Siamo nelle acque dello stretto di Lembeh che separano
l'omonimo isolotto dalla punta nordorientale della grande isola di Sulawesi. I
fondali di questo stretto non presentano colori vivaci né grandi banchi di
corallo, anzi sono per lo più composti da fango e sabbia lavica, ma per una
serie di circostanze legate al particolare tipo di geomorfologia, alle correnti
e alla intrinseca ricchezza del mare della Sonda, offrono un eccezionale livello
di biodiversità. Solo in queste acque infatti è possibile incontrare il
primitivo dragon fishes, la coloratissima seppia flamboyant,
almeno tre specie diverse di cavalluccio pigmeo, e decine e decine di
altre varietà di animali dalle incredibili sfumature cromatiche.
L'isolotto di Lembeh è completamente ricoperto da una rigogliosa giungla ricca
di palme da cocco, banani e altre varietà di piante e fiori. Anche questo
ambiente incontaminato presenta il suo fascino e la possibilità di incontrare
diverse specie di insetti, rettili, e uccelli, tra i quali non è difficile
avvistare l'aquila di mare che volteggia maestosa in cielo.
Sull'isola non vi sono strade, ma solo qualche piccolo sentiero che collega tra
loro i villaggi di pescatori e i due piccoli resort. Gli abitanti sono dediti
alla pesca o impiegati nei resort, sono di una squisita gentilezza e
premurosità, e a differenza di quanto accade nel resto dell'Indonesia osservano
principalmente la religione cristiana.
I collegamenti con la vicina isola di Celebes e con la cittadina di Bitung che
sorge sull'altra sponda dello stretto sono assicurati da un continuo via vai
delle tipiche barche indonesiane che con la loro forma slanciata hanno una
sorprendente velocità. D'altronde una visita a Bitung è indispensabile se si
vuole comprare qualche souvenir o se si vuole fare una piacevole passeggiata tra
i colori e la gioiosa confusione del tipico mercatino locale.
I resort di Lembeh hanno stanze ampie, pulite e confortevoli dotate di tutto il
necessario per una piacevole e rilassante vacanza. I bungalow incastonati in una
natura incontaminata danno la sensazione di trovarsi in un vero e proprio angolo
di paradiso. La cucina è un accurato mix tra gli standard internazionali e i
piatti tipici orientali, naturalmente non mancano mai pesce e frutta
freschissima.
I diving sono efficienti ed organizzati, hanno un personale premuroso e
disponibile e guide subacquee dalla straordinaria gentilezza, molto competenti e
profonde conoscitrici di questi fondali e delle strane forme di vita che li
popolano. Non è difficile che durante le immersioni si venga indirizzati alla
ricerca di questa o quella rarità e che vengano indicati pesci e molluschi di
cui non si sarebbe neanche immaginata l'esistenza. Certo, se si pensa di andare
a Lembeh per incontrare i grandi pelagici o i fantastici colori degli alcionari
si rimarrà per lo più delusi. I fondali, infatti, sono piuttosto monotoni,
solitamente costituiti da distese sabbiose, detritiche o fangose, ma, se si ci
arma di infinita pazienza e tanta passione si possono fare davvero degli
incontri di grande bellezza, fascino ed interesse, scoprendo le infinite forme
di vita strane ed esotiche che popolano questo piccolo tratto di mare. È utile,
in queste immersioni, munirsi di una lente di ingrandimento per scoprire e
apprezzare le piccole forme di vita di cui questi fondali abbondano, spesso di
difficile individuazione, ma comunque di straordinaria bellezza. In effetti si
può tranquillamente affermare che i fondali di questo stretto rappresentano un
centro di sicura attrazione per tutti quei sub amanti della macrofotografia e
della biologia marina.
Ogni sito di immersione presenta le sue peculiarità e la probabilità più o meno
alta di incontrare questo o quel particolare animale, ma ognuno riserva qualche
piacevole sorpresa. È chiaro che per quanto bravi si possa pensare di essere
nell'individuare questi strani animali senza l'aiuto degli accompagnatori
probabilmente si finirebbe per osservare solo il 20-30% di quanto ogni tuffo
possa serbare. Cosi di volta in volta gli ospiti subacquei saranno accompagnati
a visitare fondali dove, dopo attente ricerche, potranno incontrare il primitivo
dragon fishes, o una piccola gorgonia dove identificare diversi pigmy sea horse,
o l'elegante mimetic octopus e la multicolore seppia di flamboyant, o la danza
di corteggiamento dei pesci mandarino, il raro e velenoso polpo dagli anelli
blu, o ancora, dopo aver aguzzato la vista, i frog fish, i pesci foglia, le
galatee pelose, i gamberetti e i granchi nascosti negli antedon, senza
dimenticare la mimetica Rinophia, l'abbagliante livrea del Hypselodoris bullocki,
gli invisibili ghost pipe fish, o le decine e decine di specie di nudibranchi,
pesci, molluschi, crostacei in qualche modo unici e spesso osservabili solo in
questo ristretto specchio di mare.
I diving presenti sulle le sponde dello stretto di Lembeh
sono ben attrezzati con possibilità di uso del nitrox, box personali dove
riporre l'attrezzatura, vasche di risciacquo, stanze attrezzate per la ricarica
e per la manutenzione delle attrezzature. Le barche dei diving sono veloci e
comode, raggiungono le località di immersioni in non più di trenta, quaranta
minuti. La profondità difficilmente eccede i venti metri per cui si arriva ad
effettuare anche cinque immersioni al giorno, comprese una o due notturne che
come sempre presentano un pizzico di speciale magia. D'altronde solo con un gran
numero di immersioni giornaliere sarà possibile visitare tutti gli oltre
quaranta siti individuati oltre la possibilità di fare delle ottime immersioni
anche partendo direttamente dalla spiaggia.
In definitiva si consiglia a tutti gli appassionati di biologia marina,
macrofotografia, videoripresa, e di 'Critters' di regalarsi una piacevole pausa
vacanziera nelle scure e ricche acque dello stretto di Lembeh, il regno delle
creature del fango. |