Lo
scorso Ponte dei Santi abbiamo fatto una capatina a Madrid per assaporarne la
movida pre-natalizia. Partiamo da P.za de Oriente, disegnata da Giuseppe
Bonaparte per emulare gli Champs Elysée...
purtroppo la temperatura proibitiva ci impone un giro veloce per qualche foto al
monumento a Filippo IV, quindi ci dirigiamo al Palacio Real dove visitiamo le
Sale Reali affrescate dal Tiepolo, l'Armeria, la Régia Farmacia e la Corte.
Il monumentale palazzo barocco ispirato alla Reggia di Versailles risale al 18°
secolo ed è opera dell'architetto Filippo Juvarra.
Terminata la visita siamo affamati e ci mettiamo in coda alla Taberna del
Alabardero in C/ Felipe V;dopo qualche minuto di attesa ci possiamo sedere ad
uno dei tre tavolini della taberna e mangiare comodi le nostre tapas: assaggi di
paella, calamari fritti, croquetas, empanaditas, jamòn iberico ed ovviamente due
birre.
Rifocillati e riscaldati torniamo in P.za de las Armas per visitare la Catedral
de la Almudena e poi proseguiamo con la visita al Monasterio de la Descalzas
Reales.

Poi raggiungiamo la pedonale C/ de Preciados per una tappa al Corte Inglés, Zara
ed H&M
Dopo qualche ora tentiamo la carta della merenda alla Chocolaterìa San Ginés ma
é impensabile attendere un posto per sedersi ai tavoli quindi ripieghiamo sul
bancone e possiamo finalmente degustare un'ottima cioccolata calda con churros.;
soddisfatti torniamo al nostro hostal per una doccia ed un po' di riposo.

L'hostal, è lo Chic & basic Colors, nella zona pedonale di C/ de las Huertas
(metro Antòn Martin), a pochi passi a piedi da P.za de Santa Ana. Situato in un
palazzo d'epoca, è grazioso, pulito e completamente ristrutturato.
Le camere sono ognuna di un colore differente ed anziché essere numerate si
identificano con il colore dell'arredamento (la nostra era la Purple); sono
piccole ma con tutto l'essenziale per soggiornarvi qualche giorno: arredamento
minimal, TV flat screen, radio e bagno con doccia.
Nel prezzo del pernottamento è compresa la colazione a self-service: nel piccolo
ingresso dell'hostal è situato un bancone bar e sono a disposizione degli ospiti
la macchinetta per caffè espresso o té, il microonde, il tostapane, il frigo con
latte, bevande, succhi di frutta, burro e marmellata ed una dispensa con pane da
toast , cornflakes, muffin e croissant.
Verso le 22.00 usciamo a piedi per la cena: tentiamo alla Taberna Maceira in C/
Huertas 66 così come al Las Cuevas de Sesamo in C/ Principe 7, ma senza
successo, quindi ci dirigiamo all' Arrocerìa Gala, C/ Moratin 22 dove pur senza
aver prenotato troviamo posto senza problemi. Ottima paella con abbondante
sangria.
Dopo la cena vaghiamo un po' nella zona per una copa in P.za de Santa Ana ed un
giro al Villa Rosa, famoso per i suoi azulejos e per le scene dove Miguel Bosè
canta in Tacchi a Spillo di Almodòvar.

Sabato mattina sfidiamo la nebbia bassa che avvolge la città e ci dirigiamo in
P.za de la Cibeles poi lungo il Paseo del Prado fino al Museo Thyssen-Bornemisza,
dove è esposta una delle collezioni più importanti di opere Europee dal XVIII al
XX secolo.
In P.za de las Cortes, dove ha sede l'imponente palazzo del Congreso de los
Diputados, facciamo uno stop and go da Starbucks per un frappuccino ed una fetta
di torta di mele.
Una volta rifocillati siamo pronti per il Museo del Prado, ma la coda
lunghissima ed il poco tempo a disposizione ci fanno desistere, quindi svoltiamo
in C/ Felipe IV e ci addentriamo nel Parque del Buen Retiro.
Entriamo dalla Puerta de la Independencia e ci dirigiamo all'Estanque, l'enorme
lago che al tempo di Filippo IV era usato per finte battaglie navali mentre oggi
è pieno di barchette a remi che i turisti possono noleggiare al molo.
Alle sue spalle si erge il monumento ad Alfonso XII, un maestoso colonnato che
ricorda vagamente l'Altare della Patria a Roma, al cui centro sorge un'imponente
statua del Re a cavallo.
Proseguiamo quindi per il Palacio de Cristal, ispirato all'inglese Crystal
Palace, che si specchia nelle acque di un laghetto.

Usciamo dal parco attraverso il Paseo de las Estatuas, con le effigi di re e
regine di Spagna, oltre che dei governatori iberici e del capo azteco Montezuma.
Per il pranzo torniamo a Puerta del Sol; e dopo una buona mezz'ora di attesa
riusiamo ad ottenere un tavolino al Casa Labra, dove assaggiamo le tapas della
casa annaffiate da ottima birra: jamòn iberico, croquetas, uova con jamòn, patas
fritas y queso fundido e insalata di polpo.
A questo punto ci dirigiamo in P.za Mayor e qui veniamo travolti da una fiumana
di persone che sta girovagando tre le oltre 100 bancarelle della Fiera del
Presepe.
Nonostante il caos riusciamo a fare un po' di foto alla piazza, alla statua di
Filippo III , alle pitture murali della Casa de la Panaderia, all'Arco de
Cuchilleros ed alle belle insegne stradali smaltate che indicano il mestiere dei
loro abitanti, come C/ de los Botoneros (fabbricanti di bottoni).
Torniamo verso Puerta del Sol per una merenda alla Mallorquina ma non riusciamo
nemmeno ad avvicinarci al bancone, quindi proseguiamo per C/del Carmen fino a
Callao e ci fermiamo per un tour da FNAC ed altri negozi della piazza.
Dopo il consueto riposo in hostal, usciamo per cena alla Taberna Maceiras
Pulperia, ovviamente non abbiamo prenotato, quindi si 'apuntano' il nostro nome
sul block notes e ci dicono di tornare dopo una mezz'ora. Al nostro ritorno il
tavolo si è liberato e finalmente ceniamo in questa rustica taverna galiziana,
con piatti a base di polpo, calamari, e frutti di mare.

La domenica riusciamo a fare colazione alla Mallorquina , paste di ogni tipo,
ripiene di crema, di cioccolato, crostatine con caffè y leche. E' abbastanza
presto, quindi non c'è il consueto affollamento che caratterizza la zona Sol,
così facciamo due passi su C/ de Alcalà , ormai è quasi ora di andare
all'aeroporto per il rientro quindi cerchiamo di assaporare ancora per qualche
istante l'aria frizzante della movida!
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