Mauritius è un'isola affascinante, che
offre ai suoi visitatori un magnifico litorale di 330 chilometri, pittoresche montagne di origine vulcanica, una capitale cosmopolita e una popolazione
sorridente e sempre ospitale.
La molteplicità dei suoi paesaggi e la varietà dei suoi popoli probabilmente inducono a pensare che si tratti di un arcipelago, spesso si sente dire infatti 'le Mauritius', in realtà si tratta di una sola isola, 'Mauritius' o 'Maurizio' (in onore del governatore olandese Maurice principe di Orange
e conte di Nassau)
Una destinazione unica sotto molti punti di vista: etnie diverse che convivono
pacificamente, una cucina ricca e speziata frutto delle diverse tradizioni, una
scelta infinita di attività: dallo sport alla visita dei musei locali, dalle
occasioni di shopping fino ai trattamenti di benessere delle sue rinomate spa.
Inoltre, l'isola, a sole due ore di fuso orario, è facilmente raggiungibile con
voli diretti da Milano e Roma. La popolazione è cordiale e accogliente e
l'ospitalità si declina in tutte le sue forme, dai lussuosi alberghi ai
villaggi, dalle ville agli appartamenti in affitto.
Ancora disabitata quando agli inizi del '500 fu scoperta dai navigatori
portoghesi, l'isola ebbe come primi colonizzatori gli olandesi, che le diedero
l'attuale nome in onore del loro governatore, il principe Maurice di Nassau.
Occupata successivamente dai francesi, divenne infine dominio della Corona
Britannica, fino all'indipendenza come stato del Commonwealth, ottenuta nel
1968. Dal 1992 Mauritius ha scelto di diventare una repubblica democratica
parlamentare.

La sua popolazione è un interessante mix di componenti indiane, cinesi,
africane, malgasce, creole ed europee, che nel corso dei secoli hanno dato vita
a una variegata ricchezza di tradizioni culturali, linguistiche, sociali,
religiose e gastronomiche e hanno sviluppato una particolare attitudine
all'ospitalità. Una panoramica d'insieme del cosmopolitismo dell'isola si può
già cogliere all'arrivo a Port Louis, la capitale: un originalissimo e
variopinto amalgama di architetture eterogenee, in cui si alternano edifici in
stile francese-coloniale, chiese cattoliche ed anglicane, moschee, templi indù e
pagode cinesi.

Mauritius è conosciuta per le sue spiagge bianche ombreggiate da casuarine e
bagnate da acque cristalline. Tutta l'isola è quasi interamente protetta da una
barriera corallina, all'interno della quale ci sono lagune da sogno come quelle
di Grand Baie, Blue Bay e Ile aux Cerfs che offrono splendide opportunità agli
appassionati di snorkeling e immersione. Dove la barriera si interrompe e le
onde si infrangono sulle scogliere selvagge si creano effetti spettacolari come
a Gris-Gris nei pressi di Souillac sulla costa meridionale. Oltre ad essere una
delle capitali mondiali della pesca d'altura, Mauritius è un autentico paradiso
per subacquei, velisti, surfisti e cacciatori di tesori nascosti, visto che i
suoi fondali racchiudono oltre 50 relitti.

Ma Mauritius non è solo mare, l'isola è anche la meta ideale per gli
appassionati di ecoturismo. Alle spiagge bianche e al mare turchese fa da
contrappunto un entroterra verdissimo con montagne aguzze che si ergono sopra
sterminate distese di canna da zucchero. I rilievi dell'isola si innalzano
ripidi nelle regioni meridionali fino a formare un altopiano centrale che
digrada dolcemente verso le coste settentrionali, al di là delle montagne che
dominano la capitale Port Louis. Sono numerose le possibilità di escursione
nella natura, a piedi, in bicicletta o a cavallo, tra antichi residui vulcanici,
come il cratere di Trou aux Cerfs a Curepipe, fiumi, cascate, piantagioni di tè,
coltivazioni di spezie. A completare il tutto, un'efficace politica ambientale,
che negli ultimi decenni ha portato alla creazione di numerosi parchi nazionali,
riserve zoologiche e aree ornitologiche protette, tra cui l'Ile aux Aigrettes,
che ospitano una varietà di specie rare, molte delle quali introvabili altrove.

PORT LOUIS
Capitale e porto più importante di Mauritius, Port Louis
sorge sulla costa nord-ovest dell'isola protetta dalla piccola catena montuosa
di Moka. Battezzata in onore di Luigi XIV e fondata dal Governatore francese
Mahé de La Bourdonnais nel 1735, la città è una commistione di eleganti edifici
coloniali e di moderni grattacieli. La città è in continuo sviluppo e di
notevoli dimensioni rispetto a quelle dell'isola, sebbene vi abiti solo una
percentuale relativamente piccola dell'intera popolazione. Nuovissima l'area di
Le Caudan Waterfront, il lungomare su cui sorgono un casinò, cinema, negozi, bar
e ristoranti. Particolarmente interessante il mercato di Port Louis che offre
una gran varietà di prodotti: tradizionali souvenir di artigianato locale,
frutta e verdura, carne e pesce, spezie e rimedi della medicina ayurvedica.

Il Museo di Storia Naturale è famoso perché ospita una riproduzione del
dodo, una creatura simile a un tacchino estintosi alla fine del XVII secolo. Nel
museo si trovano anche riproduzioni di altri uccelli estinti, nonché esemplari
di pesci e animali ancora presenti sulla terra.
Una interessante collezione di francobolli dell'isola e di altro materiale
filatelico è disponibile presso il Museo Postale di Mauritius, il Blue Penny
Museum, che conserva alcuni famosi francobolli Post Office da uno o due penny,
del 1847, tra quelli di maggior valore al mondo.
Fort Adelaide è una fortezza dall'aspetto arabeggiante che i locali
chiamano la Citadel. E' patrimonio del National Heritage Fund. Si tratta
dell'unica delle quattro fortezze britanniche di Port Louis ancora accessibile e
in buone condizioni; situata su una collina poco fuori dalla città, dalla cui
cima si gode un superbo panorama della zona del porto.
Il Municipio e la Corte Suprema di Giustizia si susseguono lungo
la Koenig Street. Di fronte ad essi si staglia il grattacielo Emmanuel Anquetil,
sede dell'Air Mauritius. Nelle vicinanze si può ammirare la piccola casa di
legno, monumento nazionale, del padre della nazione mauriziana, Sir Seewoosagur
Ramgoolam.
L'Ippodromo Champ de Mars come suggerisce il nome era originariamente il
Campo di Marte, il luogo di addestramento delle truppe coloniali. In seguito,
nel 1812, venne trasformato in ippodromo, funzione che ricopre tuttora, insieme
a quella di luogo di incontro per manifestazioni e semplice meta di passeggio.
Qui, ogni 12 marzo, si celebra la Festa dell'Indipendenza.

La Moschea di Jummah, la più importante di Mauritius, fu eretta alla metà
del XIX secolo ed è un'interessante combinazione di architettura indiana, creola
e islamica.
Considerato la Lourdes dell'Oceano Indiano, il Santuario di Père Laval si trova
a Sainte-Croix, a nord-est del centro cittadino. Père Laval - un prete cattolico
che pare abbia convertito più di 67.000 persone durante il suo soggiorno di 23
anni a Mauritius - è ricordato con una colorata statua di gesso posta sopra la
sua tomba. I pellegrini, che confidano ciecamente nei poteri guaritori della
statua, arrivano a frotte solo per poterla toccare.
Alle spalle del porto, dietro il Waterfront e i suoi due centri commerciali, si
sviluppa il piccolo mercato di Port Louis: un tripudio di profumi e colori
disposto su due piani. Al piano terra frutta, verdura, pesce e spezie; mentre al
piano superiore si trovano tessuti, vestiario, monili e le classiche borse di
paglia, vaniglia e thé
A nord della città si trova un colorato tempio indu' - il più grande dell'isola,
da non perdere!

COSTA NORD
Prima regione dell'isola a vivere appieno il decollo turistico, Grand Baie è
diventata con il tempo una tappa fondamentale per chi visita Mauritius. Oltre
che per le sue splendide spiagge, mete preferite di appassionati di immersioni e
surf, Grand Baie è famosa per lo shopping e il divertimento. Qui infatti la vita
notturna è particolarmente animata grazie alla presenza di numerosi ristoranti,
bar e locali.
Spostandosi verso est da Grand Baie si incontra il villaggio di Pereybère e
subito dopo Cap Malheureux, il punto più a nord dell'isola. Questa spiaggia, ora
soprattutto meta di giovani, è stata il punto di sbarco degli inglesi nel 1810
durante le manovre dell'attacco a Port Louis. Nelle vicinanze, a Goodlands, si
trova Historic Marine, la famosa fabbrica di modellini di navi, meta di
collezionisti da tutto il mondo. Al largo della costa, si staglia il profilo di
quattro piccole isole: Coin de Mire, il cui nome deriva dalla sua rassomiglianza
con l'angolo di mira di un cannone; Ile Plate, sede di un faro e di un piccolo
cimitero del secolo scorso (qui venivano raccolte le navi in quarantena);
l'isola e l'isolotto ad essa satellite Gabriel, racchiusi dalla barriera
corallina; infine Ile Ronde, dove si può incontrare il fetonte, una sorta di
lucertolone piatto, tipico dell'isola, e varie specie di gechi e serpenti.

Circa 20 km a nord di Port Louis si trova Trou aux Biches. Il nome di questa
piccola località balneare, un tempo villaggio di pescatori, sembra dovuto al
fatto che qui venivano ad abbeverarsi le femmine dei cervi; curiosamente a
Curepipe esiste il suo parallelo, Trou aux Cerfs, per gli esemplari maschi. A
pochi chilometri dal centro, l'imperdibile Blue Safari Submarine: un sottomarino
che si immerge a oltre 30 m di profondità, alla scoperta delle incredibili
meraviglie faunistiche e della barriera corallina.
La cittadina di
Pamplemousses deve la sua meritata fama ai Royal Botanical Gardens. Il parco
botanico creato nel 1735 dal governatore Mahé de La Bourdonnais, ebbe da allora
fortune alterne, fino al 1849, anno in cui un orticoltore inglese, James Duncan,
lo rilevò piantandovi un gran numero di palme, tuttora visibili. Una delle
principali attrattive è costituita dalle gigantesche ninfee della specie
Victoria Regia, native dell'Amazzonia. All'ingresso si fronteggiano una
bellissima cancellata in ferro battuto e la chiesa più antica dell'isola,
intitolata a San Francesco, costruita nel 1756.

COSTA SUD
La città di Mahébourg prende il nome dal suo fondatore, il famoso governatore francese Mahé
de La Bourdonnais. Qui trova un interessante Museo Navale a memoria della
battaglia del 1810 tra marina inglese e francese; oltre ai cimeli dell'evento,
vi si trova anche la campana del Saint Géran, che suonò durante la battaglia
napoleonica di Marengo. Pregevoli le architetture, con moschee, chiese e templi
di tutte le confessioni. Può essere punto di partenza per diverse escursioni:
gli isolotti di Mouchoir Rouge e Ile aux Aigrettes, interessanti riserve
naturali, la Blue Bay, orlata da splendide spiagge, il Val Nature Park, che si
affaccia direttamente sull'orizzonte dell'Oceano Indiano con i suoi laghetti e
le sue palme. La città è famosa anche per la bontà dei suoi biscotti di manioca
fabbricati artigianalmente presso la biscotteria Rault.

A
Bel Ombre si possono visitare le piantagioni di canna da zucchero ricordate anche nel
celebre romanzo Paul et Virginie, di Bernardin de St. Pierre. Attorno alle
coltivazioni cresce una foresta di ben 800 ettari, la Val Riche Forest, ricca di
varie specie floreali e faunistiche, tra cui spicca la presenza di moltissimi
cervi. All'interno, il castello di Bel Ombre, una splendida residenza coloniale.
COSTA OVEST
Poco più a nord di Tamarin si trova Flic en Flac, con le sue bellissime spiagge
bianche bordate da filaos e la stupenda barriera corallina con i suoi
coloratissimi abitanti. Il nome si pensa derivi dal vecchio nome olandese Fried
Landt Flaak che significa 'terra libera e piatta' e che in francese si è
trasformato in Flic en Flac. Altri invece fanno risalire il nome all'origine
onomatopeica del rumore prodotto camminando sull'acqua del bagnasciuga.

La baia di Tamarin, detta baia di molluschi o baia delle ostriche al tempo degli
olandesi, grazie alla presenza quasi costante di vento rappresenta la base
logistica prediletta dei surfisti. A pochi chilometri sono situate le omonime
cascate, le più alte dell'intera isola con uno spettacolare salto di quasi 300
m.
Dal villaggio di Chamarel una strada tutta curve conduce alle terre colorate di
Chamarel. Si tratta di una zona dal terreno ondulato di differenti colori.
L'interessante fenomeno naturale è di origine vulcanica: le ceneri messe a nudo
da un lungo processo di erosione presentano zone verdi, rosse, oro.
Caratteristica curiosa di questa terra colorata è che se viene mescolata insieme
in una provetta dopo alcuni giorni i diversi colori appaiono nuovamente
separati. Da visitare anche le vicine cascate a strapiombo sulla rigogliosa
vegetazione tropicale.

La linea costiera sabbiosa della penisola di Le Morne che si allunga senza interruzioni per 4 km lungo
la costa occidentale è sovrastata dal picco Le Morne Brabant, un imponente
rilievo di 556 m. Una triste storia legata al periodo della schiavitù lo vede
protagonista di un suicidio di massa. All'inizio del XIX secolo, alcuni schiavi
in fuga, ignari dell'avvenuta abolizione della schiavitù, vedendo procedere
alcuni soldati verso di loro e credendo di essere catturati nuovamente decisero
di gettarsi dalla sua cima. Da qui il nome Le Morne (colui che è in lutto).

COSTA EST
Partendo da Trou d'Eau Douce, un piccolo villaggio fondato dagli olandesi, in
pochi minuti di barca si può raggiungere l'Ile aux Cerfs. L'attrattiva
principale dell'isola è costituita dall'attraente laguna e dalle sue belle
spiagge ombreggiate da alberi di casuarina. Oltre che per le sue bellezze
naturali, l'isola è un vero paradiso per chi ama rilassarsi al sole grazie alla
tranquillità delle sue spiagge isolate.

La striscia di costa che si stende a nord di Trou d'Eau Douce comprende alcune
delle più belle spiagge di sabbia immacolata che si stendono dolcemente sino a
Grand Port. Da qui poi la costa diventa più stretta e la strada costeggia il
litorale fino a Mahébourg e Pointe d'Esny.
Centre de Flacq, vivace città della costa orientale è sede del più grande mercato a cielo aperto
dell'isola. Molto frequentato, questo mercato di netta influenza indiana, si
trova a poca distanza dalla Magistratura, un importante edificio storico.
ENTROTERRA
A pochi km da Port Louis si apre l' immensa riserva naturale di Domaine les Pailles , di oltre 1500
ettari, nata con lo scopo di far rivivere le antiche atmosfere dell'isola. Imperdibile per le famiglie con bambini, Domaine les Pailles offre gite su carri
e trenini trainati da cavalli, e la visita alla riproduzione funzionante di uno
zuccherificio azionato da buoi, una distilleria di rum, un giardino di erbe, una
sorgente naturale. Il centro ippico della tenuta, Les Écuries du Domaine,
dispone di cavalli da dressage e da corsa a ostacoli, nonché, per i più piccoli,
pony gallesi.

La casa creola di Eureka, un'antica dimora edificata nel 1830 a breve distanza
da Moka, restaurata e aperta al pubblico sotto forma di museo nel 1986, offre
una splendida vista sulla vallata circostante oltre che uno spaccato di storia
coloniale dell'isola. La casa vanta 109 porte, una sala della musica, una camera
cinese e una sala della Compagnia delle Indie Orientali francese; altre
contengono antiche mappe e oggetti casalinghi spesso bizzarri, come una doccia
dell'era coloniale. Caratteristici i cottage in pietra costruiti sul retro.
Posta a circa 12 Km a sud di Port Louis, la cittadina di Moka si può considerare
a ragione la capitale culturale dell'isola. Vi si trovano infatti i due più
importanti istituti accademici: la Università di Mauritius e il Mahatma Gandhi
Institute, fondato per tutelare e promuovere la cultura indiana del paese.
Imperdibile la visita al Folk Museum of Indian Immigration, curato dal Gandhi
Institute, in cui sono custoditi oltre 2000 volumi risalenti all'Ottocento,
nonché una piccola collezione di oggetti di artigianato, gioielli, di cui molti
datati al tempo delle prime immigrazioni di indiani, strumenti musicali
tradizionali e utensili domestici. Molto interessante dal punto di vista storico
è Le Réduit (Il Rifugio), castello a due piani costruito nel 1794 e oggi
residenza ufficiale del governo. Il parco della villa, che si estende per oltre
130 ettari, offre lo spettacolo imperdibile dei suoi giardini, che le hanno
valso la fama di Versailles tropicale.

A testimonianza dell'intensa attività vulcanica dell'isola, Trou aux Cerfs è un
cratere spento sulle alture di Curepipe che offre un panorama eccezionale sulla
parte occidentale dell'isola. Per raggiungerlo si compie una piacevole
passeggiata in lieve pendenza. Una curiosità: sul vulcano si trova una stazione
radio che ha il compito di controllare la formazione e lo spostamento dei
cicloni.
Una leggenda suggestiva è legata a
Grand Bassin. Qquesto lago sacro, che secondo la tradizione
sarebbe nato dalle gocce d'acqua cadute dal capo del dio Shiva, affascinato
dalla bellezza di Mauritius, mentre volando portava su di sé il fiume Gange per
impedire un'inondazione. Ogni anno fra febbraio e marzo il bacino è meta di un
pellegrinaggio che la popolazione hindu dell'isola compie per rendere omaggio al
dio in occasione del Maha Shivaratree, la più importante festa religiosa al di
fuori dei confini dell'India.
Curepipe è il principale centro commerciale, punto di riferimento per la maggioranza dei mauriziani che vivono in villaggi fuori mano. Se volete fare dello shopping,
Curepipe è la città giusta: con la sua atmosfera da antico borgo commerciale
inglese, è il centro delle industrie dei modellini di navi e del tè.

La strada
principale è Elizabeth Avenue, lungo la quale sorge l'Hôtel de Ville (1902), il
municipio, in stile coloniale. Nei suoi giardini si trova una statua di Paul e
Virginie, i due personaggi tratti dall'omonimo romanzo di Bernardin de St Pierre.
A ovest del centro sorge il giardino botanico di Curepipe, secondo per
importanza solo a quello di Pamplemousses, che ospita diverse specie di piante e
fiori rari.
TRE ITINERARI DA NON PERDERE
Itinerario 1. Fascino coloniale da Port Louis a Mahébourg
Niente spiagge, né lagune per questo itinerario alla scoperta dell'entroterra in
partenza dalla capitale Port Louis che si snoda lungo l'asse nord-sud dell'autoroute
ad alto scorrimento fino a Mahébourg. A Port Louis la prima tappa è a Place des
Armes dominata dalla statua di Mahé de La Bourdonnais, su cui si affaccia il
Parlamento, la più antica costruzione di epoca francese dell'isola. Nella corte
d'onore troneggia la statua della regina Vittoria. In Sir William Newton St si
trova il bel teatro municipale risalente al 1822, il più antico di tutto
l'Oceano Indiano. Lungo via St.George si concentrano, una dopo l'altra, le più
belle maison coloniali della capitale. Da Port Louis a Mahébourg, prima di
arrivare a Curepipe, è d'obbligo una deviazione a Moka, nella casa museo di
Eureka. Più a sud, troviamo il castello Le Réduit, costruito nel 1748, una
piccola Versailles oggi residenza ufficiale del governo. L'itinerario termina a
Mahébourg sull'estremo versante sud-orientale. La città fu fondata nel 1804 in
memoria di Mahé de La Bourdonnais sulla baia del Vieux Grand Port, dove erano
sbarcati gli olandesi nel 1598. All'ingresso della cittadina si trova il Museo
Navale, risalente al 1771, che ospita una raccolta di reperti legati alle
battaglie tra inglesi e francesi, e la campana del Saint Géran, che suonò
durante la battaglia napoleonica di Marengo.
Itinerario 2. Sulla strada del té
La strada del té ha inizio a Curepipe, sull'altopiano centrale che assieme
all'area meridionale costituisce la parte più selvaggia e naturale dell'isola.
L'itinerario prende il via con la visita di Domaine des Aubineaux, una delle
poche dimore coloniali degli alti plateaux mauriziani oggi conservata
sull'isola. Costruita nel 1872, la dimora era l'originaria residenza del
proprietario delle piantagioni di té Bois Cheri, il più famoso dell'isola e
tuttora conserva arredi e quadri autentici dell'epoca oltre che una pregevole
raccolta di fotografie storiche. L'itinerario prosegue poi verso sud nel cuore
delle piantagioni del té Bois Cheri. Qui si trova la fabbrica dove è possibile
assistere al ciclo di produzione e ai vari processi di lavorazione fino al
confezionamento del prodotto finito. Annesso alla fabbrica, il museo del té
introduce alla storia della famosa miscela e conserva macchinari e illustrazioni
dell'epoca. Sempre puntando a sud si trova Saint Aubin, splendida dimora
coloniale risalente al 1819 e oggi raffinata table d'hote dove è possibile
assaggiare i piatti della tradizione creola. Il fondo non produce più zucchero
ma nei giardini della villa, si trovano una piantagione di anthurium, simbolo
dell'isola, di vaniglia e una distilleria di rhum.
Itinerario 3. Natura e avventura
L'entroterra sud orientale dell'isola è punteggiato da piantagioni di canna da
zucchero, parchi e riserve naturali, dove si possono praticare numerose attività
e sport, tra cui il Domaine de Lagrave, un'oasi naturalistica ai piedi
dell'omonima montagna tra fiumi, cascate d'acqua, animali selvatici quali
scimmie, cinghiali, e uccelli. A questo si aggiunge una table d'hôte dove
assaggiare i piatti tipici. Sono inoltre a disposizione varie attività nella
natura: passeggiate, trekking, costruzione e percorsi con zattere in bamboo,
canyoning, tiro con l'arco, discesa in corda, pesca; il Domaine du Chasseur a
circa 12 km da Mahébourg, è una riserva naturale di 1.500 ettari, dove è
possibile ammirare varie specie di animali tra cui cervi e cinghiali oltre a
scimmie e uccelli endemici. Il fondo offre visite guidate di due ore nella
foresta, bird watching, caccia e pesca. Nella proprietà è presente inoltre un
eccellente ristorante il Panoramour presso il quale assaggiare pietanze creole;
il Domaine de l'Ylang Ylang, un piccolo fondo nelle vicinanze del Domaine du
Chasseur che offre visite guidate a piedi o in 4x4 in cui è possibile ammirare
gheppi, scimmie, cervi di Giava. Fra i fiori e le piante che vengono cresciuti
per ottenerne gli oli essenziali vi è appunto l'inebriante fiore di ylang ylang,
il geranio, il vetiver, la citronella e il pepe rosa. La distilleria, l'unica
commerciale ancora esistente a Mauritius, si può visitare su prenotazione, con
spiegazioni sulle varie fasi di produzione di profumi e unguenti in vendita
nella boutique interna. Il buon ristorante serve piatti della più tradizionale
cucina creola.
ARIA, TERRA E MARE
Nell'isola di Mauritius si trovano lagune di una
dolcezza tutta tropicale, chilometri di spiagge bianche, la barriera corallina
ma anche un lussureggiante entroterra dove tuffarsi in tantissime attività:
scalare montagne, andare alla scoperta di foreste, passeggiare tra piante
secolari accarezzati dal profumo di fiori incantevoli.
Mauritius è un'occasione da non perdere per conoscere i misteri del mondo
subacqueo. Gli amanti della vita sottomarina possono scegliere fra immersioni e snorkelling: i centri alberghieri dell'isola sono attrezzati per offrire ai
propri clienti tutti gli strumenti necessari e in alcuni è anche possibile
conseguire brevetti PADI e NAUI. Il periodo ideale per le immersioni è fra
dicembre e marzo, quando l'acqua è più cristallina.

Ogni amante del big game che si rispetti conosce, naturalmente, la fama che le
coste dell'isola hanno nel mondo della pesca d'altura. Da novembre ad aprile,
infatti, le acque al largo delle coste mauriziane si popolano di una quantità
incredibile marlin blu e neri, tonni bianchi e pinna gialla, squali di ogni tipo
(come il gigantesco elefante) e barracuda. Sono solo alcune delle specie che
attirano ogni anno appassionati da tutto il mondo; gli stessi che tifano per le
crew in gara nel Marlin World Cup, la competizione mondiale che si tiene in
queste acque ogni febbraio.
Foreste fittissime e flora rigogliosa fanno da scenario ai numerosi sentieri
montani, all'interno del Black River Gorges National Park, con piante endemiche
e rare specie di uccelli. Un sentiero parte dalla stazione forestale di Pétrin
verso le cascate di Tamarin. Dalla stessa stazione si parte per numerose altre
escursioni, tra cui il Bassin Blanc e Chemin Grenier. Periodo migliore: da
settembre a gennaio, il tempo della fioritura.

Per noleggiare una bicicletta basta chiedere all'Hotel che vi ospita o bussare
ad uno dei tanti operatori che organizzano escursioni a due pedali. Il tour
ideale è il giro completo del perimetro dell'isola, perlopiù piatto. Alte,
invece, le soddisfazioni: splendide coste, spettacolari scorci panoramici su
baie e lagune, scoperta delle riserve interne. Tra gli itinerari più suggestivi:
da Port Louis a Mont Choisy, da Black River Gorges a Tamarin, da Souillac a Le
Morne con il tour del Mont Brabant, da Souillac alle scogliere di Gris Gris, da
Mahebourg a Le Souffleur. Attenzione però la guida è a sinistra.
A Mont Choisy si trova una splendida tenuta dove si organizzano due uscite
giornaliere a cavallo, al mattino e al pomeriggio, entrambe della durata minima
di un'ora e trenta. L'escursione prevede il ritrovo presso la casa tradizionale,
la gita a cavallo e un piccolo rinfresco. Ogni escursione è curata in ogni
minimo dettaglio ed è rigorosamente riservata a 10 partecipanti al massimo,
guidati da un istruttore qualificato. Sulla costa ovest troviamo Les Ecuries de
la Vieille Cheminée, un centro di turismo equestre presso il quale è possibile
soggiornare in abitazioni rustiche fuori, elegantemente rifinite e arredate
dentro, che offre la possibilità di scoprire la regione di Chamarel a cavallo,
accompagnati da guide esperte fra piantagioni, cascate e natura selvaggia.
Il canyoning è una vera e propria immersione a 360° nell'entroterra. Associa al
tradizionale tour, la possibilità di vivere un'esperienza mozzafiato: la discesa
sotto le cascate e su scivoli naturali del percorso scavato dall'acqua nella
roccia delle cascate Eau Bleu nella parte più meridionale dell'isola tramite
delle funi.
L'isola è famosa in tutto il mondo per l'eccellenza dei suoi green. Mauritius
infatti ospita alcuni tra i più bei percorsi di tutto l'emisfero meridionale: 13
campi in totale di cui 6 a 18 buche (Belle Mare Plage Resort Links & Legend;
Dinarobin & Paradis Hotel Golf & Spa, Le Morne; One & Only le Touessrok, Trou
d'Eau Douce; Le Telfair & Heritage Golf & Spa / Golf de Bel Ombre; Bel Ombre;
Tamarina Golf Estate & Beach Club, Tamarin) e 5 a 9 buche (Heritage & Le Telfair
Golf, Bel Ombre; Shandrani Hotel Blue Bay; Maritim Hotel Balaclava -Baie aux
tortues; Sofitel Impérial, Wolmar; Trou aux Biches Hotel, Trou aux Biches).

Molti hotel e alcune società specializzate mettono a disposizione dei clienti la
possibilità di effettuare uscite in barca a vela, per l'esplorazione della costa
o degli isolotti che circondano Mauritius. L'imbarco viene effettuato
solitamente al mattino; durante la navigazione si può approfittare del sole
tropicale per abbronzarsi sullo sfondo di un oceano dalle tinte intense. Alcune
di queste escursioni prevedono delle soste, soprattutto per la visita delle
riserve naturali o delle calette nascoste degli isolotti; quasi tutte, invece,
includono nella tariffa d'imbarco un ricco ed esotico buffet. La maggior parte
delle imbarcazioni è costituita da catamarani, ma non mancano i veri e propri
yacht.
A Grand Baie anche coloro che non fanno immersioni possono osservare la vita
sottomarina in tutta sicurezza. Numerosi operatori organizzano passeggiate in
scafandro con casco e stivali di piombo sul fondo marino in una specie di
viaggio sotto al mare; escursioni al reef a bordo di semisommergibili e
imbarcazioni con il fondo di vetro.

Gli elicotteri Bell-Jet Ranger che fanno parte della flotta Helicopters del
carrier nazionale Air Mauritius sono a disposizione della clientela per i
trasferimenti aeroporto/hotel e per l'organizzazione ad hoc di visite
dell'isola. Maggiori informazioni su condizioni e tariffe possono essere
richieste direttamente ad Air Mauritius.
Molti alberghi forniscono ai loro clienti l'attrezzatura per windsurf, kayak e kiteboard e organizzano escursioni alla scoperta della costa o degli isolotti
circostanti. Sull'isola si può praticare anche il surf: le onde migliori
s'incontrano nella zona intorno a Tamarin e Le Morne, da giugno fino ad agosto.


Ringraziamo l'Ente del Turismo Isola di Mauritius e vi invitiamo a visitare il
sito
www.mauritius-turismo.com
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