Viaggio umanitario del C.I.S.S. in Libano (2007) |
Scritto da Pierluigi Bertola |
Partiti da Canelli con un furgone Iveco della concessionaria Garelli di Asti grazie all'interessamento del dott. Franco Oriolo, dirigente Iveco a Torino, dopo una breve sosta a Taranto..
Attraversata la Grecia in circa 16 ore siamo arrivati alla frontiera turca dove abbiamo dovuto ugualmente versare una non indifferente cauzione per il carico. Dopo 22 ore di viaggio ininterrotto siamo arrivati al confine turco-siriano e rimandati indietro per la chiusura della dogana.
Antiochia in Turchia conserva sempre un suo fascino particolare abbarbicata come è sul fianco di ardite montagne rocciose. Altra cauzione onerosa in Siria con strane supertasse per i possessori di motori diesel. Nel primo pomeriggio entriamo nel magico paesaggio orientale con le dune desertiche dipinte di rosa ed i monumentali ritratti dell'attuale presidente e del padre, la gente però non sembra farci caso. Si nota una cordialità diffusa con molteplici segni di simpatia e gentilezza, molti i punti internet e le ragazze con il velo non sono molto frequenti.
Purtroppo per questioni doganali per noi incomprensibili
appena entrati in Siria abbiamo ricevuto una scorta armata che ci ha
accompagnati direttamente alla frontiera libanese raggiunta verso le ore 24,
anche qui per chiusura degli uffici abbiamo dovuto pernottare in dogana sul
furgone aiutati molto dall'ospitalità del personale doganale gentile
all'inverosimile.
I soldati dell'UNIFIL sono ovunque e per arrivare qui i posti di blocco non si contano, e alcuni di questi sono controllati dalle forze Hezbollah. Notiamo un'ottima assistenza dei paz, specie se indigenti per la gratuità dei servizi medicine incluse. Qualche ospedale è stato anche donato da alcuni stati arabi come l'Iran, il Kuwait e l'Arabia Saudita.
Non c'è nessun aiuto visibile da parte dei paesi occidentali anche se i nostri amici libanesi ripetono che l'Europa coopera per progetti sanitari e sociali. Simpatica la visita al nostro contingente di stanza a sud di Tiro con momenti toccanti. Molto più drammatica la visita poco dopo di un campo profughi che ospita oltre 10 000 persone con l'accesso alle strade sbarrato.
Nel ritorno a Beirut purtroppo abbiamo assistito ad una
sparatoria nel quartiere dove eravamo ospiti per cui ci è stato vivamente
consigliato di non uscire di casa per tutta la permanenza in città.
Se non avessimo guidato ininterrottamente giorno e notte non
avremmo potuto farcela nel tempo stabilito di 14 giorni. CISS (Cooperazione Internazionale Solidarietà Sanitaria) Nasce nel 1994 con sede a Canelli (AT) in piazza Gioberti n.
2 Telefono: 0141-831398. E' associazione ONLUS con codice fiscale n.
91009530055. Reperisce materiale sanitario usato e non, farmaci, apparecchiature
sanitarie, computer, carrozzelle e li trasporta direttamente tramite furgone ad
ospedali od enti sanitari di paesi in via di sviluppo,in guerra o colpiti da
calamità naturali. Paesi visitati:Ruanda(durante il conflitto), Burundi, Bosnia
e Kossovo(durante il conflitto), Libano(2005-2007),Armenia, Bielorussia,
Nicaragua,Bulgaria, Albania, Brasile. Prossimamente Sudan. Cooperazione Internazionale Solidarieta` Sanitaria |