Non è facile conoscere questo piccolo paesino sperduto tra le vette delle
Alpi. Penso che i pochi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo si
siano innamorati così com'è successo a me tanti anni..
...fa quando all'età di 8 anni
ci sono andato per la prima volta in vacanza con la mia famiglia.
Il paese è molto piccolo e posto fuori dalle strade principali. Per raggiungerlo
si deve percorrere la strada del passo del Giovo ed una volta superato Moso
svoltare ad un bivio poco visibile e prendere una stradina dove il transito di 2
macchine contemporaneamente è difficoltoso. Superati i primi tornanti si apre la
vallata creata dal fiume Passirio ed il panorama mozza il fiato.
Le cime fanno da corona al paese e si ha l'impressione di entrare in una
cartolina. A Rabenstein ci sono due pensioni una delle quali fa anche da
spaccio. Non ci sono negozi né attività commerciali ma solo tanta pace e
tranquillità infatti il paese è situato nel parco naturale del gruppo di Tessa.
Gli abitanti si dedicano all'agricoltura come primaria fonte di sostentamento e
all'allevamento di bovini e caprini. Queste attività vengono però svolte in modo
tradizionale in quanto gli spazi non permettono di lavorare in modo diverso.
Quotidianamente per cui si vedono i bambini al mattino portare le mucche al
pascolo le quali resteranno libere per tutto il giorno fino a quando all'ora
della mungitura verranno riaccompagnate nelle piccole stalle. I gruppi
famigliari sono numerosi ed il rapporto tra vicini è di collaborazione e mutuo
soccorso. Spesso si vedono falciare i campi d'erba manualmente o rastrellarli.

Gli uomini vanno nelle malghe per fare il fieno il quale una volta seccato viene
legato in covoni ed agganciato con delle carrucole a cavi di acciaio sui quali
scenderanno a gran velocità fino a schiantarsi su copertoni predisposti vicino
ai fienili. I bambini e le donne quindi li preleveranno e li sistemeranno per
l'inverno. Anche le attività di falegnameria sono svolte in modo molto semplice
e tradizionale sopperendo alla tecnologia con la collaborazione. In paese
nonostante tutto non manca nulla. C'è infatti una scuola, la caserma dei
pompieri ed il servizio di sgombero neve e mantenimento delle strade. Queste
attività vengono però svolte come secondo lavoro dagli abitanti per cui un
momento prima l'oste ti serve da bere e poco dopo parte in divisa da pompiere
per spegnere un incendio. E' un popolo fiero ed orgoglioso delle proprie
tradizioni e della propria storia segnata da battaglie per i confini e uomini
valorosi come Andreas Hofer dei quali tutti in Val Passiria hanno un ricordo
fervido e vivo perché condusse la rivolta popolare prima contro la dominazione
francese ed in seguito contro quella austriaca uscendone vittorioso.
La natura sia per lo stile di vita del posto che per il fatto di essere ben
tutelata dalle leggi del parco naturale è una meraviglia di colori , profumi e
suoni. Seguendo gli innumerevoli sentieri , tutti ben segnalati e ben curati,
anche restando nelle vicinanze delle case, ci si immerge subito nella foresta di
pini e abeti. Fiori multicolore , funghi e piccoli ruscelli ti accolgono e ti
catturano mentre passeggi senza preoccupazioni. Nonostante la fauna sia molto
numerosa e varia non ci sono animali pericolosi di nessun tipo. Sovente è
possibile vedere cervi al pascolo o essere sorvolati da un'aquila di passaggio.
Spostandosi di poco in macchina e facendo una bella passeggiata si può
raggiungere Monteneve dove un tempo era attiva una miniera di ferro. Tutt'ora è
possibile vedere la monorotaia e le strutture principali della miniera e
visitare il museo. Erano presenti anche una miniera di granati ed una di argento
ma queste ormai sono ridotte solo a macerie.
Il 15 agosto si svolge una delle feste più sentite della vallata. In tutti i
paesi gli abitanti si svegliano all'alba per recarsi alla messa indossando i
vestiti tradizionali molto colorati e particolari. Oltre alla messa c'è la
processione con gli stendardi delle varie associazioni tipo i minatori o i
vigili del fuoco e la banda.

Finite le funzioni religiose inizia la festa e tutte le piazze dei paesini si
animano con orchestrine e chioschi improvvisati, punto di ritrovo in cui le
persone del posto con i loro Dirndl ed i turisti si mescolano per festeggiare
insieme.
Per chi ama la natura e le camminate le escursioni non mancano e se ne possono
fare di tutte le difficoltà. Vale sicuramente la pena di andare a Seebersee. Ci
sono due sentieri che si possono percorrere e l'ideale, a mio avviso, è di
seguirne uno all'andata e l'altro al ritorno in quanto entrambi offrono dei
paesaggi molto suggestivi.
Dopo una camminata di circa 2 ore si arriva su di un altopiano con uno splendido
laghetto alimentato dalle acque di fusione del vicino ghiacciaio dell'Altissima
che fa da sfondo con i suoi picchi innevati anche in estate.

La malga, nonostante in estate sia usata come alpeggio per le mucche e quindi
popolata, non è attrezzata di strutture turistiche per cui è necessario portarsi
il pranzo al sacco. Altra escursione molto piacevole è malga Ulfas. Il sentiero
costeggia per la maggior parte del tragitto un piccolo corso d'acqua. Per buna
parte è quasi pianeggiante per cui molto semplice e poco stancante. Per queste
particolarità la passeggiata risulta molto gradevole e divertente.

Una volta arrivati si può godere di uno splendido panorama che spazia dal paese
sottostante , San Martino, a perdita d'occhio per tutta la vallata. Sono
presenti due baite dov'è possibile mangiare e ristorarsi.

Con brevi spostamenti in macchina è possibile visitare i diversi paesini nei
dintorni come ad esempio Saltusio, Plata, Moso che è raggiungibile anche a
piedi, San Leonardo o Plan dove anche in estate sono aperti gli impianti di
risalita per andare in quota senza camminare. In oltre si può raggiungere la
vicina Solden, prima cittadina appena valicato il confine di stato entrando in
Austria, oppure Vipiteno entrambe molto belle.
|