTERNATIONAL - Apparati radio di comunicazione ALAN e GPS (Modena)
MODULIDEA - Cellule abitative per 4x4 - (Modena)
MARINI PNEUMATICI Centro Servizi Auto - (Alatri)
MALATESTA Pneumatici ricostruiti - (Alatri)
YES- MAVET Caschi
ALIMONTI PIU' Distributore casse in alluminio Zarges - (Roma)
OUTDOOR ITALIA attrezzatura per il campeggio e la montagna - (Roma)
NEW ORIENTATIONS Viaggi Tour Operator - (Roma)
FUORISTRADA.IT portale internet per gli appassionati offroad 4x4
Per qualsiasi richiesta di informazione, i contatti sono :
Maurizio 335 286460
Giuseppe 347 6133416
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