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di duemila rematori provenienti da tutto il mondo si affrontano ogni anno nelle
acque cristalline delle isole Sotto Vento, durante la più grande corsa di
piroghe del mondo l'Hawaiki Nui Va'a, che quest'anno si terrà dal 29 al 31
ottobre fra Huahine, Raiatea, Taha'a e Bora Bora. La corsa prende il nome dalla
denominazione delle mitiche terre da cui proviene il popolo Maohi, etnia
originaria dei polinesiani che oggi popolano le Hawaii e la Polinesia Francese.
I Maohi erano abili navigatori che, in tempi ancestrali, raggiunsero le Marchesi
grazie a Te Ra, il sole, Ta'uruanui, Venere, e Tauha, la Croce del Sud, a bordo
delle loro va'a, le canoe usate ancora oggi a Tahiti e le sue Isole. Oggi,
seguendo le rotte dei loro avi, equipaggi provenienti da tutta la Polinesia
Francese si sfidano nella spettacolare gara di va'a: le imbarcazioni scavate nei
tronchi di legno hanno lasciato il posto a leggerissime barche in fibra di
carbonio, ma la capacità di sfidare le onde e il vento richiesta agli uomini che
le conducono è rimasta la stessa.
La prima tappa della gara porta le imbarcazioni da Huahine a Raiatea, in
un tragitto di quasi 45 km in mare aperto. Il giorno successivo le
imbarcazioni solcano le acque turchesi della laguna che separa Raiatea
dall'isola di vaniglia, Taha'a, sua gemella, racchiusa nella stessa laguna. E'
questa la tappa che gli esperti giudicano decisiva per l'assegnazione del titolo
annuale e che si gioca tutta sulla velocità. Infine, la terza e ultima tappa:
una spettacolare corsa di ben 57 km sulle onde dell'Oceano che va da Taha'a alla
spiaggia di Matira, a Bora Bora, dove viene proclamato l'equipaggio trionfatore
della gara. A Matira migliaia di spettatori, più di diecimila in media, si
accalcano per festeggiare l'équipe vincitrice, mentre al suono dei tamburi le
donne adornano i rematori con collane di fiori, da sempre simbolo di benvenuto
in queste incantevoli isole.
L'Hawaiki Nui Va'a è ormai diventata una gara mitica, cui prendono parte
anche atleti provenienti da Hawaii, California, Nuova Zelanda e Nuova Caledonia,
Francia e persino da Brasile, Jugoslavia e Germania. Si tratta di una
competizione spettacolare, unica nel suo genere, che richiede una resistenza
psicologica e fisica straordinaria. I team salgono sulla propria piroga sapendo
che per una durata minima di quattro ore il tempo sarà scandito dal loro vogare
incessante sotto il sole per strappare il traguardo alle onde e agli avversari.
Mesi di allenamento e l'accesso al glorioso albo d'oro della corsa sono mete a
cui possono aspirare solo coloro che riescono a unire le tecniche moderne ai
segreti tradizionali, seguendo la passione per la va'a, simbolo della cultura
ancestrale di queste isole e dell'identità dei polinesiani.
Visitare Tahiti e le sue isole durante l'Hawaiki Nui Va'a è un'esperienza unica:
non solo per il fascino di un evento particolare e sentito come la corsa,
paragonabile al Tour de France nell'ambito del ciclismo, ma soprattutto per
l'atmosfera che si respira in quei giorni fra le isole. Eccitazione, adrenalina,
suspense, voglia di mettersi in gioco e competitività regnano sullo sfondo di
scenari mozzafiato e sono contornate da feste accoglienti come solo gli abitanti
di queste isole sanno regalare.
Per i polinesiani, la grande corsa (Nui significa grande in Tahitiano) è
un'occasione per ricordare la loro storia e sentirsi legati alle loro origini:
la va'a è nel loro sangue e si respira una sorta di misticismo quando prima di
immergere le canoe in acqua, un'ora prima dell'alba, gli atleti recitano una
preghiera in Tahitiano perché le canoe vengano risparmiate dalle insidie del
mare. Solo dopo aver concluso il rito ha inizio la gara al grido di Bora Bora te
hoe manu (Bora Bora rema in silenzio).
TAHITI TOURISME ITALIA
Piazza Caiazzo 3 - 20124 Milano
tel. 02 66980317
http://www.tahiti-tourisme.it -
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