La farfalla del mare Stampa
Scritto da Faggin Debora   

'Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una parte!' (S. Agostino)
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Estate 2003 .. pensavamo ad una vacanza speciale ma non troppo lontana .. la nostra decisione fu ferma : ITALIA..SICILIA..ISOLE EGADI..FAVIGNANA.
Per la sistemazione nell'isola , ci orientiamo verso l'affitto di alloggi direttamente dagli isolani.
E' quasi mezzogiorno quando sbarchiamo all'aeroporto di Punta Raisi a Palermo, ma la strada per arrivare alla meta è ancora lunga . Prendiamo l'autobus con destinazione 'Trapani' dove ci aspetta la traversata in aliscafo fino a Favignana: circa venti minuti.
Sbarcati e un pò disorientati riusciamo ad arrivare alla 'casa di Grillo' nel BAGLIO DEL PIFFERO, un ex magazzino del tonno ristrutturato con gusto 'mediterraneo e marinaro'.
La sorpresa è notevole quando la proprietaria ci offre per la prima settimana un cambio alloggio, e grazie al nostro spirito avventuriero ci sistemiamo nella 'Casina di Anna' , all'interno
di un giardino tropicale con tavoli, sedie, amache e cuscini sparsi un pò ovunque , dove noi passeremo le nostre serate tra un 'cannolo e una cassatina', assaporando questo angolo di paradiso.
Domani ammireremo le tanto decantate calette; per ora meglio fare due passi nelle viuzze del paese per ambientarci. Decisamente non siamo i soli ad avere scelto l'isola … ma questa località ci da un certo non so che, e decisamente ci piace.
Sarà per i vicoletti … le strade lastricate di pietra …. le case di tufo …….. gli abitanti così cordiali ed ospitali … o ancora i profumi che escono dalle panetterie ……ma l'impressione è quella di avere fatto la scelta giusta !!
La mattina in sella alle nostre biciclette ci apprestiamo ad esplorare la 'farfalla del mare', nomignolo dato all'isola per la sua conformazione che ricorda una farfalla.
Il vento ci dice che oggi è il giorno giusto per recarci alla 'bella dell'isola' : CALA ROSSA.
Dopo un percorso sterrato e decisamente sconnesso, approdiamo in un'altura dominante la Cala. Lo spettacolo è da mozzare il fiato, e non solo per la fatica !!
Il mare, ha tonalità che vanno dall'azzurro, al turchese, al blu ed è talmente trasparente che le barche sembrano sospese nel vuoto. Fa da cornice una gigantesca scogliera di tufo , una delle tante presenti sull' isola a picco sul mare o addirittura sommerse.




Di sera ceniamo spesso fuori in uno dei tanti localini: specialità tonno, e quando dico tonno lo intendo in tutte le sue parti. Qui è d'uso, nel mese di giugno, praticare la 'mattanza', ovvero l'uccisione del tonno, anche se in verità credo sia uno spettacolo davvero crudo.
Ma la cosa che ricordo con l'acquolina in bocca, sono le focacce del forno in piazza Matrice, i cannoli siciliani, le cassatine e le granite ai gusti caffé, latte di mandorla e limone . Che bontà !
Dicono che qui abiti un personaggio curioso , un misto tra scultore e pittore , che crea opere d'arte con il tufo. Finalmente riusciamo a scovarlo: è al porto con una bancarella intento a pubblicizzare e vendere le sue sculture … Sono veramente dei capolavori.
Acquistiamo due barche che ancor oggi sfoggiamo con orgoglio nella mensola del nostro soggiorno.
Nei giorni successivi è tutto un succedersi di calette e dopo aver visitato LIDO BURRONE e CALA AZZURRA, ci spingiamo con le nostre bici nell'altro versante di Favignana, decisamente isolato e desolato. La fatica è però ripagata da scorci di estrema bellezza: CALA ROTONDA , con il suo arco di pietra millenaria; CALA DEL POZZO, nel punto più remoto dell'isola ma con un fascino tutto selvaggio e particolare. Anche qui passiamo le nostre giornate tranquille e spensierate, in compagnia di una piacevole brezza di vento che dolcemente ci accarezza la pelle ormai bruciata dal sole. Il mare è sempre agitato e le tonalità di azzurro lasciano il posto al blu e verde ; ci sono onde alte e tra un bagno e un altro il tempo passa veloce.
Di mare non siamo mai stanchi anche se il rapporto con le bici inizia a farsi difficile. Vogliamo visitare ogni angolo dell'isola e caricati i nostri mezzi con rancio , pinne e maschere ci apprestiamo a raggiungere CALA DEL PASSO, così denominata perché posizionata esattamente sotto l'unico monte dell'isola, il monte di S. Caterina. La cala non è facilmente accessibile e una volta raggiunto il mare, restiamo delusi nel vedere un bidone stracolmo di bottiglie e spazzature.
Niente paura !! Ormai che ci siamo, meglio rimanere, e vestiti dei nostri panni di patiti dello snorkeling siamo pronti ad immergerci.
Che meraviglia !! Avvistiamo le stelle marine. Sono bellissime , la tentazione di prenderne una è tanta, ma poi lo spirito ecologista e naturalista prevale e ci limitiamo ad ammirarle.


Non ci perdiamo mai niente e le nostre escursioni si susseguono : le 'CASE DI GIORGIO' e il 'BUE MARINO', sono meno frequentate ma con fondali meravigliosi.


E' già passata una settimana e presi armi e bagagli ci trasferiamo al Baglio del Piffero nella 'CASA SUI TETTI'. L'appartamento è una 'chicca' , con la cucina e soggiorno ricavati nella terrazza , dove ancor oggi ricordo con nostalgia le cene a lume di candela con vista su giardini ipogei 'arabeggianti' . Inutile dire che siamo stati benissimo.


Ma si sa .. le cose belle finiscono presto e l'ultimo giorno lo trascorriamo al 'TRONO', in una zona scogliera così chiamata perché vagamente somigliante ad un trono. Ci imbattiamo in uno spettacolo della natura: gli scogli sono interamente ricoperti di conchiglie di forme e dimensioni diverse e fossilizzate nella roccia; l'isola non finisce mai di stupirci .
Mare calmo, sole splendente, spettacolari tramonti hanno fatto da cornice alla nostra vacanza per farci credere che questo non sarà un addio ma un arrivederci; ed ancora una volta penso che il 'buon Sant' Agostino' aveva proprio ragione !!

DEBORA & LUCA