L'equipaggio viaggia a bordo del nuovo camper immatricolato
in febbraio, un CI MIZAR GTX ed è composto dal conducente Giulio di 44 anni , il
navigatore indispensabile Giovanna, il mozzo tuttofare Marco di 15 anni e la
simpatica Alessia di 13 anni.
Quest'anno, dopo aver visitato la Tunisia e dopo vari tentativi di itinerari,
decidiamo di visitare il Medio Oriente, senza nascondere tante perplessità circa
la sicurezza di questo viaggio nonché i pericoli connessi, date le tante voci
comuni diffuse nel nostro Paese nei confronti dei luoghi che ci accingiamo a
visitare. Il viaggio di fatto ha necessitato di una preparazione insolita
rispetto ad altri viaggi da noi compiuti sia per i documenti (passaporti, visti,
patente internazionale) che per quanto riguarda l'aspetto sanitario
(vaccinazioni antitifica ed antiepatite A) .
Questa volta il materiale scaricato da internet di viaggi simili svolti da
colleghi camperisti è davvero molto esiguo, pertanto tutto l'itinerario è stato
da me studiato con l'aiuto del materiale inviatomi dalle ambasciate turche,
siriane e giordane.
29/6 partiamo da Matera alla volta di Alberobello dove pernottiamo,
30/6 trascorriamo una giornata di mare a Torre Canne dove in serata ci
raggiungono i nostri amici di Trapani Toti e Anna che viaggiano a bordo di un
motorhome Arca .
1/7 ci dirigiamo al porto di Bari dove ci imbarchiamo con la compagnia
Ferriers alla volta di Igoumenitsa. Costo del biglietto € 650 circa. Quindi a
mezzanotte arriviamo a Igounenitsa dove pernottiamo.
2/7 partenza per le Meteore, località da noi già visitata in
occasione di un nostro precedente viaggio del 2003, ma per Toti e Anna la tappa
era proprio da non perdersi. Quindi abbiamo proseguito in direzione di Grevena
verso Salonicco con sosta per la notte a Sindos .
3/7 a Kavala verso il confine turco abbiamo trovato una spiaggetta
stupenda a cui non abbiamo saputo resistere. Purtroppo il primo imprevisto del
viaggio è accaduto proprio qui in quanto il mio camper è rimasto insabbiato e
dopo 2 ore di inutili tentativi ci soccorre un giovane con un grosso
fuoristrada.
4-5/7 siamo al confine con la Turchia , con una certa ansia mista a gioia
(era già da qualche anno che sognavamo di farlo) e subito ci dirigiamo a
Istanbul, città stupenda sul Bosforo. Qui esiste un solo camping (Atakoy)
che abbastanza facilmente raggiungiamo ma con nostra sorpresa troviamo chiuso
per ristrutturazione, pertanto con qualche perplessità chiediamo di essere
ospitati nel parcheggio di un grosso albergo. Qui scopriamo la gentilezza
infinita di questi popoli, infatti non solo ci lasciano parcheggiare, ma le
guardie di turno hanno vigilato anche sui nostri mezzi. Parcheggiati i mezzi ci
siamo diretti in centro dove Istanbul si mostra con tutta la sua bellezza di
fascino europeo ed orientale con le sue basiliche e minareti che meravigliano i
visitatori specie se visti dalla barca e magari al tramonto. E' il Bosforo che
segna il confine tra Europa ed Asia.
6/7 L'indomani abbiamo visitato la basilica di S. Sofia, la moschea blu, il
Topkapi, il Gran Bazar. Dopo aver ancora impresso i colori, i profumi, il caos
di una Istanbul meravigliosa, attraversiamo il ponte sul Bosforo e con tanta
emozione leggiamo il cartello' benvenuti in Asia'.
Ci dirigiamo verso Ankara che superiamo senza fermaci perché diretti a
Goreme nel cuore della Cappadocia. Lungo il percorso pernottiamo a Aksaray
davanti ad un altro grand hotel dove il personale non solo ci da il benvenuto ma
ci ospita nella hall offrendoci caffè, te e tanta allegria.
7/7 Al mattino con stupore veniamo svegliati da due camerieri dell'hotel
che ci offrono la colazione in camper, il tutto a costo zero; tante foto di
gruppo, tanta ospitalità (che turchi!!) . Arrivati a Goreme visitiamo la
Cappadocia con il suo paesaggio fantastico di torri e abitazioni
troglodite disperse in una vallata stupenda che noi abbiamo visitato a bordo di
quad, esperienza simpaticissima che ci ha condotto sino ai camini delle fate.
Il viaggio verso il confine siriano è continuato con la visita di Zelve,
cittadina molto turistica ed arrivo a Derinkuyu per la notte (parcheggio
davanti alla città sotterranea) .
8/7 L'indomani visitiamo Derinkuyu , città sotterranea di ben 8 piani
costruita dai cristiani per sfuggire alle persecuzioni; vi potrebbe essere
qualche problema per chi soffre di claustrofobia. Qui l'artigianato locale si
basa soprattutto su oggetti in rame lavorati con tanta maestria.
Superato Adana ci dirigiamo a Iskederum verso il confine siriano. Al
confine siamo accolti da una dogana anni venti e con personale militare che ci
fa riempire un'infinità di scartoffie, pagare la tassa diesel oltre ad
un'assicurazione, il tutto per 250 dollari statunitensi (l'euro non è
accettato).
Dopo un paio di ore per i documenti eccoci in Siria e subito ci dirigiamo ad
Aleppo. Aleppo è una città molto caotica, per il pernottamento chiediamo ad
una pattuglia di polizia di indicarci un posto per dormire e subito, con tanta
gentilezza e disponibilità, fermano un automobilista che ci accompagna in un
viale tranquillo. Appena spenti i motori ci sentiamo salutare da alcuni signori
che dalla loro villa mega galattica ci invitano a bere un te nel giardino da
mille e una favola, quindi in men che non si dica ci ritroviamo seduti ai bordi
della piscina in compagnia di tutta la famiglia rumeno-araba il cui capo
famiglia, a fine serata, mi da i suoi recapiti raccomandandosi di chiamarlo per
qualsiasi problema in Siria.
9/7 la visita di Aleppo ci meraviglia non poco per la sua cittadella, per la
moschea , per il caratteristico souk e per i palazzi tutti di colore grigio, per
le strade che sono invase da profumi e odori provenienti dai tanti mercanti di
spezie e di pietanze cotte per strada. Qui si verifica il secondo inconveniente
del viaggio in quanto la mia telecamera, cadendomi di mano, si rompe. A questo
punto cerco di acquistarne una che trovo per soli € 200, ma che non possiamo
acquistare perché il nostro bancomat (maestro, cirrus) qui non esiste.
Lasciata Aleppo ci dirigiamo a Ebla ma il museo, contenente le tavolette
di argilla con le prime scritte al mondo, stranamente è chiuso. Qui facciamo il
primo rifornimento (90 litri di gasolio solo 7€!). Quindi ci dirigiamo alla
ricerca del Crac dei Cavalieri, antico maniero servito ai crociati quale
crocevia delle guerre sante, lo cerchiamo ed in tarda serata arriviamo nei
pressi, ma sbagliando strada ci ritroviamo bloccati in mezzo ad un caseggiato
crollato ed alcuni miliziani palestinesi che ci invitano ad andare via, visto
che eravano giunti sul confine libanese in stato di guerra. A tarda sera
troviamo in cima ad una collina il castello che subito ci sembra davvero
maestoso e con mura altissime. Noi risultiamo essere i soli mezzi presenti sul
desolato piazzale ed è qui che trascorriamo la notte!
10/7 la mattinata seguente vola via per la visita della fortezza che è davvero
bella e ben conservata. Terminata la visita ci siamo diretti ad Homs,
città completamente differente da Aleppo, molto occidentalizzata e caotica,
ideale per fare un po' di shopping. E' qui che finalmente riesco a comprare una
telecamera Sony e tanti dolcetti.
11/7 Ci dirigiamo verso Palmira attraverso una strada nel deserto che
costeggia solo tende di nomadi, campi militari, radar e qualche carrarmato.
Palmira, che da sola vale il viaggio, è semplicemente splendida specie se vista
coi colori del tramonto e ancor più dell'alba quando le rovine della città che
fu la capitale del regno della regina Zenobia che osò sfidare il potere di Roma,
si mostrano imponenti per bellezza, maestosità e stato di conservazione.
Trattandosi di un'oasi abbiamo pernottato nell'unico camping presente.
12/7 il mattino seguente all'alba a dorso dei cammelli abbiamo
perlustrato l'intero sito. Prima di lasciare Palmira siamo saliti sul castello
che domina le rovine: il paesaggio è fantastico ed il caldo davvero eccessivo.
E' qui che al mio camper si presenta un altro inconveniente del viaggio perché
segnala un difetto agli iniettori per cui suggerisce di rivolgersi a un centro
autorizzato al più presto. Il più vicino è a Damasco distante 250 Km;
giunti finalmente e trovata l'officina fiat riscopriamo la gentilezza di questi
popoli. Infatti appena arrivati e nonostante l'orario di chiusura , tutto il
personale si è messo a disposizione ed adoperato sul mio camper e dopo varie
verifiche resettano il computer di bordo dicendo che per fortuna si è trattato
solo di un falso contatto. Parcheggiamo nel camping New a 6 chilometri da
Damasco e con un taxi ci rechiamo alla medina e in serata su un belvedere da
dove si ammira tutta Damasco davvero spettacolare.
13/7 Ripreso un taxi abbiamo visitato la moschea dove è conservata la
testa di S. Giovanni battista. Lasciata Damasco ci dirigiamo a Bosra dove
vi sono importanti rovine romane nei pressi delle quali pernottiamo.
14/7 La visita del sito con lo spettacolare teatro romano ci impegna per
l'intera mattinata. Ci dirigiamo verso il confine giordano e qui le procedure
risultano leggermente più sbrigative, con un costo di tasse di soggiorno ed
assicurazione di € 80. Qui a mia moglie, colta in fragrante mentre riprendeva
l'immagine del sovrano giordano esposta in dogana, è stata sequestrata la
telecamera e restituita solo dopo aver cancellato tale filmato. Ci siamo diretti
verso Jerasha, località importante per i resti romano-arabi dove veniamo
accolti dalla polizia che molto gentilmente ci fa parcheggiare di fronte alla
proprio caserma, sorvegliati a vista ma con fare scherzoso e simpatico.
Proseguiamo per Madaba dove nella chiesa ortodossa di St. George abbiamo
ammirato sul pavimento il mosaico rappresentante tutti i luoghi della terra
santa. Ormai siamo alle porte della terra santa, pertanto non rinunciamo
a visitare il Monte Nebo dove pare sia morto Mosè e luogo dove costui ammirò la
terra promessa. Da qui si scorge Gerusalemme, quindi abbiamo costeggiato il
fiume Giordano sino alla prossimità del ponte King Hussein, dove si trova il
sito in cui fu battezzato Gesù. Vi si arriva con un bus navetta (costo per 4
persone 30 €). Ci dirigiamo verso il mar Morto dove verifichiamo di
persona che la salinità del mare fa sì che i bagnanti restino seduti nell'acqua
senza il rischio di affondare.. e dove in acqua galleggiando si può comodamente
leggere il giornale. Per la notte una pattuglia di polizia ci ha condotti in un
parcheggio in riva al mare. Notte caldissima ma sicura perché la pattuglia ha
vigilato su di noi.
15/7 avventura non riuscita in Israele, infatti ci era noto che in Siria
non accettassero alcun visto israeliano sul passaporto e pertanto abbiamo
parcheggiato i mezzi in un parcheggio ai margini del ponte King Hussein, abbiamo
pregato i doganieri giordani di apporre il visto su un foglio di carta a parte e
così alle 12,30 siamo saliti sul bus che attraversa il ponte e conduce in terra
di Israele. Una volta giunti dall'altro lato del ponte siamo in dogana
israeliana dove solo alle 14 disbrighiamo le procedure di ingresso, quindi
chiediamo ad un taxista di accompagnarci a Gerusalemme e questi ci chiede per 40
km. 250 €. Il problema più grande è quello che alle 15,30 rientra l'ultimo bus
per la Giordania e quindi risulta praticamente impossibile vedere Gerusalemme e
tornare per quell'ora. Facciamo dietrofront pagando, per uscire da Israele, ben
150 €. Peccato! Speriamo bene per un altro prossimo nostro viaggio.
Tornati in Giordania e ripresi i nostri mezzi ci dirigiamo alla volta di Al
Karak percorrendo la mitica strada dei re. Qui il nostro bancomat viene
trattenuto da uno sportello automatico , pertanto siamo costretti a dormire
davanti al castello in attesa che l'indomani mattina apra la banca.
16/7 recuperato il bancomat ci dirigiamo a Petra. Costo dei
biglietti 26€ oltre a 35€ per la guida e 40€ per la carrozza con la quale si
percorrono circa 2 chilometri attraversando uno stretto budello tra le rocce
altissime che all'improvviso si aprono davanti ad uno spettacolo mozza fiato.
Scolpita interamente nella roccia appare la facciata del tempio appartenuto ai
nabatei e scenario memorabile del film di Indiana Jones. Accanto si apre una
vallata costellata da tombe tutte ricavate sui fianchi di roccia rossa ed un
maestoso teatro; il sito è davvero affascinante.
Terminata la visita ci dirigiamo verso la località di Aqaba, punta
estrema della Giordania e del nostro viaggio; vi giungiamo di sera e dormiamo in
pieno centro.
17- 18/7 usciti dalla città di Aqaba nella direzione dell'Arabia Saudita
ci fermiamo su una delle tanto belle spiagge del mar Rosso dove il bagno
è d'obbligo. La prima sensazione che si ha nell'immergersi è quella di essere in
un acquario, mille i colori dei pesci tropicali, mille le sfumature delle spugne
e dei coralli. Davvero strepitoso! Qui abbiamo fatto delle grigliate di pesce
buonissimo. Oltre all'immersione con le maschere, per vedere nella sua interezza
la bellezza della barriera corallina e i due relitti di una nave e di un carro
armato sommersi, abbiamo noleggiato una barca con il fondo in vetro. Fa un certo
effetto stare sulla spiaggia di Aqaba e vedere di fronte da sinistra l'arabia
Saudita, il Sinai e Israele. Prima di lasciare Aqaba con la sua bandiera che ha
il primato di essere la più alta al mondo, ci siamo dedicati a fare un po' di
shopping, considerato che oltre ad essere una cittadina molto carina, Aqaba è
anche porto franco.
La sera prenotiamo, tramite un'agenzia del posto, un'escursione nel noto deserto
del Wadi Rum con cena, danze, musica beduina e pernottamento nel deserto
sotto un cielo stellato da favola e un suggestivo silenzio assoluto.
19/7 abbiamo attraversato con i fuoristrada il Wadi Rum, deserto molto
diverso dal Sahara da noi visitato lo scorso anno; di natura rocciosa con rocce
che a volte assumono profili di nave o di animali e con suggestivi geroglifici
incisi su alcune pareti. In serata, ahimè, incomincia il viaggio di rientro in
direzione di Amman ed in serata eccoci nuovamente in terra siriana dopo aver
disbrigato le solite noiosissime procedure doganali. Non da ultimo la fatidica
domanda 'siete stati in Israele?' alla quale ho necessariamente dovuto
rispondere 'NOOOO!!!'
20/07 Facciamo tappa a Maalaula, unico posto al mondo dove si
parla ancora l'aramaico e dove un signore molto gentile ci fa sentire il Padre
nostro recitato nella lingua in cui lo recitò per la prima volta Gesù; visita
del convento di S. Tecla davvero molto caratteristico incastonato tra le rocce.
La sera ci dirigiamo verso Ebla, ci fermiamo in un paesino per la notte
ma veniamo disturbati da alcuni ragazzi, pertanto proseguendo per altri pochi
chilometri raggiungiamo un belvedere stupendo e molto tranquillo.
21/07 Oggi decidiamo di visitare il castello del Saladino che si trova in
direzione di Lattaia; il castello è molto bello e immerso nel verde ma la
stradina per arrivarci è decisamente tortuosa e con una forte pendenza. In
serata siamo di nuovo in Turchia dove alcuni ragazzi in un ristoro subito dopo
la dogana ci offrono te e tanta accoglienza.
22/07 Oggi è tappa di spostamento ma ciò non toglie che arrivati a Advinick
ci immergiamo in mare per il tanto desiderato bagno ristoratore; passeggiata e
cena.
23/07 Ancora una tappa di spostamento che vede un bagno ad Alanya in direzione
di Antalya; purtroppo a causa del fondo stradale turco al nostro compagno di
viaggio esplode una gomma e per ripararla decidiamo di pernottare a Isparta
dove, considerato il basso costo dei pneumatici, Toti decide di sostituire le
quattro gomme con soli 350 €.
24/07 Arrivo a Pammukkale, altro posto incredibile, dove il calcare
bianchissimo ha dato origine ad immagini e forme creando un paesaggio ovattato
unico al mondo ricco di vasche e piscine naturali di acqua calda . Costo del
biglietto 15€. In serata arrivo a Efeso.
25/07 Visita di Efeso (biglietti di ingresso 30€ per quattro
persone), sito archeologico di grande importanza, conserva quasi intatta quella
che fu la biblioteca di Celso. Dai qui ci siamo recati a visitare la casa dove
la Madonna fu condotta da San Giovanni Evangelista dopo la morte di Cristo e da
dove ascese al cielo. Partenza verso Pergamo.
26/07 Visita dell'acropoli di Pergamo, sito molto importante dove fu
inventata la pergamena e dove sorgeva l'antica ara pagana (costo del biglietto
30€). Nel pomeriggio ci rechiamo, non prima di aver fatto un altro bagno ad
Altilomuk, a Cannakkale dove prendiamo un traghetto e attraversiamo i Dardanelli
per evitare di attraversare nuovamente Istanbul per rientrare in Europa e
accorciando di qualche centinaia di km il rientro.
27/07 Passaggio della frontiera greca; sosta a Kavala per il
pranzo; pernottamento a Veria dove alcuni locali ci accolgono offrendoci
fichi e acqua fresca.
28-29/7 In attesa del traghetto del 29/9 da Igoumenitsa decidiamo di
trascorrere due giornate di mare a Plataria cenando a base di giros pitas
e crepes alla nutella.
30/7 arrivo alle 8 a Bari e alle 9,30 a Matera dove salutiamo i nostri
splendidi amici di viaggio Anna e Toti che, come lo scorso anno, si sono
dimostrati davvero eccezionali. Peccato che per il resto dell'anno ci separino
più di 800 km!
Considerazioni:
il viaggio e' stato sicuramente uno dei più belli ed emozionanti che abbiamo
fatto e non presenta particolari problemi.
Ricordarsi dei visti per Siria e Giordania, ricordarsi di non farsi apporre da
Israele alcun visto sul passaporto ma chiederlo su foglio a parte e distruggerlo
prima di rientrare in Siria; gasolio in Siria e Giordania costo 7 centesimi di
dinaro, praticamente gratis ma c'è da pagare la tassa diesel in Siria; acqua
reperibile davvero dappertutto; attenzione al fondo stradale turco,le frontiere
di Siria e Giordania e' meglio attraversarle di notte. La gente e'
meravigliosamente ospitale, il clima caldo secco di giorno e fresco di notte. La
sosta tranquilla dovunque, scarichi obbligatoriamente selvaggi. Aqaba
meravigliosa.
Giulio Fabrizio Rec. 339/1264142
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