Definizione
- La Diarrea del Viaggiatore (Travelers' Diarrhea, TD) è l'eliminazione di feci
acquose/non formate durante un viaggio o immediatamente dopo di esso. Si può
schematicamente classificare in lieve (fino a 3 scariche al giorno senza
sintomi o segni di corredo), moderata (da 4 a 10 scariche al giorno senza
sintomi o segni di accompagnamento oppure con qualsivoglia numero di scariche,
ma con almeno un sintomo o segno associato tra crampi addominali, nausea,
vomito, muco nelle feci, tenesmo, febbre al di sotto dei 38° C) e grave
(più di 10 scariche al giorno o qualsiasi numero di scariche associate a febbre
al di sopra dei 38°C e/o sangue nelle feci).
Epidemiologia - La TD colpisce il 20-50% dei viaggiatori che si recano in
Paesi con standard igienico-sanitario inferiore a quello della zona di
provenienza. Aree ad alto rischio sono l'Africa settentrionale,
occidentale ed orientale, la maggior parte dell'Asia e l'America Latina; aree
a rischio intermedio sono l'Europa mediterranea, tutti i Paesi ex-Unione
Sovietica, il Sud Africa, i Paesi del Medio Oriente e la Cina; aree a basso
rischio sono il resto d'Europa, gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone,
l'Australia e la Nuova Zelanda. Altri fattori che contribuiscono in modo
significativo alla variabilità del rischio sono la modalità e le caratteristiche
del viaggio, l'età, i fattori genetici, l'acloridria/ipocloridria ed un
precedente viaggio in un'area a rischio.
Eziologia - Anche se il 20-25% dei casi di TD rimane senza una causa
identificata, i microrganismi infettivi sono la prima causa di questa patologia.
I batteri enterici sono Escherichia coli enterotossigeno (ETEC), che è il
microrganismo in assoluto più comunemente responsabile della Diarrea del
Viaggiatore, Salmonella enteritidis, Shigella spp. (S. dysenteriae tipo 1 è la
causa più importante di dissenteria bacillare nei Paesi in via di sviluppo,
mentre S. sonni prevale nei paesi industrializzati), Campylobacter jejuni,
Vibrio parahaemolyticus, Yersinia enterocolitica, Vibrio cholerae 01 e 0139,
Vibrio cholerae non-01, Vibrio fluvialis, Aeromonas hydrophila, Plesiomonas
shigelloides. I virus enterici sono Rotavirus e Norwalk-like virus,
mentre i parassiti enterici sono Giardia intestinalis, Entamoeba
histolytica, Cryptosporidium parvum, Cyclospora cayetanensis, Dientamoeba
fragilis (patogenicità non accertata), Isospora belli, Balantidium coli,
Stronyloides stercoralis. Da considerare altresì l'intossicazione da
ciguatossina.
Quadro clinico - Distinguiamo le diarree infettive acute (sindrome
secretoria coleriforme, sindrome dissenterica e quadri misti) e le diarree
infettive croniche. La sindrome secretoria coleriforme - causata
principalmente da Escherichia coli enterotossigeno (ETEC), Escherichia coli
enteroaggregante (EAEC), Vibrio cholerae, Rotavirus e Norwalk-like virus - è
caratterizzata da feci acquose, grande volume di singole scariche, dolore
periombelicale diffuso e vomito, mentre la sindrome dissenterica - causata
principalmente da Shigella dysenteriae tipo 1 - si presenta con feci
ematiche/purulente, piccolo volume di singole scariche, dolore in fossa iliaca
sinistra e febbre. I quadri misti, con uno spettro sintomatologico
secretorio-dissenterico, possono essere causati da molti batteri e, tra questi,
patognomonico è il Campylobacter jejuni. La diarrea infettiva cronica
rappresenta circa il 10-12% di tutte le Diarree del Viaggiatore, persiste per
circa un mese ed è quasi totalmente causata da Giardia intestinalis ed Entamoeba
histolytica.
Prevenzione - Si basa, soprattutto, su un adeguato comportamento
(misure protettive alimentari: le 10 regole d'oro per la scelta di cibi e
bevande sicure ed il trattamento dell'acqua con i vari metodi della bollitura e
disinfezione chimica con iodio, mentre ancora abbastanza controverso è il ruolo
dei filtri ad osmosi inversa/resine impregnate), ma anche sull'effettuazione di
opportune vaccinazioni (contro l'epatite A, efficace e di lunga
durata, contro la febbre tifoide, efficace al 50-80% e con durata 3 anni
sia nella formulazione orale che parenterale, e contro il colera,
efficace nei primi 3-6 mesi e ben tollerata nelle 2 nuove formulazioni orali) e
sull'utilizzo motivato da selettive indicazioni - acloridria,
immunodeficienze, malattie gastrointestinali croniche, corporate travelers,
sportivi agonisti, ecc
- di farmaci non antibiotici (i probiotici,
tra i quali uno dei più efficaci è il Lactobacillus GG) e farmaci antibiotici
(in primis ciprofloxacina 500 mg/die e norfloxacina 400 mg/die, ma anche
ofloxacina 200 mg e levofloxacina 500 mg).
Terapia - Il trattamento empirico, da gestire correttamente in relazione
al quadro sintomatologico, si basa sulla reidratazione, sulle adeguate scelte
dietetiche e sull'utilizzo dei farmaci sintomatici (inibitori della motilità
intestinale) ed antibiotici (fluorochinolonici, rifaximina ed azitromicina). La
reidratazione è il momento più importante nella maggior parte dei casi di TD e
può essere ottenuta sia attraverso l'assunzione di acqua, crakers salati, succhi
di frutta, zuppe salate e brodo che ricorrendo alle soluzioni reidratanti
orali (ORS), disponibili come preparati farmaceutici in polvere da
ricostituire in acqua oppure preparabili 'in casa' seguendo la formula proposta
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (cloruro di sodio 3.5 g/L, cloruro di
potassio 1.5 g/L, glucosio 20.0 g/L e citrato trisodico 2.9 g/L).
Una dieta corretta consiste nell'evitare latte, latticini, cibi grassi e
piccanti nei primi 2 giorni di malattia, mentre andrebbero preferiti zuppa,
brodo, riso, pasta, patate, banane e, in quantità modesta, carni bollite. Tra i
farmaci sintomatici merita una menzione solamente la loperamide -
oppiaceo ad azione periferica - la cui schedula prevede, in corso di diarrea
moderata e grave in soggetti con più di 4 anni, l'assunzione di 4 mg (2 mg x 2)
come dose d'attacco, seguiti da 2 mg dopo ogni scarica successiva, fino ad un
massimo di 16 mg/die (anche se di solito non è necessario superare gli 8 mg/die).
I farmaci antibiotici sono efficaci contro la maggior parte dei batteri
implicati nella genesi della TD e comprendono fluorochinolonici, rifaximina ed
azitromicina. I fluorochinolonici (ciprofloxacina, norfloxacina,
ofloxacina e levofloxacina) - controindicati nei bambini, negli adolescenti in
fase di crescita ed in gravidanza - sono i farmaci più indicati per il
trattamento negli adulti delle forme di Diarrea del Viaggiatore con febbre
elevata e/o sangue nelle feci; la terapia, in questi casi, va protratta per 3
giorni, mentre lo schema monodose va riservato alle diarree moderate. La
rifaximina - il cui uso non è approvato in gravidanza - è un efficacissimo
(quanto la ciprofloxacina) antibatterico elettivo per il tratto
gastrointestinale; i possibili dosaggi sono 200 mg x 3/die oppure 400 mg x2/die
per 3 giorni, mentre per i bambini si ricorre alla sospensione orale al dosaggio
di 100 mg x 4/die. La azitromicina è il farmaco di prima scelta nelle
regioni con ampia diffusione di ceppi di Campylobacter jejuni resistenti ai
fluorochinolonici e nel caso si debba trattare un bambino al di sotto dei 4 anni
(10 mg/kg in unica dose il primo giorno, seguita da 5 mg/kg in unica dose nei
giorni successivi) oppure una donna in gravidanza (500 mg in singola assunzione
per 1-3 giorni).
Linee guida - Per ulteriori approfondimenti e per conoscere gli schemi di
gestione della TD in particolari categorie di pazienti quali bambini, anziani,
gravide ed immunodepressi consiglio la lettura delle 'Linee Guida per la
prevenzione e il trattamento della diarrea dei viaggiatori' (A. Rossanese et
al., Giornale Italiano di Medicina Tropicale, vol. 10, n. 1-2, 2005; 1- 23),
redatte dal gruppo di lavoro in rappresentanza della Società Italiana di
Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni (SIMVIM) e della Società Italiana di
Medicina Tropicale (SIMeT).
Ringraziamo SaluteinViaggio e vi invitiamo a visitare il sito
www.saluteinviaggio.it
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