il 15...
tutto pronto, sveglia impostata sulle 7:00. BIP BIP BIP... spengo la sveglia,
anche Emilia spegne la sua; richiudo gli occhi per un secondo... dopo un ora
Santa Emilia si sveglia: ENRICO SONO LE OTTO!!!
Tardissimo! Scattiamo come due molle in piedi (niente di peggio per iniziare un
viaggio) e, dopo un lavaggio corporale e una accurata vestizione da guerrieri
motociclisti, cavalchiamo il mio cavallo d'acciaio, accendiamo il bluetooth,
musica di sottofondo (grazie al cellulare che legge mp3) e alle 9:10 partiamo.
La moto, anche se carica al massimo, scivola leggera sull'asfalto e dopo 5 ore
approdiamo ad Ancona in perfetto orario. Nota simpatica: al casello non abbiamo
pagato perché i casellanti aderivano ad uno sciopero che sarebbe terminato 8
minuti dopo: fortunelli direi, 17 euro risparmiati! ma se usavo il telepass
pagavo... quindi questa tecnologia è veramente a nostro vantaggio?
Il traghetto non è un esempio di accoglienza, i camerieri greci sul mare sono
acidoni, ma io sono in vacanza e loro no, quindi gli sorrido sempre e, dopo
qualche incontro, ricambiano...strategia consolidata!
Se amate un minimo di avventura, non prendete le cabine perché non servono: a
luglio fa caldo e non servono neanche le poltroncine perché non ci si dorme bene
sopra.
I nostri posti sulle poltroncine prenotate sono occupati da turchi con calzetti
in flanella e l'aria è a dir poco pesante quindi alziamo i tacchi, usciamo dalla
sala poltrone e ci rifugiamo in una seconda sala minore molto più tranquilla ed
accogliente (e profumata); io dormo sul materassino che avevo portato con me
disteso sul pavimento... preferisco stare sdraiato; le docce non mancano e
andando alle 11:00 di sera nessuna coda, perfetto.
il 16...
Alle 8 di mattina abbandoniamo il traghetto a Igoumenitsa e così iniziamo ad
assaporare la
Grecia...
Emilia ride... si vede che siamo appena partiti?
Curve e curvette.. bello il paesaggio, profumi nuovi
nell'aria... ma capisco subito che l'asfalto greco non si sposa con il mio
desiderio di fare qualche piega quindi mi dico: Ragazzo in Grecia si va piano!
l'asfalto fa veramente schifo!
Diretti a sud visitiamo brevemente Parga, ma è un errore: carichi e vestiti da
moto, le pausette non si devono fare se fa tanto caldo...
Ripartiamo e dopo 250 km arriviamo al fantastico immenso ponte terminato nel
2004 che congiunge Antirio a Rio presso Patrasso e che congiunge la Grecia
continentale al Peloponneso.
Ponte di Patrasso, tecnologia a manetta!
Intanto iniziamo a familiarizzare con i caratteri greci ed Emilia, la
multi-linguista, inizia a capire come scrivono i greci. La nostra strada
prosegue verso sud-est ovvero sull'autostrada che costeggia a nord il
Peloponneso, e ci fermiamo a Diakofto, piccola località balneare da cui parte un
simpatico trenino su mini-binari che mi ricordano tanto il trenino LEGO e che si
arrampica sulla montagna e per superare i tratti più ripidi utilizza anche la
cremagliera...
A Diakofto mangiamo in un ristorantino situato in una posizione fantastica, a
ovest del porticciolo, praticamente sul mare e all'ombra di grandi alberi... un
sogno!
Primo ristorantino all'ombra degli alberi e con vista sul mare azzurro,
pax...
Abbiamo mangiato bene e pagato (sempre in tutto) 23 euro.
(per chi ha il GPS le coordinate del locale espresse in gradi, minuti e secondi
sono N38°11'50.56'' E22°12'06.51'').
Dopo il pranzo ripartiamo e prendiamo la strada che a sud entra nella montagna e
costeggia il tragitto del trenino e ci dirigiamo verso la località Kalavryta ma
per dormire ci fermiamo pochi chilometri prima della meta, ovvero in una
minuscola località chiamata Zachlorou famosa per avere un alberghetto proprio a
ridosso dei binari del trenino (l'ingresso dell'albergo è sui binari!) (GPS
N38°05'367.1'' E22°09'54.21'').
Per dormire nell'alberghetto abbiamo speso 30 euro (in due) anche se Emilia ha
storto il naso per l'igiene non proprio di casa (come del resto in tutto il
Peloponneso) ma i gestori sono comunque persone semplici e gentili. Il tardo
pomeriggio visitiamo il piccolo centro di Kalavryta famoso per lo sterminio
nazista di tutti gli abitanti di sesso maschile al di sopra dei 15 anni. Un
orologio posto sopra una delle due torri della chiesa è ancora fermo all'ora in
cui avvenne la strage.
Kalavrita: piccola, tranquilla, rilassante
Emilia si informa in un alberghetto per comparare i prezzi (ed infierire sulla
mia scelta di dove abbiamo dormito) e anche li un alberghetto pulito nel centro
della via principale chiede 30 euro per una cameretta per 2 persone... e così
infierisce!
Le persone sono tutte gentili e appena capiscono che siamo italiani ci accolgono
con ampi sorrisi e si divertono a sfoggiare la conoscenza di 3 o 4 parole in
italiano. ceniamo in loco perpochi euro.. Da visitare quindi!
il 17...
Il giorno dopo ritorniamo indietro verso Diakofto e riprendiamo l'autostrada in
direzione Corinto giusto per ammirare lo stretto, opera che solo ammirandola dal
vero si può comprenderne la maestosità.
Lo stretto e la bella
Subito riprendiamo l'autostrada che si dirige a sud verso Tripoli ma dopo pochi
chilometri la lasciamo diretti ad Argos e quindi come meta finale a Nafplio.
Questa città è famosa per le 3 fortezze: una sul promontorio che domina la
città, una interna alla città e una su di un isolotto a poche centinaia di metri
da Nafplio e raggiungibile in 5 minuti prendendo uno dei vari battellini
disponibili al porto.
A Nafplio dormiamo presso l'hotel Vittoria (GPS N37°33'57.77'' E22°47'42.78'')
che si può raggiungere semplicemente costeggiando fino in fondo la strada che
costeggia il mare e non appena si è costretti a svoltare a sinistra con le
spalle al mare, l'albergo lo si in fondo alla strada a destra (45 euro a coppia
con tv, aria condizionata e vista sul mare senza colazione).
La gentilezza e cordialità anche qui è incredibile anche se si tratta di una
località estremamente turistica dove i 'pacchi' sono sempre in agguato...
Per la cena usciamo da Nafplio e risaliamo la costa a ovest verso Kios e qui ci
fermiamo in un'altra Taverna a ridosso del mare e anche qui pesce fresco e
insalata greca per 40 euro con una vista incantevole. (GPS N37°34'55.65''
E22°44'29.32'')
Ancora brutti posti dove cenare a base di pesce fresco...
il 18...
la mattina (tardi) partiamo per la visita al 'primo dito' del Peloponneso e in
particolare verso i due isolotti di Methana e Poros.
E' duro da ammettere: ancora ristoranti sul mare con pesce fresco
cortesia e sorrisi...
il 20...
La mattina partiamo per Monemvasia e qui mi succede una cosa poco simpatica:
sempre costeggiando il mare, in uscita dalla città, in coda dietro ad una
macchina mi sono trovato a rallentare la corsa frenando con l'anteriore
(dolcemente peraltro) e la ruota si è bloccata facendomi sbandare paurosamente
ma senza farmi cadere e quindi mi sono ri-ri- ripetuto: le strade della Grecia
fanno veramente schifo per andare in moto!!!
Tragitto per oggi: Nafplio, Myli, Astrio, Leonidio, Kosmas, Skalae, Monemvasia.
Da Nafplio a Kosmas è tutto un susseguirsi di paesaggi fantastici con belle
spiagge, scogli e mare azzurro (incontriamo anche una vecchia nave enorme
abbandonata ed incagliata in una bella spiaggia!) e poi dopo Leonidio
attraversiamo delle montagne molto suggestive.
Da ricordare la pausa presso il Monastero ortodosso di Elonis a 12 chilometri
dopo Leonidio; si trova incastonato sopra un precipizio e domina la vallata tra
l montagne; è visitabile e ha una chiesetta molto suggestiva; sorprendente la
presenza di una cabina telefonica all'ingresso del monastero nel bel mezzo della
deserta vallata!
Doveroso attimo di misticismo...
A Monemvasia troviamo subito da dormire: Hotel Diamanti che si trova, prima di
raggiungere la stessa Monemvasia, nel paese vicinissimo di Gefyra, all'inizio
del paese venendo da nord (la camera ci costa 40 euro in due con tv, aria
condizionata, vista sul mare).
Vista dalla cameretta di Monemvsia
Monemvasia è una incredibile cittadina costruita su un isolotto con montagna
annessa; ha una storia di battaglie dure e dal sapore medioevale, la cittadina
incastonata sul versante sud dell'isola è circondata da mura fortificate ed è
visitabile esclusivamente visto che le viuzze interne non permettono il
passaggio di più di due persone appaiate, scalinate continue ovunque, viette
intrecciate la rendono molto suggestiva); salendo verso la montagna, attraverso
una ripida scalinata si raggiunge la piana sulla montagna dove si può esplorare
l'antica Monemvasia famosa per la sua autonomia con le abitazioni, i campi
coltivati, le stalle, le cisterne dell'acqua, la chiesa ortodossa.
Per la cena ci allontaniamo dal paese e ci dirigiamo a sud sulla costa dove si
trovano (dopo 8 chilometri circa) parecchie taverne vicine al mare molto valide.
La sera visitiamo con una grande interminabile passeggiata la cittadina in
notturna: molto romantica anche se non consiglio di cenarvi o alloggiarvi per i
prezzi realmente elevati.
il 21...
Giornata di spiaggia: decidiamo di raggiungere l'isola di Elafonisos con le sue
spiagge 'caraibiche': per raggiungerla andiamo verso sud, attraversiamo la
montagna e invece di prendere il traghetto da Neapoli andiamo a Viglafia a nord
dell'isola (3 euro di traghetto e 10
minuti di navigazione).
Appena sbarcati nel paese di Elafonisos costeggio il mare sul lato est
dell'isola e la percorro fino all'estremità sud raggiungendo la bellissima
spiaggia con annesso punto di ristoro dove mangiamo ancora pesce fresco per 25
euro in due. La spiaggia è fantastica con la sabbia chiara, l'acqua trasparente,
di un colore che sfuma dal verde all'azzurro al blu... ; la spiaggia è collegata
ad una piccola penisola e la sensazione incredibile è quella di porsi rivolti
verso la penisola con l'isola alle spalle e il mare a destra e sinistra... fico!
le sorprese non sono finite: metto i piedi nell'acqua trasparente:
caldissima.... e così finisco per passare tutto il pomeriggio a fare la triglia.
(GPS N 36°28'02.83'' E 22°58'51.70'').
Ad Elafonisos non pensavo alle tasse, perchè?
Verso sera abbandoniamo (a malincuore) la spiaggia e ritorniamo al paesino
omonimo dell'isola ma lo superiamo per esplorare il lato ovest dell'isola e
anche qui non sbagliamo: la strada sale e termina su un altopiano dove si trova
un'altra taverna all'aperto dove si può sia cenare che solo gustare un aperitivo
con una fantastica vista ad ovest sul mare: così guardiamo il mare che scende
sul mare mentre in noi scende la birra fresca... (GPS N 36°29'13.79'' N
22°56'08.48'')
Il bello e la bestia...
Ritorniamo al traghetto e notiamo che il paese di Elafonisos ha la strada
principale che costeggia il mare chiusa e capiamo: la sera, dopo le 20:00 la
strada viene chiusa al traffico e così i tanti ristorantini sul mare possono
lavorare tranquilli in un contesto veramente affascinante; ma non siamo
raggiunti dalla fame e così riprendiamo il traghetto e a malincuore abbandoniamo
la bella isoletta per rientrare a Monemvasia.
il 22...
Dormiamo, visitiamo Monemvasia, scaliamo la città vecchia e passeggiamo: una
pausa contemplativa! la sera ci gustiamo la festa con i fuochi d'artificio che
si celebra nel penultimo fine settimana di ogni luglio.
il 23...
Salutiamo Monemvasia e ci dirigiamo verso il 'terzo dito' percorrendo la strada
che porta prima a Skala (dove ho incontrato l'unico semaforo del Peloponneso!),
Gythio (carina città portuale), Areopoli e, attraverso la panoramica strada
diretta a sud, arriviamo a Gerolimenas, piccolo paesino bagnato dal mare e
inserito in una baia a ferro di cavallo molto carino.
Troviamo subito alloggio nell'albergo del paese, (40 euro al giorno con aria
condizionata, TV e vista sul mare molto suggestiva). Lo trovate appena la strada
diretta a sud, nel paese, si affaccia sul porticciolo. (ci sono due ristoranti
ma il secondo apppare decisamente più lussuoso e comunque era chiuso... il
nostro sembra solo un ristorante ma sopra ha le camere!). (GPS N 38°28'55.50'' E
22°24'00.50'')
Dalla cameretta di Gerolimenas
Decidiamo di mangiare e percorrendo il breve tratto del porto di Gerolimenas
scegliamo il ristorante più prospicente il mare; il proprietario parla bene
l'italiano e asserisce di avere pesce fresco quindi ordino: nulla di più
sbagliato! pesce surgelato osceno e conto salatissimo! Peggio per lui, non ci
tornerò più.
Prendiamo la moto e scendiamo ancora più a sud per esplorare la zona terminale
del terzo dito del Peloponneso e visitiamo Porto Kagio ma forse per il caldo
forse per il nervosismo del
pranzo sbagliato non trovo pace... ci dirigiamo verso la località di Marmari e
approdiamo alla carinissima baia con annessa spiaggia, docce, bar, ristorante e
albergo (tutto gestito da un prete ortodosso) (GPS N 36°25'47.67'' E
22°28'35.00'').
Qui il mare ha una temperatura fantastica, ci sono poche persone sulla spiaggia,
al bar sono tutti gentili e simpatici e a cena mangio un pesce freschissimo...
inoltre si cena ammirando il sole che scende sul mare... e chi si muove più da
qui?
La danza al dio Vacanza...
il 24...
Il giorno dopo ritorniamo presso quella spiaggia e ci passiamo tutto il giorno
compresi pranzo e cena e mi informo sui prezzi dell'albergo: 75 euro a notte la
camera con TV e aria condizionata ma tutto appare nuovo e pulito con un
paesaggio incantevole e vista sul mare stupenda...
beccatevi il loro sito perché merita:
www.marmariparadise.gr
.
il 25...
Dovendo prendere il traghetto il 26 sera, decidiamo di raggiungere una località
il più vicino possibile ad Igoumenitsa e così, dovendo fare parecchi chilometri,
decidiamo di percorrere la strada più veloce per attraversare il Peloponneso e
quindi tocchiamo Areopoli, Gythio, Sparta, Tripoli, Corinto, Patrasso e Preveza.
Subito passato il paese di Preveza, cerchiamo alloggio e troviamo, quasi per
fortuna, un appartamento (35 euro la coppia con TV e aria condizionata); proprio
sulla strada principale verso Igoumenitsa, dopo pochi chilometri da Preveza si
trova una indicazione di svoltare a sinistra (verso il mare) per 'Appartamenti
Margherita'.
STORIELLA DELLO SFIGATO: Prima di farci la doccia decidiamo di 'testare
la spiaggia' e ci dirigiamo verso il mare vicino ma tristemente constatiamo che
la spiaggia è sporca anche se l'acqua è calda. Così facciamo una lunga
passeggiata con i piedi nel mare; scende il buio della sera e così per
abbandonare la spiaggia saliamo una scalinata immersa nella vegetazione (e nel
buio) (primo errore) e ci ritroviamo così in un grande spiazzo semichiuso da due
casette
con una decine di cani legati ad altrettanti alberi che appena ci notano si
mettono tutti ad abbaiare ferocemente; rapidamente lasciamo lo spiazzo con i
cani incazzatissimi superando le due casette e solo allora notiamo un uomo
grasso che in perfetto italiano ci dice 'state attenti ai cani' mentre annaffia
dei fiori; nel contempo dall'unica delle due case illuminate esce un ragazzo
giovane magrissimo; tutt'attorno le due case c'è sporco, assi di legno marce
accatastate e ferri arrugginiti ammassati, un buio sempre maggiore e l'aria è
quella di un film horror americano da da 2 soldi; io in mutande da spiaggia,
asciugamano sulla spalla e ciabatte da mare con i piedi sporchi di sabbia,
Emilia con un fazzolettino sui capelli in versione 'donzelletta della
campagna'... insomma due perfetti sfigati! Ma è solo l'inizio dell'odissea:
prendiamo una stradina diretta idealmente verso l'appartamento (secondo errore)
porta ad un cantiere semi-abbandonato e quindi ritorniamo indietro... una
seconda stradina invece, raggiunta dopo aver attraversato un campo ti terra
molle coltivato, termina in uno spiazzo con tante casette per le api...via di
corsa indietro! una terza strada ci porta ad altri alveari e quindi torniamo
indietro... il buio aumenta e con esso i miei inni ai santi... la quarta strada
nel buio più totale ci permette di raggiungere la strada statale; così ci
ritroviamo a camminare sul ciglio della strada con le auto che ci sfrecciano
vicine; tutti i santi del calendario risvegliati dai miei sempre più frequenti e
vigorosi inni ci aiutato a ripescare la via di casa, mentre vesciche simpatiche
insorgono per lo sfregare della sabbia nelle ciabatte (ulteriori inni)... Emilia
rimedia
invece una bella emicrania da 'panico da smarrita via'...
Dopo una doccia rinfrancante porto Emilia a mangiare in una Taverna (GPS N
39°00'01.84'' E 20°42'30.08'') sempre vicino al mare dove mangiamo bene e
spendiamo veramente poco; nel dopocena visitiamo la cittadina portuale di
Preveza; qui scopriamo una vitalità e una densità umana notevole e così ci
abbandoniamo sui divanetti di
uno dei tantissimi affollati pub/caffè con vista sul mare.
il 26...
L'imbarco inizia alle 20.30 circa quindi abbiamo tutto il tempo per un po' di
beach... Lasciato l'appartamento e diretti verso nord, abbandoniamo la strada
principale nei pressi di Kanali e, svoltato a sinistra verso il mare, scopriamo
una bellissima stradina di diversi chilometri che costeggia tutto il lungo
tratto di spiaggia e dove si incontrano pochissime persone e qualche punto di
ristoro: per pranzare scegliamo una indicazione 'Taverna a 50 metri' e dopo una
salita ripida ci imbattiamo in un bel ristorante con ovvia vista sul mare: si
rivela un posto azzeccato in quanto mangiamo pesce fresco e paghiamo poco!
Dopo il pranzo ritorniamo a percorrere la stradina per individuare un punto per
gli ultimi bagni e così ci fermiamo nei pressi dell'unico punto dove troviamo
una doccia e un bar vicini; l'acqua del mare e' caldissima... quindi passiamo
tutto il pomeriggio nell'acqua!
Il mare ci sculaccia.. ci punisce perché abbandoniamo la Grecia?
Alle 19:00 partiamo verso Igoumenitsa e alle 23:00 lasciamo la Grecia...
La bella e la bestia
CIAO!
Emilia ed Enrico
Note di viaggio:
- Abiti da moto: protezioni a spalle braccia e gambe, scarpe da moto leggere ma
con 40 gradi all'ombra mi salvavo solo facendomi buttare dentro i vestiti
l'acqua;
- Antipioggia: non abbiamo visto una nuvola, non so che dire, inutile ma
presente;
- Asfalto: fa schifo, pericoloso fidarsi dell'esistenza di un minimo di grip;
- Benzinai: ovunque ma da Tripoli a Corinto no quindi viaggiare sempre con il
pieno;
- Borse di viaggio: una da 52 litri e due da 46, griglia sulla bag posteriore
centrale, piccola borsa da serbatoio per le mappe, occhiali, soldi, cellulare...
- Caffè: in Grecia è osceno, meglio abbandonarsi al loro nescafe (freddo si dice
frappè);
- Cellulare: il Nokia 6680 non ha mai fallito... ma funziona anche quando ti
chiamano per lavoro!
- Chiavi: sempre con me 3 mazzi completi per moto/bags/lucchetto;
- Cibo: i piatti greci sono uguali ovunque ma con verdure e pesce fresco non ho
mai pianto...;
- Gomme: esistono moltissimi punti di riparazione/sostituzione;
- GPS: vecchio solido Garmin GPS V (b/w) antipioggia e con alimentazione
interna/esterna;
- Lingue necessarie: 30% italiano, 67% inglese, 1% greco, 1% gesti, 1% sorrisi;
- Interfono: Midland Bluetooth ottimo in comunicazione, durata, telefonate e
ascolto MP3;
- Mappe: Peloponnese, www.road.gr dettagliata e con molte informazioni;
- Moto: Suzuki GSX 1400, 60.000 km, nessun problema, comodità elevata, potenza
alta;
- Polizia: assente o quasi e se per caso non hai il casco, si girano dall'altra
parte...;
- Prenotazione alberghi: a luglio assolutamente non serve;
- Prenotazione traghetto: si fa tutto su internet con 2 click;
- Roaming: TIM nessun problema anche se la telefonia mobile non va mai
osannata...
- Semafori: ne ho visto uno solo in tutto il Peloponneso (ed era pure inutile);
- Sicurezza: non ho avuto sentore di criminalità ma a Nafplio ho usato un bel
lucchetto visto che la moto era parcheggiata la notte sulla strada anche se
davanti l'albergo;
- Traghetto: dormire sul ponte con un materassino costa poco e si riposa uguale;
- Zanzare: in Italia, non nel Peloponneso.
|