Tra Camogli e Portofino, in una profonda insenatura
nella costa del Promontorio di Portofino, sorge la celebre
Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte nell'intatto borgo marinaro omonimo.
Dopo la prima frequentazione monastica, il complesso di San Fruttuoso di Capodimonte fu umile abitazione per pescatori, spesso covo di pirati, poi
proprietà per secoli dei Principi Doria: un luogo assolutamente unico, dove
l'opera dell'uomo si è felicemente integrata con quella della natura. Sono
visitabili il complesso monastico del X-XI secolo con il Chiostro, la Sala
Capitolare, la Chiesa; e le tombe dei Doria e il corpo a mare gotico del XIII
secolo.
Lungo la strada che collega l'Abbazia al borgo dei pescatori, risalente al XVI
secolo, si incontra una ripida scalinata che conduce alla torre di Andrea
Doria, eretta nel 1562 dagli eredi dell'ammiraglio, Giovanni Andrea e
Pagano, per difendere il borgo e la sua provvidenziale sorgente di acqua dolce
dalle incursioni dei pirati barbareschi. La torre presenta sulle due facciate
rivolte al mare lo stemma della Famiglia Doria, l'aquila imperiale, mentre altre
decorazioni sono visibili sulle cornici e sulle mensole.
Nei due piani del corpo abbaziale del XIII secolo il recente restauro ha
rivelato le strutture romaniche più antiche. Qui è stato allestito il
Museo, che raccoglie documenti della storia dell'Abbazia, del suo tempo e della
vita dei monaci. In particolare, i tavoli-vetrina dei due piani accolgono
ceramiche da tavola e da cucina usate dai monaci dal XIII al XIV secolo. Le
ceramiche hanno varia provenienza (Liguria, Italia meridionale e mondo islamico)
e sono state rinvenute in un deposito scoperto nell'abbazia durante i lavori.
Dal livello inferiore del chiostro si accede al profondo vano a volta concesso
ai Doria dai monaci come sepolcreto. Le tombe in marmo bianco e
pietra grigia alternati nella tipica bicromia, sono disposte a schiera sui tre
lati del vano e sono costituite da arche in muratura singole o a coppie, in gran
parte con epigrafi, e sormontate da arcosoli a sesto acuto sorretti da colonnine
marmoree, con tettuccio a capanna.Qui riposano sette membri della famiglia Doria,
mentre per altri due sepolcri e un sarcofago romano si ignorano le identità dei
personaggi tumulati.
Il Chiostro Superiore, costruito nel XII secolo, è stato quasi del tutto
ricostruito nel Cinquecento per volontà dell'ammiraglio Andrea Doria, che ha
dotato il livello superiore di coperture a crociera, con impiego di capitelli e
colonne di varia provenienza. Il capitello in primo piano, ad esempio, è romano
(fine II secolo d.C.), altri sono romanici. La bella loggia romanica sul fondo,
del X secolo, chiusa durante i restauri del 1933, è stata ora riaperta e guarda
l'interno del Museo.
Gran parte dell'attuale abbazia risale al X-XI secolo, mentre il corpo verso
mare, con il bel loggiato a due ordini di trifore, fu realizzato nel XIII
secolo grazie alle donazioni della famiglia Doria. La torre nolare è uno
dei più antichi elementi architettonici dell'Abbazia e della Liguria. Alla
calotta sferica, leggermente ovale, nel X secolo secondo i canoni bizantini, è
stata poi sovrapposta in una torre ottagonale con lesene a vista, secondo la
tradizione ottoniana.
Ringraziamo il Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI) e vi
invitiamo a visitare il sito
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