Pochi
sono coloro che, prima di avventurarsi per un viaggio in terre straniere, si
recano nei centri di medicina del turismo per avere le necessarie informazioni.
Con la globalizzazione, l'aumento dei voli a basso costo e la mobilità di
studenti e lavoratori, gli spostamenti da un Paese ad un altro sono ormai
all'ordine del giorno ed in costante aumento.
Il problema di fondo è che all'aumento del turismo e della mobilità non
corrisponde una crescente consapevolezza dei rischi di infezioni che si possono
contrarre.
Le insidie marine non sono poche e sono rappresentate, soprattutto, da
conchiglie, pesci velenosi e celenterati. Questi ultimi colpiscono attraverso
cellule urticanti dette nematocisti. Si tratta essenzialmente di meduse,
cubomeduse (mortali nei mari tropicali ed australiani), attinie e coralli. Solo
un centinaio di specie sono tossiche e possono provocare forti infezioni. I
rimedi, nel caso di uno sgradito incontro con loro, sono: lavare con acqua di
mare, detergere con ammoniaca, tenere in acqua calda la parte colpita e
disinfettarla, quindi, rivogersi ad un medico.
Anche alcune conchiglie del genere Conus sono velenose per contatto, dando
sindromi gravi con visione sdoppiata,vomito, fino a paresi e morte. Alcuni tipi
di pesci che vivono nei mari caldi, poi, sono tossici per inoculazione di
sostanze o per contatto. Nei mari italiani sono in genere pastinache, tracine,
scorfani e pesci ragno a causare dolore. In caso di contatto con tali pesci, è
utile tenere la parte in acqua calda, consigliabile la profilassi antitetanica e
antibiotica.
I pericoli maggiori sono determinati da un insetto che accompagna le
nostre estati, ma che, in altre parti del mondo, è quasi sempre veicolo di
infezioni e malattie: la zanzara.
Si pensi: alle Anopheles che trasmettono la malaria in quasi tutto il Sud
del mondo e per proteggersi dalle quali sono necessari repellenti e
chemioprofilassi (impiego di farmaci per prevenire malattie infettive); alle
Aedes, che pungono durante tutto l'arco della giornata; alle zanzare Tigre,
ormai di casa anche qui seppur senza essere veicolo di quelle infezioni che,
invece, trasmettono nei Paesi più caldi; alle Aedes africane e sudamericane che
veicolano la febbre gialla.
Altri pericoli sono rappresentati dai parassiti. La zecca con il
suo morso può trasmettere sia la meningoencefalite TBE, una malattia
virale acuta del sistema nervoso centrale, causata da un arborvirus appartenente
al genere Flavivirus, sia la malattia di Lyme, un'infezione batterica che
colpisce prevalentemente la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e gli
organi interni. I morsi della zecca si evitano vestendosi interamente quando si
va in zone boscose o erbose. In caso di morso, si deve estrarre il parassita con
una pinzetta e poi disinfettare la parte prima di recarsi da un medico.
Sconsigliabile cospargere l'insetto con prodotti che lo facciano rigurgitare
(ammoniaca, alcool, creme od olii) perchè quasi scontata sarebbe l'infezione.
Ultimo ma non meno serio pericolo è rappresentato da vipere e scorpioni.
Gli scorpioni vivono in montagna, nel deserto e nelle savane. Alcune specie sono
mortali, altre, come quelle europee, non lo sono. Le vipere vivono in zone
aride, umide o montuose. Il suo morso, a seconda della specie, puo' essere
mortale o meno. In caso di morso, è necessario star fermi ed aspettare i
soccorsi medici. Sconsigliato fare incisioni o cingere la parte con lacci.
E' necessario, in conclusione, prima di prendere il volo per nuove avventure in
terre lontane, raccogliere le informazioni sanitarie necessarie per non
essere impreparati e poter meglio prevenire i problemi di salute che quel
viaggio, in zone a noi non familiari, può arrecarci.
Ringraziamo ItaliaSalute.it e vi invitiamo a visitare il sito
www.italiasalute.it
|