Grazie alla foresta tropicale alle spalle del villaggio Walea è un posto ideale
anche per chi oltre alla natura sommersa ama la natura in generale. Se vi piace
la fotografia naturalistica a Walea non troverete la solita isoletta brulla e
povera di vita ma un vero e proprio micromondo tutto intorno a voi.
Come già accennato la foresta è intricata ed integra e ricca di floride piante
tropicali dove sono presenti numerose specie animali.
Manicure
Nella foresta sono piuttosto comuni i Cuscus, dei marsupiali arboricoli
(simili a degli orsetti), ho avuto occasione di osservarne uno ma non sono
riuscito a fotografarlo in quanto era l'imbrunire ed era su una pianta
altissima. Ne esistono di due tipi uno notturno che si nutre di frutta ed uno
diurno che si nutre di foglie di Eucalipto.
Altro animaletto curioso è il Tarsio (Tarsius spectrum), appartiene ai
Tarsioidei, una famiglia dei Primati. I Lemuri ad esempio appartengono alla loro
stessa famiglia specifica. I Tarsi sono gli unici primati interamente
"carnivori", la loro dieta infatti è costituita da insetti, ragni, scorpioni,
piccoli uccelli, uova e minuscoli roditori.
Una libellula rossa
Libellula azzurra
Queste minuscole ed esili libellule sono molto simili alle nostre Pyrroshoma
nymphula. Variano unicamente in piccole modifiche della colorazione. Questa
libellula aveva scelto l'interno della foresta come habitat.
Più difficile da incontrare è invece il Babirussa che vive nel sottobosco
all'interno della foresta ed è una specie di cinghiale. Il babirussa è noto per
le sue due paia di zanne molto larghe e ricurve all'indietro verso la testa. Nel
maschio, le due zanne superiori sono così lunghe che spuntano oltre il muso.
Un piccolo Sauro "alato" dotato di una membrana che unisce le zampe posteriori a
quelle anteriori e che gli permette di effettuare delle brevi planate tra un
albero ed un altro.
Molto comuni, piuttosto grosse ed estremamente aggressive queste formiche
rosse.
Velocissime nell'attaccare chiunque invade il loro territorio. Sono stato
morsicato più volte mentre facevo le foto nella boscaglia. Sia sulle mani, sia
sulle gambe sulle quali si arrampicavano veloci senza troppi indugi, sia in
faccia facendosi cadere dai rami sopra di me.
Incontrerete sicuramente i Varani dell'isola, lunghi circa un metro. Arrivano
fino alle vicinanze del resort alla ricerca degli avanzi di pesce provenienti
dalla cucina. Sono piuttosto schivi e veloci a nascondersi, ma molto voraci,
perennemente alla ricerca di carne.
Altri rettili facilmente incontrabili sono gli immancabili Gechi, delle piccole
lucertole dalla coda blu intenso e dei sauri 'volanti' dotati di una membrana
che unisce le zampe posteriori a quelle anteriori e che gli permette di
effettuare delle brevi planate tra un albero ed un altro.
Mantide religiosa (più religiosa di così)
Numerosi e colorati gli uccelli. Quelli che preferisco in assoluto sono i
Colibrì. Sono famosi per la loro capacità di rimanere fermi in volo come degli
elicotteri e per avere un lungo becco ed un ancor più lunga lingua tubolare per
estrarre il nettare dai fiori. Ciò che colpisce di questi piccoli e scatenati
uccelli, incapaci di camminare o di arrampicarsi, è il battito delle ali, che
molto si avvicina a delle vibrazioni. Il movimento è talmente veloce da
consentire all'uccellino di rimanere sospeso a mezz'aria mentre succhia il
nettare e di visitare in brevissimo tempo molti fiori. Nonostante le dimensioni
ridotte, i colibrì sono molto combattivi e belligeranti e talvolta, sono in
grado di allontanare anche uccelli molto più grandi di loro.
Airone, che spicca il volo
Ogni specie di colibrì si è adattata a succhiare il nettare da specifici
fiori e per questo il becco e la lingua si sono modellati a seconda delle
esigenze.
Fotografare i Colibrì non è semplice, prima di tutto sono piccolissimi (la metà
circa di un nostro passerotto), ed inoltre hanno il diavolo in corpo... non
stanno fermi un attimo.
Un maschio del Colibrì Nectarina Jagularis. Ad una prima occhiata sembra avere
la testa nera, in realtà con la giusta inclinazione si nota il blu elettrico.
Una femmina del Colibrì Nectarina Jagularis. Le femmine hanno colori meno
sgargianti dei maschi.
Un Colibrì beccato in volo mentre succhia il nettare dai fiori. Questa foto è
stata scattata con l'obbiettivo Nikkor 300/4 impostato a diaframmi molto aperti
per ottenere un fondo omogeneo e sfocato. I Colibrì indonesiani utilizzano
questa tecnica per nutrirsi abbastanza di rado rispetto ad esempio ai loro
simili SudAmericani che si nutrono prevalentemente in questo modo.
Sono presenti dei Merli molto particolari con la coda a V, rondini,
pappagallini (molto schivi), aquile pescatrici ed uccelli di molte altre
varietà. Bellissimi e frequenti i Martin pescatore di varie colorazioni. E'
dotato di un volo sempre rapido e uniforme, che gli permette di fendere l'aria
in linea retta, mantenendosi in una direzione parallela a quella del livello del
mare.
"Atterraggio" di una Rondine.
Il Martin pescatore, a causa dei piccoli piedi si limita a saltellare su
qualche pietra o qualche palo, e non cammina mai sul terreno. Si nutre
principalmente di pesciolini e di granchi, a cui aggiunge molti insetti,
destinati soprattutto ai piccoli. In quanto molto vorace necessita di una grande
quantità di cibo ed ogni giorno, per saziarsi, deve mangiare dieci o dodici
pesciolini lunghi un dito. Non di rado riesce ad impadronirsi anche di prede
abbastanza grosse. Pesca solamente con il becco tuffandosi fulmineo da un ramo o
da un masso. Gli bastano pochi colpi su di un sasso per uccidere la preda e per
ingoiarla, certe volte deve lanciarla in aria e riafferrarla con il becco per
disporla in una posizione migliore.
Un Martin pescatore in attesa di catturare la sua preda.
Sulla riva, vicino gli scogli si trovano facilmente i Periophtalmus, pesci in
grado grazie alle pinne pettorali sviluppate, di uscire dall'acqua per parecchi
minuti.
La respirazione viene praticata soprattutto con la pinna caudale, che,
riccamente vascolarizzata, diventa quasi un apparato respiratorio supplementare.
Per mantenerla umida, il pesce ogni tanto la mette a mollo nell'acqua. Inoltre
per riuscire a rimanere fuori dall'acqua ingoia grandi boccate d'aria e la
mescola con l'acqua trattenuta ad arte nelle due camere branchiali ermeticamente
chiuse verso l'esterno.
Due Periophtalmus in posa. Sono tra le prede preferite dei Martin pescatori.
Sono rimasto favorevolmente colpito anche dalla numerosa presenza di insetti e
di farfalle. In particolare la Mantide religiosa e l'insetto stecco che sono tra
gli insetti che maggiormente preferisco, ma anche delle bellissime libellule e
molte farfalle alla ricerca di fiori sia sugli alberi che crescono sulla
spiaggia, sia nel sottobosco mimetizzate tra le foglie. La Mantide religiosa è
uno degli insetti maggiormente "fotogenici" in quanto è solita posizionarsi in
posture molto eleganti. La foto che segue, ad esempio, rende bene l'idea di
quanto intendo dire, si tratta di una mantide religiosa fotografata in
controluce durante uno dei bellissimi tramonti che si possono ammirare
sull'isola.
Una mantide fotografata al tramonto.
La testa di una Mantide
Mantide in caccia di prede. Si nutre di altri insetti che cattura con le
caratteristiche zampe anteriori.
Infine va menzionato sicuramente il granchio del cocco. È un enorme paguro
terrestre in grado di arrampicarsi sulla pianta e famoso per la sua abilità nel
rompere le noci di cocco con le sue forti chele per mangiarne il contenuto.
Le foto
Tutte le foto agli animali sono state scattate in NEF e poi elaborate in
postproduzione con Photoshop. In genere agisco sui livelli, lievemente sulle
curve. Per i colori utilizzo lo strumento correzione colore selettiva, ed infine
applico una leggerissima maschera di contrasto. La macchina utilizzata è una
Nikon D200, come obbiettivi per le foto macro utilizzo un Nikkor AFs 105VR
abbinato al flash SB R1C1 (soprannominato dagli altri ospiti dell'isola "Predator"
in quanto se abbinato ai due minidiffusori ricorda i denti dell'orripilante
alieno in questione) raramente abbinato ad un flash SB600 con diffusore per
schiarire il fondo. Le foto macro quando mi è consentito cerco di farle
utilizzando un cavalletto (Manfrotto 055MF3 + testa a cremagliera 410). Come
altri accessori utilizzo il cavetto di scatto, la staffa micrometrica Manfrotto
454, e se necessario un mirino a 90°.
Un Imenottero preso in volo mentre con la piccola lingua succhia il nettare da
un fiore.
Una farfalla fotografata nell'interno della foresta.
Queste minuscole farfalle erano molto comuni ed avevano sviluppato una
interessantissima caratteristica. Le ali nella parte posteriore presentano delle
appendici che ricordano delle antenne, muovendo le ali le appendici scattavano
creando l'illusione estremamente efficace che la testa fosse li. Si nota anche
il "falso occhio". Tutte piccole e molto veloci ne ho fotografate di più varietà
con lievi variazioni nella colorazione.
Farfalla che aveva scelto come ambiente l'interno della giungla.
Farfalla comune sulla spiaggia.
Per le foto agli uccelli molto di rado utilizzo trepiede. Come obbiettivi
utilizzo un Nikkor AFs 70-200VR/2,8 e un Nikkor AFs 300/4 a volte muniti di
teleconvertitori.
Per le foto panoramiche ho utilizzato un Nikkor 12-24 munito di filtro
polarizzatore.
Per le foto subacquee purtroppo utilizzo un attrezzatura obsoleta che mi
consente mediocri risultati. Utilizzo una Coolpix 5400 scafandrata Nimar. Come
illuminazione due faretti Nimar da 50 W l'uno.
Approfondimenti:
le immersioni a Walea -
gli animali di Walea -
l'isola di Walea
Per informazioni:
Aquadiving Tours
Sede Pesaro: Via Marsala, 7 - 61100 Pesaro
Sede Torino: Corso Laghi 11, Avigliana (TO)
Tel. 0721.65770 - Fax 0721.65376
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