C'è un luogo nel quale di notte brillano miliardi di stelle,
dove
percepire il loro suono nel silenzio surreale che ti circonda. C' è un posto
dove al mattino può capitarti di trovare un ippopotamo nel giardino
... o di incontrare un elefante che passeggia indisturbato nelle strade
cittadine.
C' è un posto dove il dolce profumo dei fiori di frangipane si unisce al profumo
della legna che arde. C' è un posto dove il sorriso della gente ha la stessa
luce del sole e dove l'Uomo e la Natura vivono in una simbiosi mutualistica .
Al crepuscolo , nella savana , le ombre creano forme immaginarie e la notte reca
con sé sogni propiziatori, ancestrali magie che ci aprono altri mondi
fantastici.
C' è un posto che si chiama Zimbabwe, una terra che vibra di luci, colori e
suoni e dove riscopri il valore del rapporto umano, dell' amicizia, della
cortesia, il piacere di incontrare uno sconosciuto e conoscere l' altro,
l'emozione profonda di uno sguardo, la gioia di stare insieme agli altri .
Mauya ! Semukele ! Benvenuti nel Paradiso !
Lo Zimbabwe è situato nell' Africa del Sud, fra i fiumi Zambesi e Limpopo. In un
area di 390.245 km quadrati, uguale allo stato della California . E' attorniato
e adornato da una collana preziosa di Paesi che lo circondano : lo Zambia, a
nord, il Mozambico a est, il Botswana a ovest e a sud il Sud Africa. La lingua
ufficiale è l' inglese, ma sono molto diffuse anche le lingue Chishona e
Sindebele, oltre ad altre come Sotho, Venda, Tonga, Kalanga.
Sono arrivato all' aeroporto di Harare , la capitale , in una fresca mattina di
Giugno. Il volo della compagnia Air Zimbabwe proveniente da Londra Gatwick è
stato del massimo comfort grazie alla inconfondibile professionalità e gentile
cordialità del personale di bordo.
Harare, la capitale dello Zimbabwe è lì davanti a me : esco
dall'aeroporto e mi accorgo che il cielo qui è più alto, immensamente alto sopra
di me .
Harare, una città a dimensione umana, ricca di cultura, di arte, di storia e di
vita.
Harare fu fondata nel 1890 e prende il suo nome da un capo della tribù locale
Shona ,'Harare -the one who never sleep'.
Harare , soprannominata 'The Sunshine City', ti accoglie con un ritmo tranquillo
e cadenzato come il suono dei tamburi africani, ti sorprende con la bellezza
della sua Galleria Nazionale d' Arte, dove si possono ammirare esposizioni di
arte antica e contemporanea. Harare ti ipnotizza, come un cobra , regale,
maestosa , tutta da scoprire .
Il clima è ideale, lo Zimbabwe si trova a sud dell'Equatore,
quindi le stagioni sono l' inverso rispetto all'emisfero nord . Harare si trova
a 1.492 metri sul livello del mare, qui l' inverno (che va da maggio ad agosto)
si manifesta con temperature primaverili che accompagnano il visitatore nelle
sue escursioni e passeggiate durante il giorno, alternandosi a notti fresche .
Fiori e alberi ovunque incorniciano gli edifici e le strade : a settembre 'The
African Unit Square' si accende improvvisamente di un vibrante color porpora con
i meravigliosi alberi di Jacaranda in fiore .
Mbare è il mercato tradizionale dove si possono trovare ogni genere di prodotti
artigianali, statuine, strumenti musicali come la Mbira, tessuti pregiati,
mobili in tek e lavorati a mano : l'atmosfera è veramente straordinaria per la
vivacità e la moltitudine di persone. Qui si può acquistare con dollari
americani oppure con la moneta locale, ZimDollar il Dollaro dello Zimbabwe.
Fuori alcuni bambini mi vedono fotografare e si avvicinano a me incuriositi . Mi
chiedono di far loro una foto, ed io scatto la fotografia e poi mostro loro
l'immagine nello schermo dell' apparecchio digitale : il gioco comincia così .
Risate innocenti, volti meravigliati, stupore, gioia, e ognuno vuole rivedersi,
rispecchiarsi in quello schermo digitale , mi circondano , e scopro la bellezza
di quei bambini così veri, puri, semplici, genuini, intorno a me,
straordinariamente sereni e felici , nei loro occhi grandi c'è tutto il mistero
e la profonda dignità e verità di questo continente .
Harare è anche la città che ospita il Summer Jazz Festival , dove
partecipano musicisti da tutti i paesi Africani per una settimana di suoni e
ritmi senza confronti. Harare è la città che ospita anche l' HIFA , Harare
International Festival of Arts (musica, teatro,danza ) ogni anno in Aprile, e
poi c'è il famoso Souther African Film Festival in Novembre . Anche la vita
notturna è vivace e rivela sorprese inaspettate, esistono numerosi locali,
nighclubs e discoteche come ' Stars ' accanto al Rainbow Tower Hotel, dove poter
ascoltare musiche d'avanguardia, dance, hi-pop.,tra proiezioni multicolori di
video che non vedresti altrove.
Nel Rainbow Tower Hotel si può cenare in un ristorante francese 'La Chandelle'
oppure sedersi al 'Aviator's Arms' pub in tradizionale stile inglese. La notte
scivola via fra danze sensuali, ritmi, suoni avvolgenti e cocktail preparati con
creatività e maestrìa.
In Harare c'è uno degli alberghi più esclusivi ed eleganti del mondo , il
Meikles Hotel, inaugurato il 21 Novembre del 1915, con la sua piscina al 13°
piano, il suo centro benessere e relax, col suo bar d' ispirazione francese ' il
Can Can' e un raffinato ristorante 'La Fontaine' dove poter assaggiare piatti
prelibati in un ambiente di alta classe . Qui l' ospite è sempre un Re, ovunque,
in Zimbabwe , il visitatore è accolto con una frase 'How are you?'. E nel
ristorante del Meikles Hotel incontro proprio una 'Regina', con la corona in
testa, è Miss Zimbabwe , Caroline Marufu vincitrice quest'anno del concorso
nazionale. Una modella di indescrivibile fascino e bellezza originaria di
Bulawayo, la seconda città dello Zimbabwe , con un sorriso indimenticabile, un'
andatura maestosa e sinuosa come un leopardo, una vera Regina dell' Africa
moderna , capace di una grande umanità, un grande cuore, una sensibilità e
naturalezza che ti lasciano incantato e disarmato di fronte a tanto splendore.
Attorno ad Harare le attrazioni per i turisti:The Lion and Cheta Park' e 'The
snakePark' dove ammirare una infinita varietà di serpenti .
Esistono numerose attività sportive : cricket, tennis, polo, golf, c'è n'è
davvero per tutti i gusti.
Poco fuori Harare ci sono le Balancing Rocks, a Epworthy . Sono distese di rocce
ciclopiche poste in bilico una sull'altra, in un improbabile equilibrio, che
sembra creato da un Dio giocoso, burlesco e deciso a stupire, a meravigliare gli
umani con il suo potere e la sua abilità . Queste rocce sono lì da secoli, a
volte sembra che siano sul punto di crollare al primo soffio di vento, eppure
rimangono lì immobili, nella loro possente mole, ma al tempo stesso leggere, si
stagliano contro il cielo azzurro, a strabiliare il viaggiatore : un mistero,
una sfida alla legge di gravità .
Andiamo a visitare il parco Chapungu , atelier degli scultori , dove si
possono ammirare e acquistare capolavori dell' arte contemporanea dello Zimbabwe.
Abili e sapienti scultori sono lì, a piedi nudi, sotto il sole, con un semplice
martello e uno scalpello : come magici prestidigitatori impiegano settimane, a
volte mesi, per estrapolare dalla pietra un volto, un corpo, un animale, una
visione dell'animo, un sogno o un pensiero che riconduce ad antichi riti e
simbolismi, echi perduti nel tempo.
Qui sembra che al di là delle lingue ciò che conta sia comunicare con la gente,
e si riesce a comunicare con uno sguardo, un gesto, un sorriso, riscoprendo l'
essenza dell' esperienza del vivere quotidiano, lo scambio di anime che in
occidente abbiamo dimenticato nella nostra corsa per 'avere', dimenticandoci chi
' siamo ' .
Lasciamo la capitale e attraversiamo in pullman trecento chilometri per arrivare
a Masvingo . Durante il percorso incontriamo centinaia di piccoli
villaggi, con le capanne dai tetti di paglia e dai muri di argilla, dove vivono
piccole comunità, famiglie, con le loro organizzazioni e antiche tradizioni ,
luoghi nei quali si resta affascinati dalla serenità con la quale gli abitanti
vivono e ti accolgono per farti visitare le loro case. Qui lo spazio è riempito
da emozioni, da sentimenti, da un ' esserci ' e vivere nel presente ascoltando
gli altri, facendo parte di un insieme di esistenze. Una vera lezione di vita.
Lasciato il villaggio, arriviamo a una maestosa costruzione di pietre, con un
cammino che ci conduce in cima ad una montagna : siamo nel ' Great Zimbabwe
', il cuore spirituale e storico del Paese. Sito archeologico fra i più
interessanti al mondo, il maggiore nell' Africa sud-Sahariana. Un luogo
misterioso, sulle cui origini e sulla cui storia ancora tutti i misteri non sono
stati svelati .
Si tratta del secondo monumento in dimensioni e importanza in Africa dopo le
Piramidi, una vera e propria reggia di pietre, capitale religiosa e spirituale,
una monumentale struttura che si staglia contro il cielo, un invito agli Dei a
scendere e visitare la Terra. Qui all'apice del suo splendore e al culmine della
sua civiltà vivevano circa 20.000 persone.
Queste rovine datano fra il 1250 e il 1459 AD, dalla loro cima la veduta sul
panorama sottostante lascia senza fiato. L'aura mistica che si respira fra gli
stretti cunicoli e i passaggi fra le enormi rocce ci conducono alla parte più
alta 2593 metri sul livello del mare. Pura poesia visiva, poesia per gli occhi,
e per lo spirito che qui ritrova pace e serenità . Il mistero che avvolge il
luogo ci racconta di una grande capitale, un fortunato impero. Li risiedeva il
Re, in quel luogo di elevazione e venerazione. Nella valle sottostante si
trovano il 'Grande Recinto di Mura' ( 'Great enclosure' ) e la strabiliante
architettura della Torre conica , dalle linee regolari e pure che lasciano il
visitatore stupefatto da tanta sapiente abilità costruttiva.
E qui , nel 1987, R.N. Hall, archeologo, trovò l 'uccello in pietra usato come
simbolo rituale, 'Zimbabwe Bird' o 'Fish Eagle' che da allora è divenuto l'
emblema nazionale visibile anche nella bandiera del Paese.
Purtroppo il sito è stato depredato dei numerosi tesori che qui erano custoditi
: gioielli, oro e pietre preziose che appartenevano al Regno di Munhumatapa .
Nelle vicinanze c'è uno degli Alberghi più originali e fantasiosi, 'Lodge at the
Ancient City', con vista sul 'The Great Zimbabwe' . In questo albergo l'
architettura contemporanea si ispira ad antichi pensieri e credenze, componendo
sale dove rocce e legni pregiati si intersecano armoniosamente per una
esperienza indimenticabile di equilibri naturali e significati mistici.
Poco distante il Lake Mutirikwy è una meta da appassionati per poter
avvistare ippopotami, rinoceronti, antilopi, coccodrilli.
Nella zona visitiamo le grotte 'Pomangwo ' dove i 'bushmen ', nomadi e abitanti
delle caverne, dipingevano 20.000 anni fa le scene preistoriche di caccia,
animali, uccelli, danze tribali e momenti di vita quotidiana. Disegni, segni,
tratti proporzionati e stilizzati, che le mani abili di quegli uomini hanno
tracciato col sangue animale e coi colori della terra e delle piante per
tramandare la loro presenza e la loro storia fino ad oggi, disegni e pitture che
come per magia ci ritroviamo davanti ai nostri occhi increduli, a parlarci di un
mondo lontano, un linguaggio di secoli, un linguaggio del silenzio.
Lasciato quel paradiso ci dirigiamo verso Bulawayo, la seconda città
dello Zimbabwe , con le sue tipiche case in stile coloniale e una ricca vita
artistica e culturale.'The City of Kings' anche detta 'Il gioiello sotto il sole
dello Zimbabwe' ospita un meraviglioso Museo Nazionale di Storia Naturale, con
animali e minerali che raccontano le mille storie sconosciute di questo
inimmaginabile universo.
In questa città la ferrovia arrivò nel 1897 facendola diventare un importante
centro per lo scambio e il commercio.
30 chilometri a sud di Bulawayo c'è il 'Matopos National Park' , dove il
vento ha scolpito le granitiche rocce delle montagne per creare giochi di volumi
e di forme di ineguagliabile e drammatica bellezza.
Matobo Hills è un area di mistero e di leggende, luogo di culto dei Dei
Africani. Nell' area ci sono circa 2.000 San (bushman) dipinti preistorici sulle
rocce e i leopardi regnano sovrani ovunque nella zona .
Matobo Hills Lodge è per il turista un luogo di inenarrabile tranquillità e
relax, dove le case che ti ospitano sono in materiali naturali, accoglienti,
arredate in stile etnico con gusto e sensibilità, arroccate su rocce e con vista
su una immensa vallata dove si possono vedere le aquile nere volare insieme,
maschio e femmina, le quali rimangono insieme,fedeli,per la vita.
L' atmosfera al Matobo Hills Lodge è naturale e tranquilla, si possono
assaggiare cibi locali e poi l 'organizzazione 'Touch the Wild' ci porta a
visitare la Tomba di Cecil John Rhodes (1853-1902), da cui il nome antico
'Rodhesia' dello Zimbabwe odierno, un colono che, innamorato del luogo, ha
voluto che il suo corpo fosse seppellito in cima ad un monte da dove si puo'
guardare l' infinito 'The View of the World'. Fra le rocce gigantesche che
circondano la sua tomba cresce una pianta la 'Resurrection plant', dei
ramoscelli secchi che, se messi in una ciotola d'acqua, dopo poche ore fanno
sbocciare come per incanto foglie e fiori.
Nel Parco Nazionale Hwange ( un area di 14,600 sq km, la più grande area
selvaggia protetta nel sud dell 'Africa, grande quasi quanto il Belgio) si
possono effettuare gite coi fuoristrada 4x4 con guidatore e guida specializzata,
per il 'Game Drive' che ti permette di ammirare e fotografare una fauna
straordinaria : 90 specie diverse di animali, Elefanti a centinaia, Giraffe
(3.000) che con eleganza scivolano nella foresta, Bufali (17.000), Impala
(antilopi africane, 6.000), Scimmie, Leoni, Gnu, Struzzi, 400 specie di uccelli,
mille tra alberi e piante differenti .
Il Hwange National Park è una delle regioni africane ancora da scoprire, intatte
nella loro bellezza senza tempo, qui un safari rivela sempre sorprendenti
visioni inaspettate e incontri ravvicinati con gli animali, uno scenario
irresistibile, che ti ipnotizza e ti coinvolge profondamente.
Ci si ritrova immersi in un mondo magico, un mondo di fiaba, una sorta di
Paradiso terrestre, dove gli animali sono liberi e la natura regna sovrana da
sempre e ci racconta storie incredibili.
Viene da stropicciarsi gli occhi , increduli, per capire se ciò che stiamo
vedendo è davvero lì davanti ai nostri occhi oppure se si tratta di un miraggio,
di un' allucinazione. Eppure è tutto così meravigliosamente vero e sublime,
perfetto, un' armonia di vita e di abbondanza .
Quando cala il tramonto tutto si accende di arancio, poi di rosso, il paesaggio
sembra bruciare , esplode in colori irreali . Poi scende la notte, candele
accese, i falò , la legna che arde davanti le capanne, per riscaldarsi nella
notte invernale (anche se siamo in Giugno). E il cielo brilla delle stupefacenti
galassie dell' emisfero sud .
L' attrattiva più nota dello Zimbabwe sono senz'altro le Cascate Vittoria. I Makalolo , la popolazione del luogo, le chiamavano 'Mosi oa Tunva' (ovvero :'Il
fumo che tuona') : gli spruzzi delle cascate si innalzano verso il cielo e sono
visibili a chilometri di distanza. Il fiume Zambesi, il più grande fiume dell'
africa Australe,ha una lunghezza di 2.660 chilometri e precipita lungo un fronte
di 1.700 metri di larghezza. Le cascate furono scoperte dall' esploratore
inglese David Livingstone nel 1855 che diede loro questo nome in onore della sua
Regina.
Oggi le cascate sono meta turistica di gente proveniente da tutto il mondo per
ascoltare quel frastuono formidabile e immergere il proprio sguardo in quella
visione infinita di acqua, arcobaleno e denso fumo di pioggia. Non esistono
parole per descrivere una tale meraviglia che ha creato nella zona circostante
una foresta tropicale, dove vari sentieri conducono il visitatore in diversi
punti di osservazione di questo unico fenomeno naturale.
Uno dei modi più belli di ammirare le cascate Vittoria è dall'elicottero che si
puo' noleggiare o da un aeroplano ultraleggero, per effettuare quello che viene
denominato a ragione il 'Volo degli Angeli'. E da lassù ci si sente davvero
degli Angeli, in ammirazione per la stupefacente creazione divina del mondo.
Le Victoria Falls offrono una scelta considerevole di alloggi ed Hotel, tutti
con suites di lusso, piscine, cocktail-bars, sale per conferenze ed ogni tipo di
comfort.
C'è l'elegante e in puro stile Vittoriano ' Stanley and Livingstone Hotel ' dove
stile e ospitalità offrono al cliente un tuffo nel passato e nella storia
leggendaria. 'The Kingdom at Victoria Falls' dall'architettura che rimanda
visivamente ai monumentali resti storici dello Zimbabwe. Sulle rive dello
Zambesi River si erge ' The Elephant Hills Resort ' : un cartello nel giardino
adiacente avverte :'attenzione ai coccodrilli'
e sulle finestre delle stanze un
altro insolito avvertimento 'tenere chiuse le finestre,scimmie e babbuini
possono entrare nelle stanze'
C' è poi 'L'Ilala Lodge' che offre una distinta atmosfera e il cui arredamento
evoca le prime avventure degli esploratori in Africa. Il 'A' Zambesi River Lodge'
col ristorante che ci seduce con piatti prelibati a base di carne di struzzo e
coda di coccodrillo. E poi c'è il 'Victoria Falls Hotel' uno degli Hotels più
lussuosi e rinomati al mondo, con una bianca terrazza e un rigoglioso giardino
con vista sullo spettacolare panorama del 'Mosi oa Tunya' (il fumo che tuona) in
lontananza e il ponte sulle Cascate.
Per una cena veramente particolare e immancabile il 'Boma Restaurant', in puro
stile africano, offre anche danze, musicisti , folklore oltre alla sua cucina
tradizionale di alto livello.
Nei pressi delle cascate Vittoria sono numerose anche le attività che vengono
offerte al turista : 'Shearwater Adventures ' è un' associazione che ti offre
emozioni e adrenalina con il Rafting, la Canoa, il Bunji Jumping dal ponte, la
indimenticabile 'passeggiata con i leoni ' ( dove si possono finalmente guardare
i 'Re della Foresta' nei loro occhi profondi e fieri e accarezzarli come se
fosse la cosa più naturale al mondo ), e infine la 'passeggiata a cavallo degli
elefanti' .
E poi ci sono tanti sports da praticare, dal golf alla pesca .
Per una romantica serata si può scegliere una barca che scivola leggera e
silenziosa sul blu profondo del fiume Zambesi per portarti all'appuntamento col
suo eccezionale tramonto, di fronte al sole d' Africa, sorseggiando un cocktail
o una birra Zambesi .
Il fiume Zambesi scorre fra lo Zimbabwe e lo Zambia, e lì regna il leggendario
Dio delle acque 'Nyami Nyami'.
La sera ci si può recare ad uno spettacolo di varie danze tradizionali
'Traditional Dance Magic of Africa' (Marimbus dancing, Shangan Dancers, Nyau e
Makishi Dancers) e lasciarsi trasportare dai ritmi avvolgenti e dalle
straordinarie acrobazie e movimenti incantevoli dei danzatori. Uno spettacolo da
non perdere.
Sul volo Air Zimbabwe che mi riporta a Londra la cortesia e la spontanea
gentilezza del personale di bordo mi fanno sentire a casa .
L' aereo si inoltra nel cielo profondo, attraversando la notte stellata. Sembra
di lasciare un altro pianeta .
Mi addormento, sogno di un luogo fantastico dove nel cielo di notte brillano
miliardi di stelle, e puoi persino percepire il loro suono nel silenzio surreale
che ti circonda.
Sogno di un posto dove al mattino può capitarti di trovare un ippopotamo nel
giardino, o di incontrare un elefante che passeggia indisturbato nelle strade
cittadine.
Sogno di un posto dove il dolce profumo dei fiori di frangipane si unisce al
profumo della legna che arde
un posto dove il sorriso della gente ha la stessa
luce del sole e dove l'Uomo e la Natura vivono in una meravigliosa simbiosi
mutualistica . Sogno Zimbabwe
nella notte che mi riporta a casa .
Al risveglio ho una sola certezza, quella che in quel Paradiso voglio tornarci
presto, per ritrovare quell' incanto perduto, per continuare la scoperta
affascinante di quella vita selvaggia tropicale vera e incontaminata .
Mi avevano parlato del 'Mal d'Africa' , quella indefinita e impalpabile
nostalgia che ti affiora nello spirito dopo un viaggio in Africa e che non ti
lascia più solo : ora so cosa significhi.
Ti prende nel cuore, ti entra nel respiro, fa parte di te, ti riempie l'anima di
emozioni, di sogni, di speranze e di meraviglia. Non ne puoi più fare a meno del
Paradiso.
Grazie Zimbabwe. Tatenda. Siyabonga.
Prof. Alessandro Zanazzo
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