Le possenti torri del castello di Fenis ci
annunciano che non siamo lontani dalla meta e nella prima luce del gelido
inverno l'augustea Aosta ci appare in tutta l'austera maestà del suo glorioso
passato.
Sono trascorse meno di due ore dalla nostra partenza da Milano e già
dai finestrini dell'ovovia che ci porta a Pila, possiamo ammirare tutta la città
nello splendore del primo mattino. Ben visibili le vestigia della Roma
imperiale: l'imponente cinta muraria rettangolare mentre ad oriente della Porta
Pretoria spiccano il possente Arco di Augusto, il Foro, i templi, le terme, il
teatro e l'anfiteatro.
Un ultimo sguardo ed eccoci arrivati nella splendida e soleggiata conca di Pila
apprezzata stazione siistica che si affaccia come un balcone naturale sulla
città capoluogo. Il manto nevoso è soffice ed abbondante e ci ricorda che
abbiamo raggiunto una quota di circa 2000 metri.

Il comprensorio sciistico può vantare ben 56 kilometri di
piste ben battute e collegate da 12 impianti a fune. Nonostante la notevole
altitudine, la vegetazione è fitta e larici, cirmoli ed abeti ben ricoperti di
neve ci accompagnano nella nostra ascensione fin oltre i 2400 metri di
altitudine. Una seggiovia biposto ci porta poi sulle piste più alte ed eccoci ai
2700 metri del Couis 1 dove il panorama è veramente mozzafiato e spazia su tutta
la valle: il Gran Paradiso, il Bianco, il Cervino, il Rosa. Il tempo inesorabile
è tiranno e le ore passano veloci sulla neve sofficissima.

L'odoroso richiamo di buona cucina locale proveniente da uno dei numerosi rifugi
è troppo invitante e non vogliamo resistere alla tentazione. La sosta è gradita
ma ancora ci aspettano le ultime sciate prima di tuffarci più a valle in tempo
per riprendere l'ovovia per Aosta.
Ora il ponente si colora di rosa; è l'ora del ritorno e
mentre volgiamo gli ultimi sguardi alle vette che sembrano allontanarsi nella
fioca luce del gelido crepuscolo, il buio avvolge la valle, il cielo si tinge di
rosso ed il sole lentamente scompare dietro il Monte Bianco.
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