Il
Madagascar è un paese che sta cambiando ma per fortuna più lentamente di altri e
quindi si può ancora godere di paesaggi incontaminati, di cieli azzurri che
riempiono gli occhi ed il cuore...
...di colline verde smeraldo che
viste dal finestrino fanno sognare.
Purtroppo anche lì le cose cambieranno ma 'mora-mora', che vuole dire piano
piano, e proprio questo identifica il modo di vivere in quella terra: sai quando
parti ma non potrai mai sapere quando arriverai 'dipende dal vento, dobbiamo
aspettare il vento' ci è capitato di aspettare giorni fermi su una spiaggia per
aspettare il vento buono.
Abbiamo fatto spostamenti con i pulmini locali, i taxi-brousse, stando 37 ore
schiacciati l'uno con l'altro, su sedili scomodi e radio accesa a tutto volume,
ma mentre viaggi quello che vedi fuori dal finestrino ti rinfranca e ti consola
sapendo che ancora al mondo esistono posti così
terra rossa, colline verdi,
cieli azzurri e un'alba che preannuncia un grande sole.


E' un paese in cui la domenica le persone si vestono a festa per andare a Messa
e vedi le famiglie tirate a lucido, i bambini con giacche enormi che
probabilmente sono un'eredità di fratelli più grandi, donne e bambine vestite di
raso in elegantissimi vestiti, si sfoggiano ombrellini coprisole che si vedono
solo nei film di epoca coloniale e fa effetto perché sono le stesse persone che
durante la settimana vivono scalzi e trasandati, giocando per strada e giocando
con niente: conchiglie, copertoni, bastoni. Nonostante tutto c'è sempre e
ovunque, e sottolineo ovunque, musica alta a tutto volume e gente che danza in
gruppo facendoci ricordare che un pizzico di gioia e di allegria servirebbe
anche a noi che materialmente abbiamo molto di più ma forse umanamente stiamo
perdendo qualcosa che ci appartiene
chissà forse se imparassimo a vivere un
pochino 'mora-mora' anche noi potremmo vivere più leggeri..!
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