Per i pochi giorni di ferie di quest'estate ho rivolto la mia
attenzione di nuovo alle coste delle isole maltesi, quale buon ricordo
avevano lasciato in me nello stesso periodo dello scorso anno. Quelle acque
cristalline, poco profonde, che nascondono una rigogliosa fauna e flora marina
condita da un buon numero di relitti, testimoni questi di eventi militari e
civili quale la lunga storia di Malta può vantare. Un variopinto popolo di
divers proveniente da ogni angolo d'Europa accalca le coste del piccolo
arcipelago, dei maggiori punti di immersione, quasi tutti dalla costa, tanti cui
è impossibile sentirsi soli - fuori e dentro l'acqua.

Per le prime immersioni ci siamo diretti a La Valletta, la capitale, in
una delle sue insenature naturali a nord del porto principale. La nostra
destinazione era il relitto della nave militare HMS MAORI
affondata a colpi di mortaio nella notte del 12 febbraio 1942 sulle basse acque
del porto, su un fondale prevalentemente sabbioso. E proprio questo fondale è
diventato la tomba del relitto o almeno quello che ne resta visibile sul fondo
di 12mt mentre il resto rimane sotterrato dalla sabbia. Alcuni punti del ponte,
adagiato lateralmente, sono visitabili, mentre ciò che resta della prua appare
come una piccola zona di cianfrusaglie arruginite sparse sul fondo sabbioso. La
visibilità dell'acqua è limitata ma è comunque facile incontrare moltissime
varietà di pesci che hanno trovato dimora tra i rottami. Interessante e
bellissimo un branco di corvine fotografato durante la seconda immersione; quasi
una dozzina di elementi adulti, veloci e non facili da immortalare.
Altri incontri hanno riguardato piccole murene, rombi di rena (della stessa
classe delle sogliole) di ogni dimensione mimetizzate sul fondo sabbioso e un
calmo capone ubriaco immortalato nel momento in cui spiegava le sue
caratteristiche ali screziate di blu (pinne pettorali libere dotate di organi
sensoriali olfattivi e gustativi).
La giornata così come le condizioni del mare sono state molto clementi tanto da
garantire delle ottime immersioni.

La destinazione della seconda giornata è stata Cirkewwa, punta a nord
dell'isola di Malta e punto di attracco per le vicine Gozo e Comino, le isole
minori dello stato. La location non è nuova ai miei occhi, punto in cui lo
scorso anno ho visitato il relitto del rimorchiatore ROZI.
Sotto un cielo privo di nuvole e davanti ad uno specchio d'acqua praticamente
immobile ci siamo immersi in direzione di una piccola boa rossa legata ad una
quarantina di metri dalla riva, punto di partenza della nostra meta giornaliera.
Quello che ci aspettava adagiato in perfetto assetto di navigazione, 30 metri
sotto di noi, era il relitto della nave militare P29 (in queste acque da
meno di un anno) adagiato su questo fondale. In ottimo stato, si nota ancora
poco l'intervento del mare e della sua flora, infatti si intravede ancora la
vernice color grigio classica di queste navi militari. La visibilita è ottima,
oltre i 20mt, cosa che ci permette di osservare il vascello in tutta la sua
interezza da ogni punto dello stesso. La boa è legata a poppa, il nostro punto
di partenza. Entriamo subito in una delle stive, vicino al luogo dove trovavano
alloggio i potenti motori diesel; la via è sgombra da cavi o qualunque cosa
possa costituire pericolo. Usciti sul ponte si comincia la circumnavigazione
intorno al castello di prua e ponte di comando. Ogni elemento è integro ma anche
spoglio sia di vegetazione che di fauna marina; il relitto è relativamente
giovane e la locale popolazione ittica lo osserva ancora con sospetto. Quei
ponti, la sala di comando, l'armamentario di attrezzi di comunicazione posti
sulla torre di prua, tutto crea una suggestiva serie di immagini che ogni sub
vorrebbe avere sempre davanti, immagini che una macchina fotografica riesce con
mera sufficenza a raccontare.

La terza giornata inizia con gli stessi auspici delle precedenti: ottime
condizioni sia in mare che fuori.
Siamo ritornati a Cirkewwa ma stavolta diretti al relitto del rimorchiatore
ROZI. Unica pecca dell'immersione è stata solo un po di corrente incontrata
all'andata. Il relitto è da sempre una delle maggiori mete di ogni diver che
visita l'isola. Posto su un fondale sabbioso di 36mt l'ex rimorchiatore è in
perfetto stato e assetto di navigazione. La visibilità invece non è ottima,
causa la corrente, ma accettabile e la confusione (di divers) non manca. La
fauna marina, a differenza del giovane relitto della nave militare P29 adagiata
a poche decine di metri di distanza dal ROZI, conosce bene questa location tanto
da esser casa di numerose e bellissime specie ittiche.
Dopo una breve pausa ci immergiamo nuovamente e ci dirigiamo verso Cirkewwa
Point, nel punto denominato The Madonna per la presenza di una statua sistemata
da un diving club in un piccolo anfratto naturale a 18mt. Lì vicino uno scoglio
alto una decina di metri si erge sul fondo sabbioso di 26 metri in cui è
possibile fare degli interessanti incontri come la murena adulta fotografata in
basso.

Con questa terza parte concludiamo la tre giorni a Malta in questo caldo agosto.
Un'ottima esperienza per un amante del mare in un luogo in cui non mancano
veramente le cose da vedere in fondo ad esso. Un luogo in cui sono ritornato con
piacere e, soprattutto, ho ritrovato la calda accoglienza delle guide inglesi
che ho lasciato lo scorso anno.
|